giovedì 6 dicembre 2012

PANETTONE-CASSATA PRESENTE L'ASS.TRENTACOSTI ALLE ATTIVITà PRODUTTIVE

Sullo sfondo il Trentacoste


Trascinato da un amico che mi prometteva una piacevole serata alla Mondadori di   Ruggero Settimo in Palermo dove un “certo Basile” avrebbe tenuto banco. La sala si trova al quarto piano del palazzo e dopo ben 4 rampe di scale mobili (chissà quanti sapevano che proprio lì è stata montata la prima scala mobile di Palermo nella Standa anni '60 di allora) giungiamo quando il relatore non era ancora arrivato (è inutile fare le battute sul ritardo…) mi accorgo che la casa mondadori non c’entrava per nulla e che si trattava solo di scroccare una fetta di panettone. Noto che molti hanno un invito e mi confermano che ciascuno dei “pasticceri” aveva un bonus per trenta ospiti. Piano piano mi defilo perché là ero tutto tranne che invitato. Il papà dell’artista pasticciere da me salutato, in pelliccia e grande abito da sera, salutava i suoi ospiti. Mi guarda perplesso come dire ma questo da dove sbuca ? Inutile ricordagli il legame fra la sua famiglia e la mia, ero considerato out e cosi mi sono trasferito nelle sale dove nessuno aveva il diritto di domandarmi cosa facevo lì. Capito il giro della serata registro le espressioni maldestre del Basile di dimostrarci che il panettone forse viene da Cipro o dalla Turkia per approdare infine in Sicilia vera sua terrà di origine. Insulta persino il Marchese  di Villabianca e in mezzo a battute scontate alla fine ci presenta il panettone-cassata (non a forma di minna).  Ormai il panettone elaborato magistralmente dai veneti esiste in tutti i gusti e forme, ma mancava la defintiva cresima siciliana. Noto fra la gente una chioma bianca e dopo aver capito di più sulla serata (nessuno lo ha sottolineato) apprezzo questa forma di sinergie fra pasticcieri veramente lodevole. Questo ampiamente giustifica la presenza del nostro Vice Sindaco Trentacosti assessore alle attività produttive qui giunto per premiare questa iniziativa con la sua presenza. Si e no una decina di marinesi    gratificavano gli Sciampagna che tendono sempre più a dissociarsi da Marineo mirando a spazi e commerci lontani. Questo diventa secondario se la loro linea commerciale è coerente e noi ci auguriamo che abbia buon risultato. Il mio amico ogni tanto mi faceva rientrare in sala ma io temevo che qualcuno mi chiedesse i documenti… Rientro al momento tanto atteso quando mi tocca fendere la calca verso la mia (?) fetta di panettone a cui arrivo trafilato e scamiciato. Mi metto in un angolo e pur non essendo minimamente “maestro pasticciere” ma consumatore finale assaporo, lentamente questa e con morbosità omofobesca la creazione dei 5 migliori pasticceri (qualcuno ha dimenticato di farsi la barba ?). Troppo dolce come la cassata, candito all’inverosimile, forse voleva ancora un filino di cottura, rivestito alla veneta e non è possibile …non è lo stesso panettone inaugurato come fosse un busto di bronzo… Volevo segnalare la cosa ma non era il caso di fare il guastafeste … Ma almeno diteci che fine ha fatto quel grande panettone-cassata che , come è stato detto anche per gli altri, ha una durata non come il classico milanese sino a San Biagio ma di soli 20 giorni e quindi per acquistarlo bisogna aspettare ancora. E’ dove di grazie se nell’invito non ci sono gli indirizzi ?
Nel contempo in altro luogo si consumava la tragedia di qualche politico marinese che sembra sia stato colto da malore nel leggere su Marineoweb che Giovanni Greco presiedeva l’Assemblea Regionale Siciliana (edizione Crocetta). Per qualcuno si trattava di panettone agrodolce o meglio un occasione per riprendere, dopo una pausa illusoria, il culto della personalità trattando maleducatamente il Vice Sindaco che per lui “non conta niente” , ma che è sempre presente. E ancora non sa cosa è successo a Cracolici ieri in Assemblea…

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