Di solito ci vuole una voce
autorevole per porre un grosso problema collettivo. E siccome chi pone un
problema non presuppone che le “autorità” locali posseggano una buona dose di
ignoranza e cafoneria e cosi ci si avventura in uscite a dir poco “vergognose”.
Sfogliando il corriere nei giorni di Natale (27 dicembre scorso) mi imbattei in
un articolo-intervista di Paolo Conti. Intervista al Ministro della Cultura
Franceschini (vedi foto). Due grossi motivi mi spinsero ad approfondire la cosa
(va da se il tema che è fra i nostri preferiti). Per primo attirò la nostra
attenzione il “mitico” vaso di Eufronio ricordandomi le battaglie non solo
attorno al corpo di Sarpedonte ma anche quelle sostenute per riportarlo in
Italia. Esiste la mia corrispondenza con l’Ambasciatore Sergio Romano (oggi
editorialista dello stesso Corriere) che prova il grande interesse e amore per
questa opera che troneggiava al Metropolitan di N.Y. con milioni di visitatori
oggi a Roma dove non raggiunge nemmeno il 5 per cento di visitatori. La seconda
cosa è il tema dell’intervista.”Riportiamo a casa le opere dimenticate dai
grandi musei”. Iniziai una campagna di sensibilizzazione affinchè le “nostre”
opere (cito per tutti gli affreschi del Tommaso Di Vigilia) potessero tornare a
Marineo anche perché nel contempo Marineo possedeva un suo Museo. Intitolai la
campagna “Nestos” , parola facente parte della mitologia greca che designava i
ritorni degli eroi greci da Troia. Mi illusi che le “eccellenze” marinesi
sposassero l’idea e me li trovassi accanto in questa iniziativa. Il risultato
fu che la massima autorità politica all’unisono (con la famiglia) mi definirono
“vastasu” (evidentemente loro vivono il significato di questa parola) le altre
autorità culturali si defilarono chi perché valutò la cosa dal punto di vista
economico (cioe intesero “nestos-ritorno” come ritorno economico personale)
altri per servilismo altri ancora per quell’indefinibile silenzio che prende
certe figure marinesi quando c’è da lottare o difendere una posizione.
Oggi , a distanza, queste
persone dovrebbero sentire il peso della loro responsabilità non solo perché il
Ministro sente “il valore” di queste opere sepolte nei musei , valore che si
moltiplicherebbe all’infinito nel rilancio dei vari territori di origine. Se aggiungiamo
il grande problema che, per quanto ci riguarda, stiamo vivendo a Marineo con la
“destinazione d’uso” dell’immobile definito impropriamente oggi Castello
Beccadelli. La leggerezza delle precedenti amministrazione , frutto di una
enorme abissale cafoneria e incapacità che ha condotto oggi la Sovraintendenza
a “rinunziare” all’amministrazione dell’immobile soggetto a spese enormi fra
personale, spese di elettricità e riscaldamento (si parla di oltre 50.000 euro l’anno (personale escluso) oltre al cattivo
uso del personale. Questo dimostra che qualche amministratore andrebbe
ghigliottinato dentro lo stesso castello. E non possiamo ignorare che sono in
avanzato stato di restauro gli altri spazi, anche loro vittime di incapacità
gestionale. Nessuno ha idee e propone qualcosa. Questa amministrazione che ha
alle sue dipendenze il miglior assessore alla cultura che potesse immaginare
dovrebbe proporsi concretamente , ma ormai il castello è come il cimitero nessuno
è in condizioni di fare né proposte né controproposte. Noi ci aspettiamo che
questo assessore, accompagnato da un altro assessore (della maggioranza) si
rechino in sovraintendenza per “farsi dire” e dare gli orientamenti. Ovviamente
nel contempo preparare una commissione (di probiviri)che preveda almeno un membro
dell’opposizione e il dottor Scarpulla al quale andrebbe affidata la gestione
completa dell’immobile in qualche forma (mi pare presto pensionato) in quanto
il più adatto ed esperto della materia . Commissione che dovrà relazionare e
proporre a cittadini imprenditori e forze culturali le possibilità che offre
questo immobile.
E per questo che il nostro
giornale proporrà nell’ambito dell’HYde Park Al castello un incontro aperto a
tutti per approfondire l’argomento. Ma su questo vi aggiorneremo quanto prima.
Intanto che l’assessore
Spataro risponda alla Sovraintendeza…
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