LA SICILIA
La nostra terra
È la Sicilia
bella;
china d’aranci
e di frutti squisiti.
Li cianuri su invasi
Di limonati,
ma la genti
sunnu all’esteru emigrati.
Ma iu vi dicu a vuatri:
turnati turnati
picchi
di la vostra matri terra
sariti aspettati.
(Princiotta Salvatore)
Con le poesie non si scherza. Tanto meno con i poeti. Sono
inaffidabili. Ti traducono i sogni come sirene disoccupate che emergono in
parte dall’acqua nascondendoti intelligentemente il resto del cielo... I poeti
sono falsi rappresentanti dell’ amore, un amore impalpabile irraggiungibile. Ti
ingannano su cose possibili ma che non raggiungerai mai. Ti fanno credere che tutto è a portata di
mano e ti nascondono che sono miraggi. La favola del ritorno a casa è lunga da
tradurre e oramai nessuno la rispetta. Milioni e milioni sono andati verso un
cammino della speranza …con solo biglietto di andata… Ormai non ritorna più
nessuno perché dove sei andato …
La mia terra finge ormai di aspettare e ti rifiuta se non sei mediocre
come coloro che hai lasciato. E quando un giovane parte bisogna fare festa
grande e ammazzare il bue grasso perché è lui che soffre partendo lasciando a
casa fratelli pigri che non hanno saputo
far crescere “la matri terra” e quindi è
meglio che non tornano.
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