Eravamo
avvisati che ci volevano portar via il Castello ! Ci siamo offerti di
“mobilitarci” perché lo riteniamo, il castello, un bene comune
inalienabile soprattutto come deposito della nostra memoria collettiva.
Era il luogo dove potevano trovare “casa” tutte le realtà del paese.
Dalla memoria ai “materiali museali” , dalla biblioteca, a tutte quelle
attività consolidate attinenti alla cultura. Poi è iniziata la solita
“crociata” alla cieca. Si era parlato di eventi incalzanti, di viaggi a
Palermo, di intimidazioni, di progetti da elaborare in una notte
altrimenti…
Insomma
siamo finiti nel solito girone “a matula”. Abbiamo visto per incanto
resuscitare attività “dormienti” (la proloco, associazioni,varie) tutte
cose quasi estinte diventare d’incanto “massa, popolo”. Alla nostra
proposta di incontrarci giovedi prossimo per un incontro di
aggiornamento ecco che arriva un contro-incontro urgente per lunedi.
Cioè smosse le acque ci voleva chi cavalcasse la protesta.
Lasciamo
la Proloco guidare come un apparizione (anche a loro è apparsa la
madonna!) una situazione poco chiara e al limite dei margini statutari .
Dopo Mesi di silenzio di
inattività aspettavamo qualche proposta culturale di valore e non che
scendessero nella lotta da partigiani. Avremmo gradito che prima
sistemassero le loro diatribe interne e che iniziassero ad occupare
attivamente quel ruolo che per statuto gli compete.
Ma
che si sostituissero a livello di copia incolla a iniziative iniziate
da altri questo lasciamolo fare a certi politici… ma vivaddio se loro
iniziano a fare politica rischiano di creare disoccupazione a grandi
livelli ! Che lavoro faranno i politici Spataro, manumanca, Greco e
simili ?
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