mercoledì 12 dicembre 2012

VIRTù POLITICA


Candido dell'agosto 1952 da me acquistato da Alerio e recentemente ritrovato
di Antonino Di Pisa
Che cosa è la virtù politica?  E’ la virtù dell’uomo impegnato nella politica per occuparsi del bene  comune di una collettività, di un Comune o Regione, Stato ecc. e a farlo con le qualità di un uomo politico virtuoso. Al cittadino elettore il politico virtuoso comunica informazioni, gli dice i fatti veri, sceglie il silenzio nei casi previsti  e sopratutto non l’inganna dicendogli il falso ne equivocando sul vero. Si occupa di tutte le opere di comune necessità e utilità cui è necessario provvedere tempestivamente e senza ruberie. Aristotile ci dice nella sua “Politica” che essa deve insegnare i principi ed essere fondata sulla pratica delle virtù etiche. Socrate e Platone prima di lui pensano che il politico agisce e funziona nel perimetro dell’unità del bene. Montesquieu nei tempi moderni parla di azione che persegue l’interesse pubblico. Il politico vizioso è il contrario del politico virtuoso. Questi può avere limitati vizi privati, in base ai principi di libertà individuali in democrazia, che non incidano sulla correttezza, sull’interesse generale e sul bene comune e che non pregiudichino la capacità di giusto giudizio cose delle quali vi è necessità per svolgere l’attività politica sempre in modo virtuoso. Egli  non può programmare e fare azioni contro l’interesse comune altrimenti non è virtuoso e quindi è un vizioso da perseguire. In merito Mazzini scrive: per questa virtù ( politica) i polacchi ora sostengono la battaglia contro la prima potenza militare d’Europa; Mamiani:” La perfezione del vivere politico dimora in ciò, che sieno libertà e garantigie accomunate a ciascuno, ed ogni cosa pensata e adempiuta con legge di parità e giustizia ( 7-257)”. Vittorini (2-25): “così continuarono a parlare …di quello che intendevano per delinquenza politica” In questi pochi scritti citati emerge che la politica deve essere messa in pratica da cittadini con virtù di correttezza , onestà  e capacità operativa, con tendenza a promuovere e fare l’interesse comune  contro l’interesse personale o mirato a favorire determinati gruppi. Ecco un discorso pratico e verosimile che un cittadino potrebbe fare a forma di dialogo con un politico non virtuoso:
-Politico: votatemi io vi ho dato il posto  in Circoscrizione, Comune, Provincia, Regione, Stato.  Ho fatto il bene di tutti voi che fate parte del nostro partito dimostrando di essere un politico virtuoso. 
-Cittadino: per tutto questo di cui proclamate vanto voi non siete un politico virtuoso.
-Politico: ho fatto dare a tanti l’invalidità, pensioni, esenzioni.
-Cittadino: per tutto questo non potete essere considerato un politico che ha fatto una politica virtuosa.
-Politico: ho costruito scuole, ospedali,costituito società pubbliche ecc.
-Cittadino: meno di quanto dite e quasi tutte sono opere lasciate in asso, terminate dopo decenni quando i bisogni ormai erano cambiati.
-Politico: ho fatto approvare leggi per l’agricoltura, contro l’inquinamento, per lo smaltimento rifiuti, lo snellimento della burocrazia, per la formazione giovanile.
-Cittadino: non ci sono risultati positivi tranne che per lei e i suoi amici e addirittura non sempre.
-Politico: se tutto questo, e non ho detto tutto, non è politica virtuosa allora chi sarebbero i politici virtuosi?
-Cittadino: non voi nè quelli come voi. Infatti voi avete dato posti in cambio di voti, avete sprecato enormi masse di denaro dei cittadini nelle vostre opere malfatte per arricchirvi e fare arricchire i vostri amici; dunque non avete fatto l’interesse e l’utile comune. 
-Politico: siete un individuo odioso!
-Cittadino: già e voi siete un pericolo pubblico, un uomo politico a cui confiscare  beni con abusi  e da rinchiudere nelle carceri perché non noccia più.
-Politico: e allora vada all’inferno!
-Cittadino: ci sono scivolato già, per merito di tanti come lei e vi finirò in fondo.
-Politico: se è così mi darò da fare perché vi rimanga.
-Cittadino: grazie per la raccomandazione!


Il Cittadino

Iu nun sacciu di politica
Sugnu un’ omu tuttu pratica
chi lavora e s’affatica pi purtari  picciuli ‘a casa.
Mi hannu dittu che un filosofu anticu vulia
la politica virtuosa ma iu unni viu.
Modestamenti vulissi na politica bona
Non suli pi mia,
bona pi tutti,
non chista a cu futti futti.

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