sabato 30 luglio 2016

SINO A DOMENICA


Mentre in paese nascono poeti ogni mezzora, scrittori, maestrine, filosofi e giù di li, dall'altro lato i veri poeti si autoestinguono come le vene aurifere. Ma è raro vederli nelle fatiche culturali che altri producono per via di "quell'io marinese" cosi radicato che se ne fa una manifestazione la prima decade di Settembre. Cosi ben organizzata che lanciano ancora messaggi razzisti escludendo gli indigeni perchè  non all'altezza ... Definiteli voi...
Intanto domani chiude la bella esposizione della Bellolillo e del suo triangolo fra la smemoratezza e la goliardia di certuni che sguazzano dentro certa cultura lavandosi nell'acqua sporca di teorie care a loro stessi e basta 

giovedì 28 luglio 2016

NUOVO CINEMA PARADISO


Le stagioni divengono ubertose fanciulle che si muovono nel nuvoloso mattino, negli infocati meriggi, nell’esplosione di profumi e colori così come nel brumoso ed umido sottobosco autunnale.
Ci vorrebbe Nuccio Benanti per scoprire se si tratta di un copia-incolla o se l’autore è uno di quei specialisti o meglio “critici d’arte” che quello che scrivono non lo capiscono solo loro  (1)

Tali figure allegoriche fanno corona ad un recalcitrante Narciso che estasiato di sé, continua a rimirarsi nelle acque di un lago, indifferente alla bellezza che lo circonda, refrattario al respiro di una natura che con i suoi cicli di vita-morte-vita scandisce  i tempi del creato e dell’uomo, anche quando questi è troppo occupato a compiacersi  della sua grandezza ed onnipotenza.

Non è chiaro di chi stiamo parlando ! Forse l’autore ha  fatto una riflessione autobiografica…

Per buona sorte, però, ci sono altri uomini, a cui il film rende omaggio, che rischiano la propria vita per difendere il respiro vitale del bosco consapevoli che senza quegli alberi e tutti gli esseri che li popolano la nostra esistenza sarebbe più povera.

Questi circa “ottantamila” altri uomini che rischiano la vita a noi sembra rischino più il posto …  Come si dice al nord ogni “albero in Sicilia” ha un forestale  che lo sorveglia. Siamo nella fase della santificazione “di gruppo” di una categoria che ancora produce “piromani” , ma ancora non produce né eroi né isola gli incendiari interni. Se considerate il costo di questi ottantamila “la nostra esistenza sarebbe meno povera”.

1)Alla fine degli anni cinquanta eravamo seduti davanti l’allora circolo Omnia e vedendomi girare con i libri di Padre Calderone come Schlimann girava con Omero (sic) Ciro Guastella (il cugino dell’attuale) mi chiese a bruciapelo il significato della parola “ubertoso” che corrispondeva ad una delle prime parole che accompagnavano la Montagnola all’inizio del testo del Calderone. Non ci volle molto a capire che sconoscevo il significato e lui, che era anche un uomo di cultura molto preparato, mi disse “fertile, produttivo ecc.” . Di li a poco giungeva Vincenzo Tusa da noi invitato a Marineo per darci credibilità in una comunità che non è molto dissimile di quella di oggi.

Ora l’uso del termine rivolto a delle fanciulle mi lascia perplesso perché per me “fanciulle fertili (addirittura ubertose)” ha un chiaro significato boccaccesco e incontrarle nel bosco della Ficuzza può significare che questo bosco fra tutte le meraviglie che nasconde e di cui il filmato citato descrive magistralmente è l’unica cosa chiara di una descrizione più inarrivabile che incomprensibile.

I NUOVI EVANGELISTI

Quando uno riporta “ giornalmente” (segnando persino le ore) detti altrui presi come passaggi di un vangelo mai scritto da “più o meno quattro” nuovi evangelisti (Gramsci, Sciascia, Pasolini,il quarto è pescato di volta in volta) ovviamente fa suo il messaggio. E sin qui il mondo è pieno di citazioni altrui scarseggiando di proprie. Ma queste citazioni se poi si traducono in solo quattro “evangelisti” dubitiamo se si tratta della cultura del “pappagallo” o quella del cattolico-bigotto che imita il musulmano ripetendo 99 volte il nome di Dio.

Il continuo ripeterci dei difetti nostri presuppone che chi li elenca ne sia esente o immune e qui non ci stiamo perché la fatica dell’uomo non sta nel ripetere sempre gli stessi errori , ma di combatterli per non  ripeterli. E quindi questi santoni ipocriti sono sempre alla finestra per educarci e ricordarci cosa siamo come se migliaia di anni di storia fossero passati inutilmente. Ma Ciascuno si sceglie i maestri che vuole e questo glielo concediamo dove fermamente ci opponiamo è che questo continuo atteggiarsi a cattedra non avendo nulla da insegnarci ma usando un registratore per comunicarci continuamente il pensiero altrui ci ha un pò scocciato soprattutto quando non si inizia ad analizzare il proprio passato prima di usare il nostro

UN PAESE SENZA MEMORIA

Noi siamo un Paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblìo dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare come è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili. Imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.
- P.P. Pasolini -


sabato 23 luglio 2016

A VOLTE RITORNANO


La notizia che Rosario Giuè presenti il suo libro, già benedetto dal nuovo arcivescovo e da qualche giudice e intellettuale “de noantri” mi ha fatto piacere. Ero sbalordito che il gruppo organizzatore se la fosse “cunnuliata” sino ad oggi e la cosa mi stupì al punto che mi feci avanti per promuovere la cosa. Ma le condizioni che mi furono poste non erano alla mia portata . L’obiettivo era quello di “riportare” a Marineo una di quelle eccellenze che da sempre inseguo purchè marinesi.
Ora sta ai due “dominus” non trasformare la serata del tipo di quella che si svolse tempo fa quando l’autore , davanti il sagrato, iniziò a inveire contro la Chiesa e il Papa con il consenso dell’organizzatore (F.V. che poi ammise l’errore).
Mi aspettavo una locandina piena di “compari” come è uso da noi , ma spero che figure come la sociologa Alessandra Dino  o come lo storico della Chiesa Padre Francesco Maria Stabile ci fanno sperare in un contesto equilibrato.
Ormai conosciamo a sufficienza non solo il tema ma anche l’autore. Che noi non ne condividiamo i toni conta nulla al paragone che chi ha organizzato non è riuscito a riportare a Marineo Rosario Giuè dopo tanti anni costringendo i marinesi ad andare a Palermo tutte le volte che si affacciasse una sua novità editoriale.

Ci sembra superfluo ricordare il contesto dove si svolge questo incontro. Da un lato gli organizzatori sono avvezzi a dialogare di più con il terzo mondo mentre autore e relatori speriamo non si trovino a disagio in un ambiente non accademico.  

FASE QUATTRO

Da quasi perfetto marinese mi pongo delle domande una volta tanto non locali. Mentre per le domande locali sono quasi uno sciamano con potenzialità distruttive inimmaginabili per l’internazionale non riesco ad andare più in là di un gemellaggio , di un erasmus di secondamano …
Quando ti sfilano davanti immagini come quelle francesi, come quelle americane e per finire a quelle più vicine di Nizza   , da marinese so tutto io, subito inizio a lavorare sulle soluzioni partendo da qualche riflessione .
A Nizza un tir di quelle dimensioni può consegnare gelati senza incuriosire centinaia di poliziotti. Né più né meno come se  un tir passasse il nostro Corso dei Mille la domenica di San Ciro per consegnare gelati ! Certo dopo quello che era successo a Parigi sembra una barzelletta sui carabinieri…
Non tutti siamo uguali. Prendete Monaco di Baviera. Decenni di esperienza messi in pratica nel giro di dieci minuti. Ho rivisto il film quando i terroristi rovinarono la festa alle Olimpiadi tedesche ! Mi è sembrato un copione già scritto ! Accerchiamento in dieci minuti della zona larga (chiusi metro e tutti servizi pubblici, cordone dove non poteva passare nessuno) : certezza che l’uomo doveva per forza essere ancora dentro il cerchio ! Allontanare  e proibire qualsiasi forma di informazione per non aiutare il ricercato.
Fase due. Trovare l’uomo o gli uomini e isolarli stringendo il cerchio lasciando all’oscuro il mondo intero . Un muro impenetrabile su quello che succedeva dentro il cerchio. Allontanare i complici indiretti : giornalisti e mass media !
Fase tre. Assicurarsi che l’uomo muoia o in uno scontro a fuoco o in qualsiasi modo che ponga fine alla storia senza strascichi. I tedeschi in questo sono maestri !
Fase quattro. Non attuata, ma già predisposta. Eliminare complici amici familiari coinvolti direttamente o indirettamente nella cosa. Il tutto in forma legale giustificandola con scontri a fuoco reazioni e cose simili.
Fase cinque. Sicuri che la fase quattro da quel momento sarà l’unico deterrente efficace a qualsiasi terrorista che avendo ricevuto compensi economici da qualsiasi califfato (aiuti che solitamente vengono trasferiti ai parenti prima di ogni azione) si scopre che siano alla base del loro coraggio. Questa fase quattro implicherebbe complicazioni di ordine umano e morale non facilmente superabili… cosa che noi non ci poniamo nel rivedere il film di Parigi o di Nizza o di qualsiasi college americano. Il terrorista suicida fatti i conti l’unica azione intelligente è quella di morire lasciando, solitamente, la famiglia nel benessere grazie ai milioni ricevuti.
Ma tutto questo non è realizzabile se non in paesi come la Germania (già attuato) in Russia (sono già pronti) in Turkia (in attuazione) e cosi via…

A questo terrorismo c’è una sola via di uscita se non attuando la fase quattro.

giovedì 21 luglio 2016

CINEFORUM FORSE CI SIAMO ! GLI INVITI ...SELEZIONE VERGOGNOSA ! DISERTIAMO LE MANIFESTAZIONI RAZZISTE !

Finalmente ! Ci avevano tentato in molti . Ultimamente alla Suvarita il gruppo Trentacosti-Quartuccio-D’aversa aveva portato avanti il progetto. Poi ci proponemmo noi. Insomma l’altra sera sembra che sia iniziato il Cineforum ! Non abbiamo altri elementi per essere più chiari,ma alcune considerazioni di base possiamo farle. Ormai i cineforum sono superati perché con tutti i canali disponibili e con la on demand puoi vedere i film quando vuoi e quale vuoi. La validità del cineforum era data che veniva un “esperto” e “spiegava e illustrava il film”. Ora ci sono i treiler…
La scelta di Nuovo Cinema Paradiso la sessa sera che lo davano in tv fa parte di coincidenze imprevedibili.  Per il resto se si tratta di incentivare le aggregazioni ben ci sta.
Come al solito ci sono i modi “carogneschi” che non ci quagliano. Se ben vi ricordate abbiamo lottato contro i messaggi anonimi e qualche risultato lo abbiamo ottenuto. Abbiamo lottato contro l’uso infame  degli inviti e la mentalità mafiosa di chi usa questo strumento razzista da mentecatti rimane ancora in auge. L’invito va usato solo a livello di massime autorità e non di selezione al livello di come il tizio merita più di un altro. Chi lo pratica , escludendo uno per l’altro, non merita rispetto.
Come cittadini appena sentito che ci sono degli inviti o meglio quando qualcuno , maleducatamente , ti sbatte in faccia un invito l’unica reazione dovrebbe essere quella di ignorare l’evento: non andarci e invitare amici e conoscenti a non andare. Ci vadano gli invitati. Già chi usa fondi di enti pubblici e usa selezionare gli invitati non merita rispetto perché per noi è simile ai mafiosi che abusano della carica e del potere.

Disertiamo le manifestazioni che selezionano “gli invitati” ! 

martedì 19 luglio 2016

AGLI AMICI DI SANT'ANNA

Sant’Anna
   Ho letto con piacere l’invito alla novena in preparazione alla festa di santa Anna a Marineo. Mi dispiace di non poter partecipare.
   In questo tempo così difficile per la famiglia e per ogni persona che desidera la pace, ci è stato proposto l’anno della misericordia perché ne abbiamo veramente bisogno. Il papa Francesco ci fa capire la priorità, l’unica strada da percorrere se vogliamo essere felici. E dove si può imparare meglio questo atteggiamento di comprensione, di dialogo e di perdono se no in famiglia? Hanno capito molto bene gli organizzatori della novena che è una scuola: una scuola per tutti, i nonni compresi. Noi lo sperimentiamo man mano che crescono i nostri nipoti.
   E’ un grande mistero perché dobbiamo nascere così impreparati alla vita e imparare tutto durante gli anni di crescita. Persino la Madonna e Gesù sono stati educati dai loro genitori e dai loro nonni. Un altro mistero è perché è più facile imparare la matematica che i principi morali  La tentazione di lasciar perdere, di far fare al bambino quello che vuole, minaccia tutti. Quanto è difficile andare contro corrente e non adeguarsi alle mode e all’opinione dominante. “Nonno, se avrò queste belle cose avrò più amici, sarò più rispettato dai bulli…” Il consumismo si respira nell’aria e ci viene propinato con ogni pubblicità.
   I fatti di questi giorni ci portano ancora ad un’altra riflessione. Perché far nascere i bambini in questo mondo violento e spietato nei confronti delle famiglie che vanno a passeggio a vedersi i fuochi d’artificio durante una festa? Ho avuto lo stesso dubbio quando nascevano i nostri figli durante gli anni di piombo, quando andando a partorire ho assistito ad una azione delle Brigate rosse che gambizzavano un primario del reparto di  maternità più grande di Milano.  Sono grata alla vita che è più forte di tutti questi dubbi e di tutti questi fatti e ci dà forza di andare avanti, di non avere paura del futuro e di creare la famiglia con i figli. E’ faticoso, oggi forse più di prima, ma non esiste un’altra strada verso la felicità.
   Dobbiamo ripetercelo ogni tanto e pregare tanto. Non perdiamo di vista gli esempi di chi ci ha preceduto e nelle situazioni magari anche peggiori delle nostre e ce l’hanno fatta. Penso a Sant’Anna ma anche ai miei nonni e ai miei genitori che hanno vissuto durante la guerra e poi durante il regime comunista eppure hanno difeso e trasmesso a noi figli i valori cristiani. Oggi come madre e come nonna capisco quanto è difficile e ringrazio tutti quelli che sono di aiuto. Chi fa sì che non ci sentiamo soli con i nostri problemi e li superiamo insieme ad altri. Come la Congregazione di sant’Anna di Marineo.


Marina Romea, 19/07/2016                         Růžena Růžičková

lunedì 18 luglio 2016

QUELLI DI SANT'ANNA...

Certo che se uno vuole può sbizzarrirsi... basta confrontare "gli avvisi sacri" di alcune confraternite per rendersi conto delle differenze sostanziali e di contenuti fra una e l'altra. Non voglio più parlare di quella del Corpus Domini perchè chi dovrebbe sentire fa finta di non sentire e mentre noi aspettiamo che si aggiunga nel loro programma un concorso di bellezza e poi credo che la loro locandina sia completa.
Mi ha colpito in questa locandina della Santa Anna la frase "i nonni di Gesù" !
Bellissima precisazione perchè in un contesto dove i valori scemano ogni giorno mi sono ricordato di mio nipote che viene a dirmi quale genitore io sia. Cioè la sua maestra gli ha detto che papà e mamma sono il genitore numerro uno e numero due e "quindi nonno tu che numero di genitore sei ?" Siamo alle solite. E' la storia dei crocifissi nelle aule, Per non colpire la "sensibilità"  di quattro vanitosi si colpisce la sensibilità dei tanti. 
I nonni di Gesù !
Già facciamo fatica a spiegarci i doppi matrimoni , le nuove coppie, i cambiamenti di sesso e via discorrendo ! 
Figuriamoci andare a spiegare chi erano i nonni di Gesù !
Ci vuole del coraggio ! Sarà bene che stiano attenti gli amici di Santa Anna !
Che questo nuovo corso metta in discussione non solo la paternità ma addirittura i nonni ! 

domenica 17 luglio 2016

VE LI RICORDATE GLI INSULTI ANONIMI ? ORA NON SONO PIù ANONIMI ! SENZA PAROLE !

“Vorrei capire la motivazione e anche "cui prodest"la pubblicazione di questo post”
Anche noi….
Deve essere un godimento straordinario unire la potenza con il pensiero, far eseguire da un popolo ciò che si è concepito in solitudine; e a volte modificare da soli e per un lungo periodo il carattere di una nazione.
Il dittatore è l'unico titolare della pienezza dell'azione. Egli assorbe nel proprio tutti i valori, riduce tutte le visioni alle sue. Rende gli altri individui strumenti del suo pensiero, che vuole sia ritenuto il più giusto e il più perspicace, dal momento che si è dimostrato il più audace e il più fortunato nell'ora del turbamento e dello smarrimento pubblico. Egli ha travolto il regime impotente o corrotto, ha cacciato gli uomini indegni o incapaci e con loro le leggi o i costumi che producevano l'incoerenza. Fra le cose dissolte, la libertà. Molti si rassegnano facilmente a questa perdita. Bisogna ammettere che la libertà, tra le prove che si possono proporre ad un popolo, è la più difficile. Saper esser liberi non è dato in egual modo a tutti gli uomini e a tutte le nazioni. Nel nostro tempo la libertà non è e non può essere, per la maggior parte degli individui, altro che apparenza. La dittatura non fa che portare a compimento il sistema di pressioni e di legami di cui i moderni, nei Paesi politicamente più liberi, sono le vittime più o meno consapevoli".
Tratto da "Au sujet de la dictature", scritto da Paul Valéry nel 1938

Francesco Virga Lucido, come sempre, il pensiero di P. Valéry concepito in un momento tragico della storia europea. Non credo però che abbia molto senso riferirlo al nostro primo ministro che mi appare, ogni giorno di più, privo sia di pensiero che di potere reale.

Nino Pepe Vorrei capire la motivazione e anche "cui prodest".la pubblicazione di questo post

Ezio Spataro da troppo tempo dura la dittatura in Italia, governi mai eletti dal popolo. Chi l'ha mai votato a Renzi? È un affabulatore, un fabbricatore di aria fritta. Un parlantino che non incanta più nessuno. I parlamentari dei 5 stelle lo stanno annientando seduta dopo seduta. E il popolo è informato sulla inconsistenza politica di questo sbruffone

Nino Pepe Ragazzi mi dispiace, ma state mostrando di non sapete cos'è una vera dittatura. Vogliamo giocare con le parole? Facciamo pure

Antonino Di Sclafani Certo Nino Pepe che difende Renzi è veramente originale....

Rosa Maria Lupo Mah.......................... (molto molto sottovoce tra i commenti di persone di cultura che conosco e apprezzo) Da Berlusconi in poi (prima non mi interessavo di queste cose) tutti i presidenti del consiglio che si sono succeduti sono stati linciati e massacrati durante il loro mandato in un modo tale che mi sono sempre chiesta: " Ma il presidente del consiglio, chiunque sia, ha forse la vocazione di diventare antipopolare una volta al potere? O forse sono i poteri molto più alti e ben nascosti che serpeggiano ovunque a dettare le condizioni e fanno il buono e il cattivo tempo? Questi linciaggi mediatici rompono le scatole! La gente si gonfia il cervello di mezze verità e falsità che insieme alla crisi economica moldiale, al terrorismo e agli immigrati, poi ci si ritrova impelagati in una rabbia che fa vivere male. In prima linea il M5S. Ormai tanti vedono in loro i salvatori della situazione, ci credo poco. Comunque sia, l'Italia come tanti altri paesi, si ritrova così per le cattive politiche passate. Il danno è enorme, però pensare ad una politica totalmente assistenzialista a questo punto potremo solo vivacchiare e tirare avanti. Perchè non investire sulle nostre risorse? L'Italia è un paese meraviglioso e dà speranza chi rimane e scommette il proprio futuro sul nostro bel paese. Ecco, è di speranza che abbiamo bisogno.

Francesco Virga Anche se sorprendero' tanti, devo confessare che mi piace tanto il commento di Rosa Maria.

Ezio Spataro Rosamaria quelli del M5S non sono solo 4 frustrati dalla crisi o 4 arrabbiati. Sono persone lucidissime che rispettano le istituzioni ma che non calano la testa a chi queste istituzioni le rappresenta (a volte in maniera illegittima e senza voto popolare). Sono persone che si stanno impegnando. A sentirti parlare mi sembri mia nonna quando diceva " sti quattru comunisti sfardati". Non si tratta di rabbia o raggia ma di lucida ragione supportata anche dalla speranza.

Nino Pepe Nino, vuoi dirmi che dittatura è quella in cui ognuno fa e dice quello che vuole, dove si può criticare e insultare il "dittatore" pubblicamente, sui giornali e nelle televisioni senza problemi, dove si eludono e non si rispettano le leggi con la quasi sicurezza di farla franca, dove il governo è continuamente sbeffeggiato, dove uno come Crozza ha addirittura una trasmissione tutta sua dove gli sfottò antigovernativi sono continui e dove ogni anno si va a votare? Lungi da me l'idea di difendere Renzi ma il semiologo Eco aveva un'idea diversa della dittatura...e anche io. Tutt'al più potremmo parlare di democrazia malata.

Francesco Virga Non capisco perché non vengono pubblicati i miei ultimi commenti critici nei confronti dei grillini

Francesco Virga hanno già il potere di controllo sulla rete! prima ancora di prendere il potere. ..

Rosa Maria Lupo Ecco, vedi Ezio, io ho espresso una mia opinione serena sul M5S e tu già ci leggi altre cose............. non è mia abitudine insultare per farmi ragione, non sono da Crozza!

Ezio Spataro vai a rileggere il commento che avevi fatto è ti accorgerai che non è un opinione serena. Tu parli di speranza come se la speranza sta da una parte sola e negli altri che criticano Renzi vedi solo rabbia. Uscite dalla bambagia marinese e guardate cosa c'è fuori. Vedrete che c'è rabbia ma c'è anche tanta speranza.

Francesco Virga Senza illusioni l'uomo non vive. Ma non passerà molto tempo ed anche Ezio si accorgerà che la sua fiducia nelle 5 * era mal posta...

Francesco Virga è mal posta!

Ezio Spataro tenetevi Renzi o chi per lui. Io in buona fede ripongo le mie speranze in questo movimento sperando di non essere ingannato. Mi affido a uomini.... quindi c'è il rischio di essere disillusi. Il rischio c'è in ogni cosa. Che vi devo dire. Anche io vivo di speranza. Ma io ho bisogno di credere in qualcuno è in qualcosa altrimenti sarei disperato.

Nino Pepe Evidentemente la lingua batte dove il dente duole e ogni occasione è buona per parlare del punto dolente. Si stava parlando soltando di dittatura.

Ezio Spataro Nino pepe mi hai stancato e da molto tempo. Fuori Marineo le tue parole sono pula agitata dal vento

Rosa Maria Lupo No comment....... vi auguro una buona serata.

Nino Pepe Ma se non ho mai parlato con te

Nino Pepe Spiegami come ho fatto a stancarti

Ezio Spataro perché sei un provocatore. Ti diverti a mettere in difficoltà l'interlocutore con la saccenza di chi già sa tutto. Dai un significato assoluto alle parole. La dittatura non è solo quella del ventennio fascista. Dittatura si manifesta tutte le volte che vengono varate leggi impopolari come quella sul lavoro voluta da un governo quelli Renzi che non è stato nemmeno eletto. Grazie all'abolizione dell'art 18 col nuovo contratto il mio datore di lavoro può mettermi fuori dalla porta in qualsiasi momento senza nessuna garanzia o tutela? Questa legge i lavoratori non l'hanno mai votata ne voluta ed è stata portata avanti da un governo di centro sinistra (non eletto). La dittatura di oggi è questa: governi che si dicono democratici ma che poi portano avanti interessi finanziari di banche di lobbi di compagnie petrolifere di multinazionali ecc...fregandosene dei lavoratori e di fare gli sgravi fiscali sulle imprese permettendo loro di assumere. Questa per me è dittatura. Poi me ne frego se c'è la satira o Crozza che sfottono Renzi. È una dittatura che non si vede ma c'è concretamente. E tu stai ancora lì a difendere il significato originale del termine dittatura.

Riccardo Farci Ancora non siamo in dittatura ma ………
I Costituenti del 1948 hanno conosciuto bene la dittatura, hanno vissuto sulla loro pelle i danni dell'involuzione del un regime politico di tipo liberale in un regime di tipo totalitario. Per scongiurare il sorgere di nuove dittature e di nuovi dittatorelli hanno approvarono, come legge fondamentale dello Stato, la vigente Costituzione.
Per scongiurare ogni forma di dittatura bisogna difendere la Costituzione del 1948 e mandare a casa chi , con la scusa delle riforme ad ogni costo, vuole stravolgerla; è altresì importante mandare a casa anche i traditori della carta costituzionali, coloro i quali solo per mantenere la loro poltrona, negli ultimi anni hanno fatto passare leggi vergogna....... ed oggi, sempre per il loro meschino scopo di mantenere la loro bella poltrona, sono disposti a votare per lo stravolgimento della Carta costituzionale.

Nino Pepe Mi dispiace, sei un parolaio e stai dicendo un cumulo di sciocchezze facendo diventare tutto quanto "dittatura" mentre non è così. Puoi parlare di sistema corrotto, di democrazia malata, di mafia, di corruzione e di quello che cavolo vuoi, ma hai la possibilità comunque di entrare in una cabina elettorale, cosa che non potresti mai fare in un regime dittatoriale. Io direi che più che dittatura si tratta di prevaricazione, soperchieria, disonestà, sopruso, tracotanza , ecc.

Nino Pepe Se ti ho stufato per avere espresso liberamente un mio parere è un problema tuo non mio e fa parte del tuo concetto di democrazia

Ezio Spataro Nino Pepe va curcati au scuru!

Ezio Spataro a Marineo sarai pure il Barone ma fora Marine' un si nuddu

Nino Pepe Io ancora mi chiedo il perchè di tutto questo livore contro uno che non condivide il pensiero di un altro che è passato pure agli insulti. Ezio, quando mai abbiamo avuto nella nostra vita confidenze del genere? Datti una calmata. Io non posso seguirti sulla via degli insulti.

Ezio Spataro confidenza con quelli come te e con tanti altri di Marineo non ne voglio avere. Marineo e' un paese che voglio solo dimenticare.

Riccardo Farci Ezio , Marineo è pure il tuo paese .... ricordati "ca la to casa è a Brannu" :)

Ezio Spataro per Riccardo Farci : guarda se non fosse che ho ancora degli zii ai quali sono affettivamente legato a Marineo non ci metterei più piede.
Per 
Antonino Di Sclafani : sono sicuro che alle prossime elezioni voterai di nuovo per il partito di Renzi.
Per i marinesi in generale: faccio volentieri a meno delle vostre tavolate, infiorate, processioni, tradizioni, feste e festini vari.

Francesco Virga Caro Ezio, anche se mi sento sempre meno marinese, ho letto con dolore queste tue ultime esasperate esternazioni. Spero di vederti questa estate per parlarne vis a vis. ..

Nino Pepe Esternazioni per me, che non lo conosco bene, inspiegabili.

Riccardo Farci So che vado fuori tema ... ma generalizzare è sbagliato i Marinesi non sono tutti uguali .: Ci sono i RENZIANI dell'ultima ora , i NEO e VECCHI FASCISTI, finti comunisti i PDIDIOTI gli eterni democristiani ecc. , insomma Marineo , come del resto il mondo , è un paese complesso ..... .....


A volte ritornano. Metti insieme un bombarolo , un cattedrato che si erge a censore che si lamenta di essere censurato quando lui la esercita sistematicamente nel suo blog, un musicista moderato che ha avuto la infelice idea di abboccare alle intenzioni di chi ha proposto il visionario Paul Valéry subendo insulti, un ex poeta in difficoltà che si è perso “in utero” ,perdendo la verve poetica , ma non il rancore, il desiderio mai sopito di scriversi addosso alla maniera di “provocopuscolo”. Uno spaccato dove qualcuno dovrebbe non alimentare rigurgiti di protagonismo becero !