lunedì 31 dicembre 2012

LO SAI MAGDA CHE RISCHIO HAI CORSO ?



 Grazie alla forza trainante di Magda Cullotta il nostro contribuisce con 121 voti dimostrando la sua forza elettorale. Lo sai  Magda che rischio hai corso ? 
L’analisi del voto è sempre un esercizio da saltimbanchi. Ci vuole coraggio (vedi la Signora Costa alle ultime primarie) vuoi facciatosta alle regionali che ci hanno portato un presidente della regione con il circa il 10 per cento dei voti dei siciliani descritto e annunziato in modo vergognoso da chi vive solo di rancore. Il popolo degli ingenui (noi) facciamo fatica a capire qualsiasi tipo di risultato. Ma andiamo in ordine. La campagna elettorale condotta dalla Pravda è stata continua e assillante (addirittura oltre dieci citazioni del candidato marinese nella stessa pagina). La cosa non ci disturberebbe se il nostro dichiarasse apertamente di essere quello che effettivamente è : un blog di regime. A quel punto avremmo già smesso da un pezzo di segnalare cose deontologicamente non accettabili. Anche facendosi difendere da “compari” di antica data , o avallando “lettere dal gulag dell’infamia” rimane un blog di regime portato solamente a raccontarci castagnate e prossime beatificazioni del suo padre-padrone. Non abbiamo ,lo ripetiamo, gradito l’esposizione fotografica dove il sorriso accattivante del sindaco di Pollina viene messo in secondo piano mentre il nostro si sente già padrone dell’altare della patria. E per essere sempre più chiaro confonde le idee ai suoi lettori inserendo la locandina di Maroni – Lombardia che è un messaggio trasversale … Chissa se a Pollina hanno usato la stessa foto… Debbo dare atto al nostro funzionario addetto stampa che questa volta la descrizione dei risultati è stata immediata  ed ha dovuto usare quel po’ di bravura che possedeva per coprire il risultato del suo capo che può vantarsi di andare a Roma con i suoi 121 voti (più o meno quelli che sputò in faccia ai suoi avversari accusandoli di non arrivare a cento voti nelle ultime presidenziali regionali). Non ci sono dettagli che possiamo usare per una analisi più capillare. Ma in pratica non ci serve perché ogni elezione ha un suo meccanismo “già organizzato” . Il nostro dirà che è stato scelto plebiscitariamente per essere mandato a…Roma e quindi è benzina per il suo stile. Ci poniamo ancora due domande. Ci sfuggono alcune considerazione sul Pd. Primo se il Pd ha accettato la candidatura del nostro assieme alla signora Culotta in pratica l’esposto presentato a suo tempo da Pernice Quartuccio e compagni è di fatto superato. E conoscendo i comunisti la cosa non ci stupisce. Quello che ci allarma è le altre anime del Pd totalmente assenti, succubi, servi e assolutamente inutili. Si è visto in campo nazionale e in campo locale. L’immagine che ci lasciano queste primarie è di un Pd appiattito su tesi comuniste , atee, illiberali . In parole povere cosa aspettano a staccarsi nuovamente o aderire ad una nuova forza politica ? Quindi mezza festa oggi in via Lo Pinto 1  ed è la solita festa ! Grazie al gioco favorevole dei numeri si va avanti . Chi viene da una scuola di democrazia con risultati bulgari oggi si arroga il diritto di darci lezioni di democrazia .  

PS chi volesse saperne di più visiti il sito del comune di Pollina e oltre ad ascoltare la bellissima voce di Magd Cullotta si può fare un idea di un comune armonioso

http://www.comune.pollina.pa.it/hh/index.php?jvs=0&acc=1


 

domenica 30 dicembre 2012

COSA NOSTRA...



Erano le dieci del mattino del 5 novembre 1970. La città aveva ancora per intero il fascino della terribile sconfitta appena subita. Il museo nazionale portava i segni della mitraglia sovietica che gli studenti chiamavano “gli affreschi del Griesko “ parafrasando il maestro spagnolo con il generale russo a capo dell’armata di invasione. L’organo grande mandava la sua voce arrugginita o arrabbiata mentre noi freschi di una lezione del tipo “educate i vostri figli al socialismo”, “crescete in armonia nel comunismo” e insulti del genere venivamo uniti in matrimonio e salutati con un perentorio scambiatevi il primo bacio. Fu allora che protestai : passi per il comunismo e il socialismo ma quello non era proprio il primo bacio… Usciti dal salone salutato l’interprete stavo per prendere per mano colei che avrebbe condiviso con me almeno i prossimi 42 anni  quando una mano decisa tira da parte  la “signora” a cui stavo per dare l’ennesimo primo bacio e mi intima prima in ceco poi per evitare fraintesi in tedesco ed infine grazie all’interprete : Signore Lei non ha idea di quanto noi siamo felici che lei entri nella nostra famiglia, ma nostra figlia rimane a casa nostra fino a quando questo rito non avverrà in chiesa.” Ecco sbotto fra me , la mano longa dei preti… ecco gli artigli del vaticano…ecco e stavo per aggiungere un sacco di cose che scrivere non è elegante e posi lo sguardo su quella che ora era mia compagna ma non ancora unita a me nel sacro vincolo del matrimonio. Uscimmo manina nella manina mentre il grande orologio mostrava i suoi personaggi ritmati dai suoi rintocchi. La piazza del Tyn o Down  Town  o Stare Miesto come la chiamavamo tutti. Allora passava il tram in piazza e vi salimmo sopra per scendere  in un vecchio bar d’epoca che si chiamava “dva Middlevek” (ai due Orsi) e li iniziammo con una bottiglia di Carpano- Punt e Mes e finimmo a birra per terra. Ci toccò aspettare il 29 dicembre alla stessa ora , questa volta, eleganti quanto il tempo concedeva con parenti ed amici accampati da altri parenti ed amici affidarci alle parole di due preti eccezionali il cui curriculum ti fa venire la pelle d’oca. Giorgio Reinsberg (campo di concentramento nazista, un fratello morto nel campo, uomo che diceva contemporaneamente la messa in varie lingue, pittore eccellente soprattutto negli ex-libris e bastava che ti vedeva entrare in chiesa e passava dal ceco all’italiano o al tedesco o al francese e tu gioivi perché ti sentivi qualcuno) Antonin Mandl (una ventina d’anni in galera , graziato e ricondannato sempre dallo stesso ministro per mezza dozzina di volte, spina nel fianco di comunisti e preti della pace di tutte le razze; usciva da prigione e vi rientrava come noi facciamo dal bar). Scegliemmo San Gallo per il suo romanico che ti avvicinava a Dio . La vecchia signora che si era trattenuta la figlia aveva voluto dare alla figlia come dote quella giornata di festa e “la sua scuola, che con tanti sacrifici  della nostra famiglia oggi è dottoressa in Lingue”.  Certo vedere a pranzo quella ragazza che mi avrebbe guidato nelle scelte future ballare con il prete Giorgio Reinsberg , lo stesso che durante il corso fidanzati le aveva consegnato una specie di Kamasutra cattolico  … mi ingelosi  un po’  ma solo perché lei era bellissima …Fuori i carri armati passeggiavano per piazza Venceslao, i russi prendevano il caffè nel bar di kafka e si fotografavano su Ponte Carlo come i nazisti avevano fatto prima di loro. Era passato un anno dall’invasione ma era come fosse stato quella mattina. I praghesi avevano deciso di vestire a lutto quell’anno e mentre a Praga non esisteva un telefono funzionante noi dovemmo aspettare la sera tardi per accorgerci che le donne boeme  vestivano a lutto dalle calze nere all’intimo. Quella sera finimmo in una camera facendo finta di non accorgerci che eravamo una diecina fra fratelli,cognati e parenti vari…

giovedì 27 dicembre 2012

GUIDA PER IL PRESEPE



Che luce....

Il progetto era quello di illuminare tutta la via San Francesco con delle stelle di natale in luminaria in un crescendo che visto  dove inizia la via si vedeva una stella sempre più grande che dava l’effetto di essere una dentro l’altra che finivano alla base della salita. Ci sarebbero state le “veline” (ovviamente in abiti castigati) che avrebbero guidato i visitatori spiegando messinscene, costumi e ambientazioni. Un accorgimento facile da attuare che vedemmo, assieme a Pino Taormina, a Milano mentre visitavamo una mostra di Georges De la Tour di pittura. Senza ressa guidati dalle laureande in storia dell’arte. 
E cosi avremmo notato che il falegname non era una comparsa ma un vero maestro d’ascia che ci avrebbe fornito notizie sia sul legno lavorato che sugli attrezzi usati. La tappa dal vasaio , da far invidia alla bottega di Eufronio con i suoi crateri neri a fondo rosso. Lo spazio inizialmente vuoto oggi è ricco di almeno cento vasi  tutti creati sul posto da un maestro che usa mani e argilla che sembra un prestigiatore creando magie artistiche uniche. E li vedi papà seduti con bambini mai sazzi di sapere che assistono e domandano rendendo felice il vasaio. E quel piccolo Rigoglioso che ricopre il suo ruolo alla perfezione senza lamentarsi senza piangere basta che  sia a portata di mamma. Ora non si chiede più il perché di due mamme tanto belle seppur di colore diverso. Lui a differenza degli adulti non legge il razzismo cretino di chi non sa leggere e non ha capito il significato dato da Salvatore a questa scelta. 
Ora nel salone , affidato a Ciro un mezzo-romano de Roma con Vito sotto i ferri, che diffida delle garanzie ricevute, che le forbici sono finte e non tagliano. E chiede a tutti di spiegargli di chi sono quelle ciocche di capelli bianchi per terra… E Ciro che spiega e Vito che diffida…Non ho potuto assistere alla taverna e allora vi descrivo quella dello scorso anno dove ragazzini adolescenti gozzovigliavano imitando maldestramente avventori semi-avvinazzati. Quest’anno la scena mi dicono fosse diversa con un interprete unico circondato da una cinquantina di fiaschi e altrettante damigiane e grosse botti sullo sfondo . Da ciascun contenitore partiva un tubo che si collegava agli altri terminando in un'unica condotta modificata a misura della sua bocca. Gli altri due erano il Di Scalfani che regolava il flusso e nel contempo sottoponeva a palloncino il malcapitato e il giovane impertinente o meglio irriverente che non sa giocare con i suoi coetanei e anzicchè insultare suo padre insulta chi gli potrebbe essere nonno.  Il “bevitor cortese” era preoccupatissimo e si domandava quanto tempo avrebbe impiegato a bere tutto quel vino (benedetto) e si domandava se era vino locale …
Grande successo hanno avuto i due confessionali e il vecchio coro della chiesa madre, ormai oggetto di venerazione perché persi e ritrovati e che rievocano confessioni irripetibili e canti di cori bianchi sul biancastro. Nessuno si era chiesto dopo cinquantanni     dove fossero finiti … E il laboratorio delle arti ! Anche questo luogo magico che basta il fatto di mostrare cavalieri, principi, principesse, streghe, draghi corpi intagliati insieme a teste abbozzate ti blocca chiedendoti in prestito la tua fantasia per inseguire storie d’amore antiche come il mondo…Se ci fate caso in un angolo è situato un privè un angolo creato apposta per il sindaco se per caso durante le sue frequenti visite  necessitasse di far pipì, perché è risaputo che uno del suo rango piscia solo sui pupi.

mercoledì 26 dicembre 2012

MIRACOLO A MARINEO, FORZA VENITE GENTE !



Nostra Signora della Dajna su pergamena cretese di autore ateniese
Incontro un San Giuseppe incavolato. Tento di calmarlo ma se non ci è riuscita Maria  quale risultato potrò ottenere io … A me è sembrato di udire qualche parolaccia…ma non potrei giurarci. Pè dai ragioniamo. Appena passati davanti il municipio all’inizio della discesa sbotta. Cosa cavolo (ecco la parolaccia) c’entra la ricottata davanti il collegio ? Stiamo arrivando, siamo già in viaggio e alla fine si piazzano davanti le suore… Cosa è una provocazione, una protesta, una dichiarazione di guerra ? Ma cosa vogliono dimostrare ? E una vecchia storia … sottolineo… Sanicola tu vedi quello che non c’è… a questo punto sono io a dire una serie di improperi verso questi disperati, assetati di visibilità . Le loro motivazioni sanno di ipocrisia acuta, questi non distribuiscono ricotta ma discordia… Arriviamo alla discesa di San Francesco e vorrei chiedere …ma qui non doveva esserci la illuminazione , la sfilata in costume i musici…Il figlio di Eli mi prende per il bavero e mi spinge contro la porta della zia di Salvatore Pulizzotto… Tu cerchi di mettermi in cattiva luce. Il “ci doveva essere” è lo stesso del ci sarà ! La voce è di quelle che non permettono repliche. Aspetto che si calmi, saluto la zia di Salvatore e mi allontano un po’. Lui non aspetta che mi dimentichi della domanda e mi risponde: guarda la gente che piano piano si avvia…non è come nel presepe ? Gioisci di queste scenette… tantissime sacre famiglie che si ritrovano come per incanto…non inquinare questa pace…
Chi è nato è già la luce quindi non servono luminarie…la sfilata era un capriccio di un papà affettuoso, ma che non aveva niente a che fare con la ricorrenza… i musici andavano pagati e se potevamo permettercelo , una stanza in albergo alla fine l’avremmo trovata anzicchè una mangiatoia. Passiamo davanti il salone del barbiere ,in questo momento più  cerusico che tonsore e non ci fermiamo perché era intento a fare un salasso a un irredentista o meglio a chi vuol piegare la fede a sua misura e malgrado gli vengano estratti (o sottratti) almeno 5 litri di bile e rabbia mista a sangue, si ostina a voler fare a sessantanni il messia anzicchè fare ancora cinquantametri e ritirarsi in quel convento in penitenza perpetua…per nostra fortuna non ha parlato perché avrebbe certamente annunziato la sua buona novella…Arriviamo alla capanna più famosa della cristianità dopo mille raccomandazioni e ci raccogliamo in silenzio con occhi bassi e la nostra meraviglia è talmente grande che anche noi rimaniamo a bocca aperta… Non mi sono accorto e quindi non mi sono chiesto perché il nipote di Mattat avesse lasciato il suo posto nella capanna sopratutto oggi che bisognava dare il massimo… Lui stesso mi rispose malvolentieri ma fermamente portandomi in un angolo dove potevamo ammirare la capanna del “ Hic  verbum  caro factum est .” . E allora vidi una scena molto bella , una famiglia compatta , ma male usata che non si adattava al luogo e allo scopo. E lo capii anche dall’espressione e brontolio del Pulizzotto che chiaramente capito lo scopo dissentiva… Era la risposta  del Rigoglioso alla sofferenza per essere stato estromesso dalla gmg… Qui urge la presenza di don Leo ! C’è del lavoro urgente per Lei parroco ! 
Inginocchiato e a bocca aperta vedo il pronipote di Levi allontanarsi e riprendere il suo posto mentre io ancora a bocca aperta guardavo quella meravigliosa immagine di madonna non descrivibile da mente umana ma solo da antropologi deviati. Era nera ! Qui si mi necessita un antropologo che mi soccorra perché il gesto del Pulizzotto ha una serie di significati che vanno oltre la fede. Cerco l’inventore di questo bellissimo presepe vivente e per trovarlo devo cercare una mucca o meglio il suo odore perché il nostro ha viaggiato per mezza giornata chiuso dentro un furgone ,con la mucca, dalla campagna di residenza sino al convento …Mi rimane solo da consolare il Pulizzotto semi rattristato dell’assenza delle autorità e mentre tenta di giustificare il gesto uno gli fa notare che non sono solo le autorità che mancano e giù un elenco interminabile  che comprende…ipocriti, malfattori, millantatori, pagani, usurai, approfittatori, diffamatori, sepolcri imbiancati, ….. dai Salvatore vieni a prendere un caffè… e cosi ci trovammo a casa di sua zia Aurora e pochi si accorsero che il caffè fu gradito anche a … Giuseppe e Maria… Bravo Salvatore avevo ragione io solo un artista può rappresentare il sacro…

domenica 23 dicembre 2012

HIC VERBUM CARO FACTUM EST- LAVORI IN CORSO

Foto di Nino Lo Pinto


C’è grande attesa nell’aria. Contrariamente a quanto si pensa  è  nelle grandi città che si respira aria natalizia. Forse perché in proporzione conosci meno gente, forse luci e suoni ti fanno dimenticare passioni recenti, forse perché dopo aver fatto manbassa di regali ti senti diverso. Al mio paese il natale è diverso. Una tombola , una pizzata in famiglia, una passeggiata. Oltre a funzioni religiose a tutte le ore prima non c’era dove andare. Ora la gente uscendo dal tempio si dirige lungo il corso prima verso il castello per poi svoltare a sinistra verso il convento. Il Parroco ha dato il consenso generale, don Giuseppe ha messo a disposizione gli spazi, l’atea amministrazione ha promesso mari e monti e alla fine si è defilata mettendo 4 bravi muratori, la luce elettrica e quelle cose di cui  è disponente ma non proprietaria. Allora abbiamo pensato che il volontariato salverà la manifestazione. Il passa parola ha funzionato in negativo. Senza incensare il capo non si fa niente ! E così quella parte atea si è non solo estraniata ma addirittura eclissata chiudendosi in quel silenzio tipico pseudo mafiosetto del non ho visto nulla, né ho sentito e quindi taccio. Da noi è tipico questo atteggiamento di lasciarti morire non accorgendosi del mondo attorno. Largamente usato da pseudo intellettuali che aspettano Dio senza bisogno di andarlo a cercare. La Proloco merita un elogio per il suo silenzio simile a quello dei suoi avversari. Forse conviene avvisarli noi  in paese si sta lavorando al presepe … E quei volontari che se non li ringrazi prima, non li nomini sempre, non li beatifichi non servono a nulla. Migliaia di forestali (paragonabili ai pastori del presepe) ricchi di citazioni su tutti i giornali , con migliaia di dirigenti , quasi uno per albero, bravissimi a costruire campi di bocce ignorando lo stato in cui si trova il boschetto non se la sono sentita di partecipare per paura che il muschio prendesse fuoco e loro venissero accusati. E cosi le decine di confraternite occupate più a discutere se Dio è Uomo o Donna non hanno avuto tempo di staccare la parte più consumata di loro dalle sedie lasciando  scoponi e briscole  per andare a vedere se Dio avesse cambiato idea spostando il suo luogo di nascita a Ficuzza. Negozianti ormai ricchi che si rifiutano di “aprire” bottega mortificando i sacrifici degli altri. Incontri sempre gli stessi , Ciro Staropoli, Spinella e Lisciandrello fulminati da non so quanti wolt e qualche sparuto timorato di Dio. Allora senti il dovere di ringraziare Salvatore Pulizzotto  che i primi giorni è venuto a dirmi due cose: Sanicola tutti si sono dichiarati pronti ad aiutarmi è bellissimo, ma per precauzione tu stai lontano altrimenti “quello prende carta intestata e scrive a Dio di farsi da parte…  e se non lo metto al posto di Gesù bambino dichiara che Dio è fatiscentee clandestino…” e cosi avvenne. Ma ormai il più è fatto . Malgrado tutte le ipocrisie ancora per quest’anno Gesù nascerà a Marineo e noi potremmo ancora una volta dire : Hic  verbum  caro factum est .



p.s. assenti giustificati boys scout intenti a intestarsi vie e piazze e i gruppi parrocchiali a turno da parrucchieri ed estetiste

POVERA E MISERA TERRA MIA...



Povera Terra mia…
Il biglietto di auguri che riceviamo, ormai da tanti anni, ci ricorda quando portammo il nostro teatro dei pupi alla Università Bocconi di Milano. Era Natale anche allora e nella Aula Magna e nel grande salone oltre al teatro organizzammo una grande mostra sulle nostre tradizioni. Rimase un evento che ancora oggi alla Bocconi si ricordano. E’ chiaro che non è paragonabile alla “gita” fatta da un gruppo di marinesi della forestale, non si è capito bene da chi fossero accompagnati alla Università Lituana, di cui la propaganda ci ha dato pochissime notizie e una serie di foto di funzionari in jeans e giubotto. Noi in compenso abbiamo incamerato l’elogio con diffamazione di un capopolo che è già con due foto nel suo blog ( e poi questa gente si lamenta che Berlusconi appare su tutte le reti Tv - Loro si meritano un Berlusconi...)dove non si capisce se prima viene lui per diritto supremo o per cafonaggine, prima di una bella signora che solo per questo merita il voto. E cosi la vita . Mentre noi andiamo per il mondo a portare Marineo persino dentro la Bocconi il nostro ha già in programma di andare a Roma a perfezionarsi in bugie e promesse non ancora mantenute. Chissa se ci sono marinesi che studiano o hanno studiato alla Bocconi...   

sabato 22 dicembre 2012

POVERA TERRA MIA !



LA SICILIA

Carta del 1578 consultabile in redazione
La nostra terra
È la Sicilia bella;
china d’aranci
e di frutti squisiti.
Li cianuri su invasi
Di limonati,
ma la genti
sunnu all’esteru emigrati.
Ma iu vi dicu a vuatri:
turnati turnati
picchi
di la vostra matri terra
sariti aspettati.

(Princiotta Salvatore)

Con le poesie non si scherza. Tanto meno con i poeti. Sono inaffidabili. Ti traducono i sogni come sirene disoccupate che emergono in parte dall’acqua nascondendoti intelligentemente il resto del cielo... I poeti sono falsi rappresentanti dell’ amore, un amore impalpabile irraggiungibile. Ti ingannano su cose possibili ma che non raggiungerai mai.  Ti fanno credere che tutto è a portata di mano e ti nascondono che sono miraggi. La favola del ritorno a casa è lunga da tradurre e oramai nessuno la rispetta. Milioni e milioni sono andati verso un cammino della speranza …con solo biglietto di andata… Ormai non ritorna più nessuno perché dove sei andato …
La mia terra finge ormai di aspettare e ti rifiuta se non sei mediocre come coloro che hai lasciato. E quando un giovane parte bisogna fare festa grande e ammazzare il bue grasso perché è lui che soffre partendo lasciando a casa  fratelli pigri che non hanno saputo far crescere  “la matri terra” e quindi è meglio che non tornano.

giovedì 20 dicembre 2012

SALVATORE PULIZZOTTO STUPISCICI !



Salvatore Pulizzotto è a rischio grosso. Sta costruendo un presepe a suo modo. Abbiamo avuto il presepe alla gmg  dove ogni cosa stava al suo posto secondo le regole di Gesù Maria e Giuseppe. La realtà era la regola, la grande fatica il collante il volontariato sino allo spasimo. Ci hanno lasciato realizzazioni indimenticabili (mi ricordo…sanicola i nomi li dobbiamo mettere tutti altrimenti qua si ripete la strage degli innocenti…). Così era giusto e così è stato. Ora non ci sono più interminabili  riunioni dove per mettere un chiodo bisogna essere la maggioranza o ci vuole un sindaco che sconosce le parole collegialità, maggioranza sinergie. “E il parroco che decide solo lui tutto lui…” . Si ma il parroco non si sente il papa e non ha ancora detto vado a Roma perché sono il migliore…Quando Salvatore Pulizzotto ha tolto le castagne dal fuoco agli “ideatori di Marineo città dei presepi” (infatti gli altri paesi attorno sono tutti musulmani) io temetti per la sua vita. Il nostro sta dimostrando che questa è la nuova formula, quella giusta. Uno che fa (non facciamo paragoni per favore altrimenti rinnego la promessa fatta al Parroco di non sparare (onestamente la parola era un’altra) sul presepe ma… sui pupi. Quindi uno che si assume tutte le responsabilità e gli altri “forniscano le collaborazioni a tutto campo”. Formula da noi sostenuta da anni. Non ditemi che mancano intelligenze e capacità nel paese dove prima di Gesù nacque colui che non deve rendere conto a nessuno…  Abbiamo giovani che hanno ingegno da vendere…ma volontà … Che si propongano, allontanando genitori assillanti, che ci dimostrino che valgono e sanno camminare.  Il Pulizzotto è un artista e ha il bagaglio necessario per fare bene, sa districarsi fra Don Giuseppe , Don Leo e lu spavintatu di lu presepu (o meglio l’erode di Marineo …). Finalmente uno che lavora non contaminato dai politici o meglio uno che ha custodito molti loro scheletri. Ma a noi in questo caso interessa il presepe e ci aspettiamo che il Pulizzotto tiri fuori la parte artistica stupendoci…  Sappia allontanare chi vuole fare la parte di Giuseppe o di Gesù bambino, a qualsiasi costo . Dopo un papa nero aspettiamo  una sacra famiglia … che simboleggi la cristianità universale  . Ma non possiamo tralasciare quello che è il presepe per eccellenza. A lu crucifissu. Là non ci hanno mai messo le mani i politicanti, non hanno mai inquinato. Lavorano mesi in silenzio chiusi dentro il loro spazio per darci un risultato di grande qualità. Questo è il presepe che andrebbe conservato perché dire “Marineo città d’arte, Marineo a vocazione turistica” è la solita farneticazione di amministratori arruffoni , confusi e portati alla menzogna.
La sci un segno questa amministrazione non ci lasci nell’immondizia.

mercoledì 19 dicembre 2012

ANTONETTO PROVENZALE



Da ieri è in pensione Antonetto Provenzale. Dopo mesi di si no forse, finalmente la cosa è ufficiale. Proprio il giorno della premiazione con i riconoscimenti lui ha appeso la borsa al chiodo. Ora questa frase va analizzata e bene. Può l’uomo che non ha permesso a nessuno a Marineo  di morire senza il suo “viatico”, andarsene in pensione ? Il medico, come il prete e certi professori  (non quelli che fanno le veline) non possono andare in pensione ? Può l’uomo che lo abbiamo visto girare nottetempo imbacuccato per vanedde e bagghi  a passo svelto per decenni  starsene   a casa  mentre u zu ciru aspetta  u dutturi pi moriri ? Ora che la notizia è ufficiale vorrei smentirla. Non andrà in pensione ! Lo vedrete a tutti li cantuneri che ascolta , registra si apposta pronto a raccogliere una qualsiasi voce  … donna carmela si è aggravata, maria concetta non passerà la notte, nofriu sanicola l’avvilinaru… e lui pronto come superman , più veloce della luce: sono qui quale è il problema ! In questi ultimi cinquantanni non c’è stato evento su cui lui non abbia messo le mani, le forbici, i bisturi, i punti. Poi zitto zitto se ne andava …perché  quello che c’era da fare lui lo aveva fatto. Lo ho accompagnato in mille visite , ho trepidato mentre lui interveniva, l’ho visto allontanare la morte mille volte sempre elegante con il fioretto in mano a sfidarla a respingerla … Abbiamo trafficato di ammalati per una decina di anni. Lui me li mandava a Milano terminali  ed io glieli dovevo restituire sani o quasi . Poi ti arrivava a Milano seguiva il suo paziente (notte e giorno) ed io che brontolavo perché con tutti sti pazienti anche la nostra vita era un inferno… Se gli domandate : lo rifaresti lui ti risponderebbe subito si ! A me, vi prego non  lo domandate… Lui non ha mai curato i “suoi mutuati”, lui , credo che tutte le mattine e le sere si rilegga il giuramento di Ippocrate e quando gli dicevo “antonè ma quello non è tuo mutuato … e lui mi rispondeva che la sofferenza non ha bisogno di essere tesserata… ed io ma quello è comunista… ci infetta e lui mi mandava a …brannu “,.. quello è misogeno… quello è cattivo nel cuore è acido è… e lui tu fai l’autista io faccio il dottore … Ha se mi avessi ascoltato quanti … Ci mancherà questa figura di Cavaliere errante che gira per il paese a passo svelto a caccia della sofferenza, del dolore… Ci mancherà questo dottore che, per me è stato il primo, che era più psicologo che “segaossa” e quando lo vedo abbracciare una giovanissima signora ed io alzo il dito per dire “ed io ?” e lui subito aggiunge “questa meraviglia l’ho vista nascere e crescere” mentre nessuno si accorge che lui è commosso ed io invidioso.  
Antonè picchi l’atri duttura scrivinu ca un si capisci nenti ? Non rispondendomi azzardo io la risposta ! Pi chi un sannu …zoccu scriviri ?  Allora sono andato di corsa a casa a rileggermi i bellissimi commenti del Petrarca sui medici, ma a bassa voce perché  Marineo è così…   

lunedì 17 dicembre 2012

E DIO CREò LA DONNA...MA SI DIMENTICò DI AVVISARE GLI AMMINISTRATORI DI MARINEO...



Questa sera verrà consumato a Marineo l’ennesimo vile attentato. Chi è uso a riempirsi la bocca di parole come  “ omofobia, maschilista e simili” questa sera sono gli stessi che manovrano certi premi frutto persino di trattative e scambi politici. Nemmeno una cerimonia semplice come questi  “riconoscimenti” è esente dalle regole del “do ut des”. Mi stupisce che l’altra parte del cielo, abituata e assuefatta al silenzio non si rifiuti non reagisca. Una bella signora che protestò quando scrissi “una rarità una donna bella ed intelligente” oggi dovrebbe usare la sua chitarra per cantare canzoni di protesta e non solo salmi.  Non mi risulta che le donne vengano spesso premiate (in questo turno ci sta salvando la De Giorgi che da stasera sarà a tutti gli effetti cittadina marinese). Ma non ricordo che altre donne per qualsiasi voglia e merito siano mai entrate nell’olimpo della positività marinese. Il livello di inquinamento , con questi amministratori, è arrivato a livelli inaccettabili. Possibile che non ci siano donne che meritino un riconoscimento pubblico ? Sono ancora come le definimmo negli anni ’50 sartine, casalinghe e maestrine ? E anche quando fosse non è un merito anche questo ? Eppure due-tre nomi avrei potuto segnalarli , ma quando mi si dice che persino il nostro ex-perpetuo sindaco ci mette le mani allora mi sono detto che non sta a me immischiarmi.  Che trovino le donne stesse la forza di buttarli fuori dal loro letto questi uomini ipocriti. Dobbiamo accettare che questa nostra società fatta e rappresentata da “veri maschilisti” , da figure meschine che  ti accusano senza provare nulla che relegano le proprie donne a ruoli servili permettendogli al massimo di fumare per strada, a cui impongono un libretto di lavoro (porta soldi a casa bella !) non trovino in loro altre qualità ?  E anche Lei Presidente, che si sorride, per quanto è riuscito a fare non prova un minimo di vergogna per aver considerato le donne “oggetto” , non pensanti e non parlanti ? Dai non rompiamo gli equilibri : le nostre donne possono aspirare al massimo all’uscita serale in parrocchia in congregazione o dalla  suocera, che serve ammalata altrimenti pregiudicherebbe l’uscita da casa. E le nostre giovani che oggi grazie a don Leo possono ballare alla sudamericana altrimenti debbono andarsene a Palermo dove occhi non vedono … Non sapendo poverine che anche lì scopriranno le altissime qualità dei giovani a cui sono destinate e assegnate.  L’unica cosa sicura è che Dio creò l’uomo e si accorse che era cosa buona , poi dopo aver creato miliardi di cose creò la donna e ci mise tanta di quella maestria che superò se stesso. E poi disse …e tu o donna… ma questo lo aggiunse l’uomo…