Passato
sotto silenzio l’anniversario della Traslazione del corpo di San Ciro (26
giugno)perché eravamo ancora storditi dalle esibizioni prima dall’abbanniata
contro i tamburinai in Santa Anna e poi dalle nostre “gagliardette” (o
suffraggette…) che finalmente sembra abbiano trovato posto nel rifugio del
SSacramento. La Congregazione a lui deputata ora è in gran fermento di
preparativi per il solenne anniversario dell’arrivo della Santa Reliquia a
Marineo. Operazione magistralmente descritta dalla Signora Lupo nella sua
“vita” di San Ciro. Quindi distribuiti gli incarichi i “raccoglitori” si accingono a ricalcare
esperienze che durano almeno da quattrocento anni.(1)
Ora
i miei amici sanno che avendo avuto il vantaggio di abitare quasi dirimpetto a
Lui spesso ci si incontrava e soprattutto eravamo costretti ad ascoltare discorsi,
suppliche, repliche, consigli ecc.ecc. Molto spesso venivo sgridato perché
ascoltavo ciò che non dovevo e il mio commento seppur moderatissimo, non andava
mai oltre il mah, oibò, uffa e quando arrivavo a dire “incredibile” sentivi le
campane sbatacchiare fuori orario in quel linguaggio che pochi riescono a
tradurre se non conosci il contesto. Insomma è si il mio vicino di casa , ma
ora che la sua clientela si dirada sempre più pensavo che avrei potuto godere
dei suoi servizi professionali, cosi necessari perché è dimostrato che nessuno
può farne a meno. Non sono il tipo che ha la faccia tosta di “chiedere” , ma in
questo caso dovrei usare il termine “supplicare” , cosa che non mi è molto
congeniale …
Insomma
mi sono avvicinato come uno che vuole fare i conti ! Io ho fatto, dato ecc.
ecc. ! E’ stato il più grosso errore ! Lui sciacquato come un vero medico mi ha
fatto segno di andare qualche metro più avanti … sino al numero civico 127 ...
Tornai
sperando di trovarlo più disponibile e ci azzeccai perché Lui mi prese
sottobraccio , mi chiese il solito mezzo sigaro e con quel sorriso che i medici
non hanno più in poche parole mi chiari quello che già io avrei dovuto aver
chiaro.
“Per
1700 anni la gente veniva mi prometteva “voti” per “riparare” soprattutto danni
al corpo, soprattutto quelli irreparabili convinta , la gente, che io non
avessi limiti. E siccome spesso ciò non era possibile accettava il consiglio
“aiutati che Dio ti aiuta” . La cosa funzionò e cosi la medicina abbinata alla
scienza fece grandi cose ottenendo subito due risultati immediati: il primo io
persi tutti i clienti e divenni disoccupato e il secondo fu quello di
dimenticare che non si muove foglia che Dio non voglia !”
Aggiunse
queste poche parole : mai visto uno che
viene “prima da me” , tipo azione preventiva.
Ravenna
inizio luglio : sirene di ambulanze, grida di spavento e di dolore, pronto
soccorso, ricovero ospedaliero. Intervento chirurgico ! Di San Ciro, malgrado
io avessi subito dichiarato che fosse il mio medico curante nemmeno l’ombra!
Suona il telefono. “Senta chiamo da Marineo , sono Sacco e Vanzetti ho saputo che ha messo in vendita la sua casa
di Marineo e il Teatro dei Pupi …”
1)
Molto apprezzato il gesto del nuovo Superiore che mi ha garantito
interessamento e intervento diretto presso San Ciro… all’ospedale di Ravenna. Se
poi questo si aggiunge al fatto che la nostra sorella Benedetta (che dal 1968
ci arricchisce con le sue poesie) , dipendente della madre superiora del
Convento di Clausura di Orte siciliana Doc, già da tempo dedicata a questo
servizio mi sento in buone mani. Mi manca solo un qualche rimedio contro … ma
li a detta dello stesso San Ciro non c’è rimedio !