Da
una decina di giorni ci siamo interessati ad organizzare un incontro
“conoscitivo” sullo stato del Castello Beccadelli-Bologna. Non si può né
protestare né reclamare senza avere in mano informazioni attendibili.
Abbiamo interessato due figure attendibili affinchè la prima moderasse
l’incontro e la seconda ci supportasse in quanto presumiamo conoscesse
il problema . Si sensibilizzarono alcune associazioni per avere un
confronto più ampio ed evitare che la cosa diventasse “assemblea
cittadina” che come è noto queste iniziative vengono viziate dall’aver
subito troppo silenzio e alla fine prevale il desiderio di commentare,
giustiziare, sentenziare: cioè più caos che chiarezza.
Una
volta venuti in possesso delle giuste informazioni passarle alla
cittadinanza per un incontro ragionevole con le istituzioni. Temevamo
che la cosa venisse cavalcata solo dalla “politica” per timore che
venisse estraniata la cultura. Ma la politica è entrata dalla finestra
usando il grimaldello della Proloco da oltre un anno “dormiente” al
limite dell’estinzione. L’unica
presenza in un anno è stata quella delle biciclette conclusasi con una
“mangiata faraonica” di circa 500 persone e con un budget di oltre 50
mila euro di cui nessun resoconto pubblico è mai stato dato.
Ora tutti sono coinvolti ( come è giusto) in un incontro dove nessuno conosce
i termini contrattuali e persino le motivazioni che hanno portato alla
decisione della Sovraintendenza. Gli altri blog hanno persino taciuto
tranne due (il Virga smanioso di portare la sua associazione dentro
questa vetrina espositiva e Riprenditi Marineo che ha tentato di dare un
commento concreto, ma entrambi si sono svegliati solo oggi cioè alla
vigilia).
Intanto
la Proloco da ente inutile cerca di riaffiorare malgrado le feroci
lotte intestine cavalcando le informazioni che gli passa Salvatore
Pulizzotto ad orologeria , informazioni prima elaborate ad usum per
ridare visibilità a chi dovrebbe occuparsi “continuamente di cultura e
territorio” e non cavalcando proteste cittadine i cui dettagli sanno più
di bollettini fascisti o di bolscevica memoria.
Intanto
noi riceviamo insulti pilotati e minacce per aver riportato quello che
tutti dicono e che oggi anche altri scrivono. Dicendo che ci sono 15 che
si occupano del Castello non è menzogna perché lo erano e considerando
chi da esterno se ne occupa altro che quindici dipendenti , per non
parlare del riscaldamento stimato e segnalato in 30.000 euro . Chi ci ha
insultato dovrebbe lasciar parlare i propri superiori e nel contempo
comunicare i dati reali, mai ufficialmente comunicati
Ma
è questo il nostro contesto. Andiamo da un assessore alla cultura che
“fugge” , ad un Sindaco che risponde “non ne so niente” ad un
vicesindaco che si fa accompagnare dallo zio ad incontrare la
sovraintendenza, ad una sovraintendenza che poteva affrontare meglio il
problema, per finire ad un capopopolo che manovrando la proloco
trasforma un non problema in una rivolta. Per non parlare di una Proloco
che si sostituisce ad altrui iniziative e si mette in vetrina come
fossimo ad Ansterdam.
Povera terra mia !
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