venerdì 30 gennaio 2015

DATE UN PREMIO ANCHE A LORO !



A parte pubblichiamo le motivazioni che hanno indotto il giro del Premio Forum a dare il riconoscimento a Padre Pippo. Non possiamo fare a meno di fare alcune considerazioni. Premesso che tutti lo conosciamo “genericamente” perché anche lui non ama fare la “velina alla marinese”. A parte la “passerellata” della Fondazione lui “non ha mai frequentato Marineo”. Recentemente lo ho ricontattato perché conoscevo  sia  la sua azione al Museo Diocesano, ma soprattutto il suo ruolo nella riesumazione del corpo di Federico II. Ero un po’ adirato perché avendogli  chiesto copia della pubblicazione degli atti su Federico II (pagandola ovviamente) mi rispose come per dire : ma io ti conosco tu eri mio compagno di scuola da quando in qua hai imparato a leggere e scrivere ? E forte di questa conoscenza, credo, non volle partecipare ai nostri incontri su Federico II. Ora , mentre facilmente , interpreto il Virga che oltre a diffidare di preti e mezzi preti chiede le motivazioni non accontentandosi di quelle generiche sin qui pubblicate . E sui premi alla Spataro diffido anch’io ma evidentemente il Randazzo non gli ha permesso di mettere le mani seppur “sua creatura” nel senso di averlo sostenuto … Mentre l’altro mi lascia perplesso perché quando appare fa danno un po’ per l’età e un po perché è uscito da quel filone “umoristico” che lo ha sempre contraddistinto. Quindi mi sono venuti in mente certi scheletri del tipo “appello a Padre Randazzo” quando scorreva sangue fra il predetto la la Società San Ciro americana e ,in questo caso padre Pippo, non gli diede risposta… Il Randazzo è l’unico rimasto della Triade marinese (Arnone,Pecoraro, Randazzo) che per decenni ha “dominato”   la Curia palermitana ai tempi del buon Pappalardo . Questo non è un premio inquinato alla spataro che peraltro il Randazzo non avrebbe mai accettato…
Apprendiamo da https://marineo.wordpress.com/ che domenica scorsa, nella Sala Magna dello Steri, Monsignor Giuseppe Randazzo ha ricevuto  il “Premio Forum delle Associazioni 2014”.
Non abbiamo dato mai  molta importanza a Onorificenze e Premi  che, spesso, come si sa, hanno un carattere autoreferenziale. Ma questo Premio dato a un prete - nato e cresciuto nel nostro paese natale, Marineo (PA) - che non ha mai amato mettersi in mostra ci ha colpito particolarmente.
Veniamo a sapere dallo stesso sito che, "lo spirito del premio intende mettere in luce quei cittadini che con la loro opera hanno dato lustro alla città e alla Sicilia"; e, poco più avanti, si precisa che il premio gli è stato conferito, nella sua qualità di "Direttore del Museo Diocesano" per "la sua operatività e la svolta culturale che egli ha indicato ai suoi collaboratori nella gestione e fruizione dei Beni della Diocesi".
Ma, ignoranti come siamo, vorremmo saperne di più su questa  svolta culturale e sul lustro dato da Monsignor Randazzo, oltre che al Museo Diocesano, alla Sicilia intera.
Postato Yesterday da francesco virga
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Anch'io vorrei conoscere il contributo dato specialmente a beneficio della comunita' marinese. Conosco la cordialita' e l'amicizia che intrattiene con la collettivita' Marinese di Garfield, dimostrata dai diversi viaggi fatti in quella zona ed il vanto, visto che apparentemente non esistono sacerdoti americani capaci, di ritenersi Consulente Spirituale della Sociedta' Religiosa San Ciro di Garfield.

ALL'ERTA METEO !

Le previsioni metereologiche sono chiare ! Nevicherà anche a Marineo ! Ora ci sono da stabilire alcune cose. In base a quanto ottenuto dal nostro onorevole a Roma a Marineo non dovrebbe nevicare perché i comuni sotto i 600 metri sono passati , grazie all’Imu sotto i 300 metri e quindi noi che siamo più o meno attorno ai seicento dovremmo essere esenti. Non comprendiamo perché la noitizia sull’Imu che noi aspettavamo a momenti non ci arriva dalla Commissione finanze dove bivacca il nostro onorevole ma dal ministero ed in calce non porta la firma del nostro eroe. Di solito le leggi vengono firmate e “battezzate” da chi li presenta (per esempio la Legge Merlin per le puttane, la legge Moranino per i comunisti innocenti ecc.ecc.) . Quindi prepariamoci per questa emergenza neve…

Il Sindaco ha preso la Valeriana per non dormire, l’Assessore alla cultura ha fatto mettere un piedistallo per essere visto meglio durante la nevicata, qualche assessore ha chiesto di spalare prima davanti casa sua, l’assessore alla protezione civile ha prenotato una cabina a Mondello, mentre il vicesindaco ha già detto di avere un impegno. La macchina è allertata. I cittadini sono già in coda alla Proloco per ritirare la neve appositamente confezionata spettante ai cittadini che non ne hanno avuta. Il nostro onorevole ha disdetto la prenotazione al ristorante e infine tutti i cittadini si sono dati appuntamento al monumento divisi in due squadre una a destra e l’altra a sinistra per pulire il corso dalle cartacce cosi gli spalatori lo possono trovare pulito. I vigili sono pronti per andare a Roma ai primi fiocchi di neve: a Roma sembra sia iniziato un corso di assenteismo per neve dopo quello del Capodanno a casa !

Le prime avvisaglie si sono avute alla scinnuta di santu Ciro quando Alloro diede il centenario grido di : Viva Santu Ciru ! Al che come avviene da oltre 350 anni la vara d’argento spinta dai confrati doveva essere alzata e “scesa” ! Ma la vara non si mosse . Per ben tre volte Marcello diede il grido di avvio senza successo. Già qualche confrate e consorella, smesso il liscia-liscia all’argento della vara suggerirono di chiamare il Sanicola (per via delle presunte apparizioni ) magari… Niente da fare ! Allora lancio il grido il buon Superiore con voce chiara e potente ,ma nulla ottenne … Quando si iniziò a interpretare il perché San Ciro non volesse scendere (inutile riportarle perché ognuno aveva la sua interpretazione) in un tratto San Ciro prese a scendere… Si sentirono allora tornare in servizio angeli e cherubini e si dice che si vide anche una nuvola avvolgere la vara ! Addirittura molti confermano che il buon San Ciro fu convinto dall’aver scambiato le più avvenenti consorelle per Teotiste, Teodata e Eudossia assieme alla Madre Atanassia … La verità la dobbiamo al buon Taormina il quale ha avuto grandi maestri nell’informazione servile il quale ha detto (domani avremo la dichiarazione ufficiale dell’onorevole “Dieu le Volt !”) : San Ciro è sceso quando il mio ex principale informatico ha gridato : Viva San Ciro ! allora San Ciro si mosse . Ai confrati non serviva sapere chi fosse, bisognò spiegarlo alle consorelle distratte che stavano ancora spolverando la vara. Ma a questo provvedette la attuale moglie salendo su una panca annunziò : Fratelli e sorelle chi pensate potesse essere se non il mio marito , l’unico abilitato a ciò ? L’unico a cui veramente appare San Ciro ! non credete ai mistificatori venuti da lontano e ve lo dimostro. Nella sua ultima apparizione a mio marito San Ciro gli consegnò persino le tavole dei comandamenti ,non quelli dieci ormai superati persino dal papa , ma delle nuove leggi che sono in via di pubblicazione dallo stesso ! Ed ecco che come per vero miracolo a Ciro Spataro spuntarono due bernoccoli, il viso gli si illuminò e tenendo le tavole strette mentre le stava per buttare addosso al popolo peccatore marinese (vedi dichiarazione del parroco) una voce lo fermò ! Non era quella di Dio ma quella del sottoscritto che come al solito prese lucciole per lanterne e disse : minch… Mosè Spataro !

giovedì 29 gennaio 2015

LE RAGIONI DI UN PREMIO



ECCOVI LE MOTIVAZIONI , TANTO RICHIESTE, DEL PREMIO ASSEGNATO A MONS.  GIUSEPPE RANDAZZO
PIù TARDI AGGIUNGEREMO ALCUNE OSSERVAZIONI PUBBLICATE IN ALCUNI BLOG                    

X Premio Forum delle Associazioni Palermo  2014
 
                    Motivazione della Giuria giudicatrice
                    Nella rosa  delle personalità di cittadini illustri che hanno contribuito con la loro opera alla crescita culturale  della nostra società , secondo le norme che regolano lo   statuto del premio, la giuria  ha scelto di soffermare l’attenzione sulla personalità  e l’operatività di coloro che si sono distinti per la salvaguardia dei Beni Culturali della  nostra  città e nel campo della loro valorizzazione  e fruizione arrecando anche benefici  economici e creando nuovi posti di lavoro per i  giovani che operano in tale ambito. La figura e la personalità di Monsignor Giuseppe Randazzo e la sua attività a favore del Patrimonio culturale dell’Archidiocesi di Palermo, connessa al Suo ruolo di responsabile dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici assegnatogli sin dal tempo del  governo del Cardinale Salvatore Pappalardo e continuato fino ad oggi , e come direttore del rinnovato Museo Diocesano , è stata  riguardata con particolare attenzione  da tutti i componenti della  giuria che ha ampiamente considerato, discusso e giudicato favorevolmente il Suo curriculum di  intellettuale e operatore culturale,che nell’ambito del suo  status di sacerdote ha saputo coniugare i valori religiosi con quelli della cultura laica e concorrenti in abito politico e sociale con le esigenze delle istituzioni da lui   dirette. Va infatti  ascritto  a suo merito l’ avere iniziato, da un lato l’ opera di riorganizzazione delle strutture culturali istituzionali dell'Arcidiocesi , e dall’altro di avere riaffermato il valore culturale del patrimonio  ecclesiastico- monumentale  della città .  Dopo tanti  anni bui, culminati nel furto  della tela di Caravaggio dall'oratorio di  San Lorenzo, questo patrimonio, lasciato all’incuria e al  degrado dovuto , dopo quello provocato dai bombardamenti bellici del ‘43,  all’ inarrestabile abbandono del Centro Storico e del suo  immenso patrimonio che  necessitava di essere invece riordinato, catalogato, valorizzato e reso fruibile nel  migliore dei modi, veniva finalmente riproposto all’attenzione della società  e della  cultura dalla sensibilità operativa di monsignor  Randazzo che, parallelamente all’azione di salvaguardia e tutela  invocata dalle  Associazioni culturali presenti in città e sensibili a tali  problemi non ancora riguardati con l’adeguata attenzioni dalle istituzioni   bbliche ,diede inizio  al razionale processo di riappropriazione , restauro e onservazione ancora in atto di monumenti e opere d’arte già restituite o da restituire alla fruizione pubblica e museale con quella particolare ed encomiabile attenzione a che le opere ,ove fosse  possibile,  potessero tornare alle chiese  o agli  originari luoghi di provenienza.  Si trattava della necessità morale oltre che politica di venire incontro al  risanamento della città e all’esigenza  dei cittadini che avevano a  cuore le sorti di Palermo e del suo riscatto dalla incultura e dalla mafia imperante. In quest'ultima direzione si evidenzia  il progetto “100 chiese aperte” attuato  con di Comune di Palermo che, per la prima volta, garantì per un certo periodo la piena fruizione e la  conoscenza di chiese e oratori a quel tempo ben poco posti  all’attenzione della cittadinanza e dei circuiti culturali se non per opera delle  allora  poche Associazioni culturali che operavano con molte difficoltà. Egualmente importante è stato il processo di sensibilizzazione da lui condotto nei  confronti dei  responsabili di molti di quei beni, in maniera da coinvolgerli  per   accedere ai contributi CEI o alla utilizzazione  di sponsor privati, finalizzati  all'installazione di adeguati sistemi anti intrusioni, indispensabili per limitare l'inarrestabile ondata di furti ed effrazioni. Allo stesso modo l'Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici da lui diretto ha sistematizzato protocolli precisi per il disbrigo delle principali pratiche per   l 'accesso ad altri fondi  CEI con finalità culturali, come quelli per i musei, le biblioteche e gli archivi diocesani e degli ordini religiosi, nonché per l'esecuzione  dei restauri in ragione degli accordi con la Regione  e il Comune. Tra tutti questi beni recuperati , indubbiamente, spiccano le  chiese e  gli oratori che  contengono le opere di Giacomo Serpotta  divenute  ormai fattore di attrazione culturale e turistica per la città  poiché  finalmente sono visitabili e fruibili in maniera adeguata alla loro importanza non soltanto sul piano della cultura locale  ma perché rappresentativi della cultura italiana ed europea .  Tra le tante  iniziative culturali si citano il progetto di apertura minimale con indagini del sarcofago porfireo di Federico II, diretto personalmente, e le mostre  sul territorio e quelle , successive ai restauri delle grandi tele di Matthias Stom e del Crocifisso di Van Dyck, allestite  a Palazzo Alliata di Villafranca che, dal 2009,  è   stato riaperto  ai visitatori. Tali opere  sono state restaurate nel  Laboratorio del Museo diocesano  che , secondo le norme vigenti, si propone come fulcro dell'attività di restauro della Diocesi e  ospita, già da alcuni anni, tirocinanti e allievi restauratori in forza di una convenzione con il corso di Laurea in  Conservazione  e restauro dei Beni Culturali dell'Università. Dopo circa due decenni ,nel  2004, il Museo ha infatti riaperto i battenti con uN nuovo allestimento che lo qualifica tra i musei diocesani più importanti tanto  che nei 10 anni dalla sua riapertura, si è  segnalato per  la partecipazione a numerose mostre nazionali e internazionali cui il museo ha aderito con prestiti che hanno  consentito la conoscenza del territorio oltre i confini nazionali e per   l'incessante  impegno volto al recupero e al  restauro delle collezioni museali e degli  altri beni  della Diocesi, tramite fondi propri o operazioni di fundraising presso  sponsor.  Ciò ha fatto sì che si restaurassero ad oggi  ben più di 60 opere d'arte tra   pitture , sculture e preziosi  manufatti attinenti alle arti decorative, e ha consentito l’ istituzione della collana scientifica editoriale “ Museo diocesano di Palermo: studi e restauri",  diretta dal  vicedirettore Pierfrancesco  Palazzotto, che ha già prodotto  otto volumi  che illustrano le opere restaurate da Mauro Sebastianelli e dagli allievi. Considerate  pertanto la Sua lunga e diuturna opera di operatore e le sue benemerenze  culturali,  la Giuria all’unanimità , attribuisce la decima edizione 2014 del  “ Premio Forum delle Associazioni” di Palermo a Monsignor Giuseppe Randazzo illustre componente del Capitolo della Cappella Palatina , delegato  arcivescovile per  i Beni temporali e direttore del Museo Diocesano di Palermo.

martedì 27 gennaio 2015

AGLI AMICI CASTELLANI !

Carissimi amici,
i vostri improperi dovevate rivolgerli a qualcun altro e non al nostro blog. Noi ci siamo “limitati” a riportare una piccolissima parte degli appunti e delle domande che la gente si pone. Abbiamo riportato notizie addirittura diffuse dalle stesse autorità, facilmente smentibili …ma certamente non da noi. Riceviamo continuamente segnalazioni che evitiamo di riportare prima per rispetto di chi “lavora” e poi proprio per quel principio che vuole la verifica delle fonti. Cosa del tutto impossibile in un paese dove la comunicazione è manipolata da un gruppetto di mascalzoni. Voi stessi , che siete andati dal sindaco a chiedere spiegazioni o lumi vi si è risposto “non ne so nulla !”. Se il sindaco vi risponde a questo modo probabilmente lo schiaffo dovevate darlo a lui... Quanti siete che prestate servizio al Castello lo sapete solo voi !!! Noi contiamo solo le vostre macchine posteggiate in modo indecoroso che occupano tutta la piazza del Castello. Noi abbiamo ripetuto quello che è stato detto che fra luce e riscaldamento si consumano oltre 30.000 euro… Non abbiamo riportato che questo servizio è sproporzionato che ci sono più assistenti che visitatori e pettegolezzi simili. Ma oggi avrete l’opportunità di dirci e darci dati ufficiali affinchè i cittadini vi siano , almeno per questo, riconoscenti. Sono mesi che girano voci e nessuno si è dato da fare per prevenire, discutere capire. Persino questo gruppetto che “la vigilia” si è svegliato per cavalcare un operazione che non esalta le loro capacità che sono partiti come “invitati” e alla fine “invitano”.Tutto questo grazie ad una quinta colonna che usa quello che noi marinesi sappiamo meglio fare: mistificare !
ps. Se è vero che è stato allontanato un vs collega perché ha denunziato lo sperpero di energia, mi pare che in questo caso il silenzio per voi sarebbe stato più opportuno…
psps. Il sottoscritto è uso portare decine di visitatori, il ruolo dell’infame non mi compete e lo dimostra il fatto che proprio il sottoscritto assieme a Padre Tuzzolino avviò la nascita di un centro museale (realizzato poi da altri) e se poi , cari signori, vi interessasse saperlo per lungo tempo è stata esposta la “mia” copia autografa di Padre Calderone li proprio nel salone , a dir il vero, la maggior parte di voi accolgono i visitatori con il sorriso, ma a qualcuno l’inerzia e la inattività dalla alla testa…Questi si che vanno trasferiti… La Sovraintendenza non usi “questo personale” come interlocutore.

domenica 25 gennaio 2015

LE VETRINE DI AMSTERDAM

Da una decina di giorni ci siamo interessati ad organizzare un incontro “conoscitivo” sullo stato del Castello Beccadelli-Bologna. Non si può né protestare né reclamare senza avere in mano informazioni attendibili. Abbiamo interessato due figure attendibili affinchè la prima moderasse l’incontro e la seconda ci supportasse in quanto presumiamo conoscesse il problema . Si sensibilizzarono alcune associazioni per avere un confronto più ampio ed evitare che la cosa diventasse “assemblea cittadina” che come è noto queste iniziative vengono viziate dall’aver subito troppo silenzio e alla fine prevale il desiderio di commentare, giustiziare, sentenziare: cioè più caos che chiarezza.
Una volta venuti in possesso delle giuste informazioni passarle alla cittadinanza per un incontro ragionevole con le istituzioni. Temevamo che la cosa venisse cavalcata solo dalla “politica” per timore che venisse estraniata la cultura. Ma la politica è entrata dalla finestra usando il grimaldello della Proloco da oltre un anno “dormiente” al limite dell’estinzione. L’unica presenza in un anno è stata quella delle biciclette conclusasi con una “mangiata faraonica” di circa 500 persone e con un budget di oltre 50 mila euro di cui nessun resoconto pubblico è mai stato dato.
Ora tutti sono coinvolti ( come è giusto) in un incontro dove nessuno conosce i termini contrattuali e persino le motivazioni che hanno portato alla decisione della Sovraintendenza. Gli altri blog hanno persino taciuto tranne due (il Virga smanioso di portare la sua associazione dentro questa vetrina espositiva e Riprenditi Marineo che ha tentato di dare un commento concreto, ma entrambi si sono svegliati solo oggi cioè alla vigilia).
Intanto la Proloco da ente inutile cerca di riaffiorare malgrado le feroci lotte intestine cavalcando le informazioni che gli passa Salvatore Pulizzotto ad orologeria , informazioni prima elaborate ad usum per ridare visibilità a chi dovrebbe occuparsi “continuamente di cultura e territorio” e non cavalcando proteste cittadine i cui dettagli sanno più di bollettini fascisti o di bolscevica memoria.
Intanto noi riceviamo insulti pilotati e minacce per aver riportato quello che tutti dicono e che oggi anche altri scrivono. Dicendo che ci sono 15 che si occupano del Castello non è menzogna perché lo erano e considerando chi da esterno se ne occupa altro che quindici dipendenti , per non parlare del riscaldamento stimato e segnalato in 30.000 euro . Chi ci ha insultato dovrebbe lasciar parlare i propri superiori e nel contempo comunicare i dati reali, mai ufficialmente comunicati
Ma è questo il nostro contesto. Andiamo da un assessore alla cultura che “fugge” , ad un Sindaco che risponde “non ne so niente” ad un vicesindaco che si fa accompagnare dallo zio ad incontrare la sovraintendenza, ad una sovraintendenza che poteva affrontare meglio il problema, per finire ad un capopopolo che manovrando la proloco trasforma un non problema in una rivolta. Per non parlare di una Proloco che si sostituisce ad altrui iniziative e si mette in vetrina come fossimo ad Ansterdam.
Povera terra mia !

ELIDE TRIOLO A MILANO ART EXPO


Alchimia dell'anima.Olio su tela

Esiste qualche caso di chi si autopromuove per sfuggire alla morsa locale del clientelismo, e preso il coraggio a quattro mani tenta avventure e sorte fuori il faro di Messina. Al Nord. E cosi un sabato e domenica assistiamo al via vai agitato di un artista marinese che espone a Milano. Abbiamo avuto in passato simili esperienze dove eravamo letteralmente “costretti” ad acquistare opere che nulla avevano a vedere con il nostro gusto e interesse. Insomma per amor di patria acquistavamo, prodotti in serie, opere di autori locali. Trovarci a Milano in una mostra dal titolo ovvio di Milano Expo Art, dove una trentina di artisti esponevano opere di stile e gusto diverso e trovarvi dentro una nostra giovane artista marinese ci stupiva anche perché la cosa avveniva senza sponsor politici o padrini di sorta. Se vali ci sei dentro se non vali non ti prendono in considerazione. Più o meno come non avviene da noi ! Elide Triolo ha un sostanzioso curriculum personale ed oggi lo arricchisce con questa sua presenza milanese in una prestigiosa galleria dove ieri sera una straripante folla ha presenziato alla inaugurazione. Bella gente (tantissimi giovani) solo gli strettissimi parenti, molti artisti e interessati oltre al variegato ambiente culturale milanese. Il giudizio sulla sua opera esposta lo lasciamo ai critici d’arte che hanno lo stesso dna dei medici e dei critici di poesia dove quello che scrivono lo capiscono solo loro. 
A noi ha colpito l’intraprendenza dell’artista nel percorso indipendente che ha deciso di affrontare fuori casa e dal coraggio di accettare giudizi critici da chi assolutamente non la conosce. Oltre al suo curriculum Elide Triolo si è presentata a Milano con un grosso volume d’arte appena edito che non è “un catalogo” delle sue opere, ma bensi un catalogo dei suoi sentimenti. Ben 170 pagine ! (Elide Triolo- Dipingere l’Anima, Thule Editore ,Euro 20.Decine e decine di illustrazioni). Per non dimenticare il catalogo della mostra milanese di ben 150 pagine di grande formato entrambi in quadricromia ! Credo che l’atmosfera milanese produrrà effetti positivi se non altro per far capire che un artista non può crescere circondato di clientelismo familiare incensativo. Affrontare queste esperienze li puoi superare solo come hanno fatto tutti i grandi artisti con la qualità.Padrino della mostra Forattini mentre in settimana sono attesi Sgarbi, la Ricciarelli, e altre personalità artistiche e di cultura.
Milano Expo Art Via Alessi n.11 info 3295691198 line aperta sino al 13 febbraio

GRIDA DAL SILENZIO

Eravamo avvisati che ci volevano portar via il Castello ! Ci siamo offerti di “mobilitarci” perché lo riteniamo, il castello, un bene comune inalienabile soprattutto come deposito della nostra memoria collettiva. Era il luogo dove potevano trovare “casa” tutte le realtà del paese. Dalla memoria ai “materiali museali” , dalla biblioteca, a tutte quelle attività consolidate attinenti alla cultura. Poi è iniziata la solita “crociata” alla cieca. Si era parlato di eventi incalzanti, di viaggi a Palermo, di intimidazioni, di progetti da elaborare in una notte altrimenti…
Insomma siamo finiti nel solito girone “a matula”. Abbiamo visto per incanto resuscitare attività “dormienti” (la proloco, associazioni,varie) tutte cose quasi estinte diventare d’incanto “massa, popolo”. Alla nostra proposta di incontrarci giovedi prossimo per un incontro di aggiornamento ecco che arriva un contro-incontro urgente per lunedi. Cioè smosse le acque ci voleva chi cavalcasse la protesta.
Lasciamo la Proloco guidare come un apparizione (anche a loro è apparsa la madonna!) una situazione poco chiara e al limite dei margini statutari . Dopo Mesi di silenzio di inattività aspettavamo qualche proposta culturale di valore e non che scendessero nella lotta da partigiani. Avremmo gradito che prima sistemassero le loro diatribe interne e che iniziassero ad occupare attivamente quel ruolo che per statuto gli compete.
Ma che si sostituissero a livello di copia incolla a iniziative iniziate da altri questo lasciamolo fare a certi politici… ma vivaddio se loro iniziano a fare politica rischiano di creare disoccupazione a grandi livelli ! Che lavoro faranno i politici Spataro, manumanca, Greco e simili ?

venerdì 23 gennaio 2015

DI CORSA AI CORSI DI BOLOGNETTA


Non è che le cooperazioni da noi funzionano gran chè. Lo abbiamo visto con l'Unione dei Comuni che gestita da qualche sindaco mascalzone sono naufragate per egoismo, narcisismo e incapacità gestionale. Roba da ghigliottinarli nelle pubbliche piazze ! Gemellaggi fatui che dopo trentanni non riescxono a produrre nemmeno un risultato concreto se non "portare" a spasso figli di benestanti a spese del Comune. 
Questa "Università" è riuscita bene o male a funzionare per qualità e dedizione di chi se ne occupa ! Ora a distanza di 5 chilometri ne nasce una nuova (a Marineo) partita maluccio e creata per creare "docenti" locali prima di creare "studenti". E' chiaro che chi gestisce le cose se già di suo è narcisista non si può pensare a rosei futuri. 
Visto che almeno l'80 per cento dellec due iniziative (Bolognetta , Marineo) è composta da elementi di qualità perchè non ci danno quella lezione che ci aspettiamo da loro. Fondere e integrare i corsi. Non dovrebbe essere difficile perchè  chi ne è responsabile ne è anche capace.

mercoledì 21 gennaio 2015

CASTELLI CHIUSI….COME CASE CHIUSE ! CHE NON DIVENTINO CASTELLI DI TOLLERANZA !




Siamo il paese dei conigli ! Ha ragione il parroco quando dice che a Marineo ci sono più adulteri e separazioni che matrimoni. Non siamo interessati a nulla ! La gente si sposa per caso forse per sesso… Abbiamo perso la bussola. Ci rifugiamo in quel fazzoletto di terra (casa in campagna) dove viene esaltato il nostro spirito egoistico di possesso e tutto il resto non ci interessa. Partecipiamo alla vita del paese cosi come andassimo al cesso. Prendiamo il caso del Castello. Un'altra generazione ne ha scritto , un'altra generazione ne ha fatto una scuola. Un'altra generazione ne ha fatto un Museo o meglio una mezza-cattedrale nel deserto. Ora tutti sentono e sanno che esiste un problema. Noi lottammo quando qualcuno lo voleva fare diventare casa “manumanca o casa tumazzeddu”, poi lottammo affinchè si facesse il Museo Antropologico del Pulizzotto, ora lottiamo per un uso “dedicato”. Poi noi per primi ci accorgemmo che quando la Bellanca grido : Huston (Marineo) abbiamo un probelma !  Nessuno si mosse a dargli una mano ! E si fermarono i lavori. Ora si poteva in tempo iniziare un nuovo progetto. Non di restauro dei locali (perché lo Stato piano piano arriva e fa la sua parte) L’uso e non l’abuso. Cambiano le amministrazioni ma nessuna produce mai una intelligenza capace di promuovere proposte non simoniache. E’ vero le tanto da noi decantate “eccellenze locali” non ci sono. Del resto “queste moderne dittature democratiche“ non prevedono “consultazioni orientative”.  L’incapacità di pochi ha costretto la Sovraintendenza a porre degli aut-aut. E come non fare altrimenti quando 15 dipendenti “bivaccano” costando solo in riscaldamento 30.000 euro ? Come accettare un costo globale di 500.000 euro contro ricavi per circa 1.000 euri ? L’unica voce che si è levata è dal nostro onorevole locale preoccupato per il “disagio” che portava ai dipendenti il trasferimento a Palermo ! Intanto siamo caduti dalla padella nella brace ! La presente Amministrazione, da noi difesa ad oltranza anche quando non meritava, è in coma profondo. E’ vittima di quella “mentalità mafiosa” che la atrofizza. Il Sindaco ancora non è riuscito a “guidare” e si fa guidare. Sul tema risponde “vedremo”. Gli assessori sono preoccupati che non gli venga assegnato un “ loculo comunale” e i cittadini più volte da noi accusati di “cronico assenteismo” sono incapaci di difendere cose “collettive”. Ma sono pronti al commento a posteriore.
Noi non intendiamo farci rubare , infamare, sottrarre un bene comune preziosissimo . Non possiamo aspettare che il “presto il mormorio si fe parola…” che non diventa mai parola !, del Sindaco e dell’Assessore, non possiamo seguire tutti i regolamenti che la Sovraintendenza ci sbatte in faccia ogni qualvolta “vogliamo sapere” !
Ritroviamoci questa settiamana per discuterne serenamente ma fermamente. Facciamo in modo da tener lontani i sabotatori e i professionisti “a matula” . Iniziamo con un semplice programma spingiamo le autorità ad attenzionare i cittadini !