mercoledì 7 ottobre 2020

PULIANO IL MONDO


COMUNICATO STAMPA


Sicilia: rimossi circa 1.000 PFU
da Legambiente ed EcoTyre nell’ambito di Puliamo il Mondo 2020

In occasione di Puliamo il Mondo, l’associazione ambientalista e il consorzio rinnovano la partnership:
sono stati circa 1.000 i PFU raccolti a Misilmeri, Borgetto e Marineo
dai volontari in collaborazione con le Amministrazioni Comunali;
i PFU, riciclabili al 100%, saranno avviati al corretto recupero da EcoTyre.

Palermo, 6 ottobre 2020 – I Comuni di Misilmeri, Borgetto e Marineo, in provincia di Palermo, rispettivamente con più di 600 PFU, 200 PFU e 150 PFU, sono stati protagonisti nei giorni scorsi di interventi straordinari con il coinvolgimento di volontari e società civile nel pieno rispetto delle regole anti Covid19, per liberare i territori siciliani dai PFU lasciati in natura: la sigla sta per Pneumatici Fuori Uso, rifiuti speciali il cui abbandono nell’ambiente costituisce una questione annosa e di complessa risoluzione, sia in termini economici che operativi e logistici.

Il tutto svolto nell’ambito di Puliamo il Mondo, l’edizione italiana del più grande appuntamento di volontariato ambientale del globo (Clean up the World) organizzato da Legambiente in collaborazione con EcoTyre, il Consorzio specializzato nell’avvio al corretto recupero dei PFU.

I PFU raccolti, senza alcun costo per l’Amministrazione Comunale, sono stati caricati su un mezzo di EcoTyre per essere condotti all’impianto di trattamento e avviati al corretto recupero.
I PFU rappresentano una vera e propria risorsa perché possono essere recuperati al 100%: grazie al progetto di EcoTyre “Da Gomma a Gomma” è ora possibile riutilizzare il granulo da PFU per la produzione di nuovi pneumatici e altri materiali in gomma. Il prossimo obiettivo del Consorzio è aumentare le percentuali di utilizzo del granulo all’interno di pneumatici. La corretta gestione dei PFU è dunque parte fondamentale dell’economia circolare del nostro Paese.

La collaborazione con Puliamo il Mondo ricade all’interno di PFU Zero, il progetto patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha l’obiettivo di creare e avere a disposizione una mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.

Confermiamo anche per il 2020 – commenta Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – la partnership con Legambiente e il nostro sostegno a Puliamo il Mondo. In questi nove anni di collaborazione, abbiamo raccolto oltre 190 mila kg di PFU in più di 85 interventi, alcuni posizionati in luoghi difficili da raggiungere, pensiamo alla dorsale carsica profonda più di 100 metri o a sentieri in cui sono stati utilizzati gli asini perché il passaggio di qualsiasi mezzo di trasporto era impossibile. Crediamo molto in queste iniziative perché rispettiamo il nostro Pianeta e perché ci permettono di incontrare tante persone, volontari, cittadini, bambini, con cui dialogare e spiegare loro vis-à-vis quanto possiamo fare per l’ambiente rispettando la filiera di recupero dei PFU. Non smetteremo mai di ribadirlo: i PFU possono essere gestiti in modo sostenibile attraverso il lavoro di consorzi come il nostro che garantiscono il ritiro gratuito a gommisti e officine che si occupano del cambio gomme; quindi non esiste nessun motivo di abbandonarli nell’ambiente”.

“È il terzo anno che il Comune di Misilmeri partecipa a Puliamo il Mondo; – si sottolinea dall’Ufficio Tecnico Area 5 Lavori pubblici e manutenzioni del Comune di Misilmeri– l’iniziativa è stata fortemente voluta per tre ragioni: ambientale in quanto le aree pubbliche e i marciapiedi sono stati ripuliti raccogliendo gli pneumatici presenti sul territorio; sociale perché l’iniziativa ha mobilitato e tenuto uniti tutti i cittadini locali, in particolar modo i più giovani; infine economica dato che la raccolta dei PFU è stata a costo zero, quindi con un risparmio per l’Amministrazione pubblica. A Puliamo il Mondo ha preso parte oltreché il personale amministrativo ed operativo del suddetto Ufficio Tecnico e del Co.In.R.E.S.-A.T.O. PA4 anche Amministratori Locali, cittadini volontari e 55 alunni e 5 docenti della Scuola Secondaria di I° grado Cosmo Guastella. È inoltre importante evidenziare – si sottolinea dal Comune – che il quantitativo dei PFU raccolti ha contribuito ad incrementare ulteriormente la percentuale di Raccolta Differenziata raggiunta dal Comune di Misilmeri che in atto supera mensilmente l'80% e la sensibilizzazione dei cittadini nei riguardi dei problemi legati all'ambiente. Un’iniziativa, questa, che ha fatto bene a tutto il Paese e non mancheremo di parteciparvi nuovamente. Un ringraziamento speciale va fatta al Dott. Gaspare Fabrizio Cangialosi dipendente dell'A.T.O. PA4 in servizio presso l'Ufficio Tecnico del Comune di Misilmeri che ha voluto fortemente riproporre tale evento anche quest'anno e che riproporrà anche negli anni a venire”.

"Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto – dichiara l’Ufficio Tecnico Area 3 del Comune di Borgetto sia per il numero di PFU raccolti, sia per la partecipazione della cittadinanza che è intervenuta per la salvaguardia e la tutela del nostro territorio. Ringraziamo il Consorzio EcoTyre per il lavoro che svolge e Legambiente per questa storica iniziativa, Puliamo il Mondo. Questa manifestazione è stata fortemente volutadal Sindaco Dr. Luigi Garofalo, dal promotore l’Assessore Geom. Giuseppe Alaimo, dal capo area Geom. Francesco Vicari e dall’ufficio Igiene Ambientale”.


Contatti:
Ufficio Stampa EcoTyre c/o Extra Comunicazione - ufficiostampa@extracomunicazione.it -
Serena Ferretti cell. 346.4182567 – Sciuscià Di Domenico 346.4182411

venerdì 18 settembre 2020

DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE A ...FICUZZA !

 

18 settembre 2020

Avvia il video mentre leggi !

https://www.youtube.com/watch?v=YCceRCgmiqc&feature=share&fbclid=IwAR1ezA2jRG0YzaN_B8MeAc_eR867AnpssIumI-uLTi-mPmcC_d8Vy1qox5k 

Nell'era del nulla che avanza




Nel letame dei black days
crescono i fiori del male
che Scorsone ha restituito
al dolore dei Sapienz

Nei davanzali vasi di Pandemia
che una volta chiamavamo di Pandora,
il polline vorticoso nel vento
penetra fin lassù nella reggia borbonica

Quali sapienz devoti a Baudelaire
ci aspettiamo paradisi artificiali,
vorremmo restare attoniti
colti dalla sindrome di Ficuzza

Nell'oscura galleria pandemica
si scorge la luce della Busambra
si ascolta il vento di Neanderthal
che si cela ai sapienz e ai Cro-Magnon

Duri tratti e dure pennelate
definiscono un codice artistico
da stile pre-Ficuzzaro :
è il ritorno alla pietra calcarea

Li sulla roccia si estrae la spada
che ci fa di nuovo guerrieri
pronti a combattere il nulla che avanza
una storia infinita che ha sete di eroi

Ritornano Scorsone e i suoi prodi
all'assalto del treno silenzioso,
con esso il nemico invisibile
sta tentando un'imboscata.

Il nulla ci coglie di soppiatto
e non può la Busambra
scagliare le sue rocce 
per fermare il nemico


(Ezio Spataro)

giovedì 17 settembre 2020

SCORSONE TORNA ALLA CARICA !


 

Centro d’Arte e di Informazioni  Studio 71

Via Ten. Luigi Rizzo n. 16 e spazio espositivo Via Fuxa 9 - 90143 Palermo

www.studio71.itinfo@studio71.it 

091 361566 – 333 2737182

COMUNICATO STAMPA



Sabato 26 Settembre 2020 alle ore 11,00 presso il Palazzo Borbonico (Casina di Caccia) di Ficuzza PA, verrà presentata la mostra “The black days”. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Istituzione Francesco Carbone è costituita da 44 opere di autori operanti in tutto il territorio nazionale dal Nord al Sud che hanno voluto rappresentare le angosce e le preoccupazioni di un evento ancora in corso anche se in toni minori ma indimenticabile sotto ogni punto di vista.
Gli autori: Antonella Affronti, Eugenia Affronti, Luciana Anelli, Enzo Angiuoni, Maria Luce Balsamo, Liana Barbato, Adriana Bellanca, Om Bosser, Alessandro Bronzini, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Giorgio Chiesi, Elio Corrao, Lamberto Correggiari, Carlo Cottone, Clara Di Curzio, Rosa Lia Ferreri, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Luigi Gatto, Ninni Iannazzo, Antonio Iannece, Rodolfo La Torre, Nadia Lolletti, Maria Pia Lo Verso, Gabriella Lupinacci, Rosalia Marchiafava Arnone, Luciana Mascia, Enrico Meo, Franco Nocera, Concetta Palmitesta, Yuri Emiliano Paolini, Rita Piangerelli, Massimo Piazza, Mariella Ramondo, Marisa Sapienza, Filippo Scimeca, Turi Sottile, Rosa Spina, Tina Stati, Enzo Tardia, Gianni Maria Tessari, Diego Valentinuzzi, Tiziana Viola-Massa. 
Vale la pena sottolineare un frammento dell’intervento presente in catalogo di Piero Longo: “Siamo in questa lunga e oscura galleria pandemica e dentro il silenzio  improvviso del treno che continua la sua corsa mentre fuori l’aria è tersa e i monumenti parlano diffidando della precaria armonia che i Sapiens sanno creare e disfare cercando il bello che l’universo nasconde nel silenzio del suo presunto vuoto”
Il volume comprende testi e dipinti dei 44 gli artisti e degli 11 critici d’arte e scrittori. Tutti gli artisti che ne hanno fatto richiesta sono stati inclusi perché non si è voluto dare un taglio di carattere esclusivo, ma inclusivo per dare spazio a quanti avessero voglia di manifestare il proprio disagio e la propria angoscia per una prigionia non desiderata. 
Testi in catalogo: Gonzalo Alvarez Garcia, Paola Caruso, Aldo Gerbino, Vanni Giuffrè, Sandra Guddo, Piero Longo, Tommaso Romano, Salvatore Rondello, Vinny Scorsone e Ciro Spataro.  
la mostra delle 44 come si è detto verrà esposta nelle sale del prestigioso Palazzo Borbonico di Ficuzza e rimarrà esposta fino al 28 Novembre 2020 ed è visitabile dalle ore 9-13 da lunedì a sabato; domenica 9-12, 14-18
 

ufficio stampa e p.s.

Mariella Calvaruso

francesco Scorsone

info@studio71.it

francescoscorsone@alice.it

f.carboneistituzione@libero.it

domenica 13 settembre 2020

ci stanno mettendo dentro un museo i vari poeti di stato Di Sclafani e  Scarpulla (l'elenco è lunghissimo) certi che mai saremo come voi, meglio tornare a essere un paese di folli che cedere alla "cultura di stato"... Ormai il nostro ex bel paese non sa più leggere ne scrivere, non riempie più piazze nè saloni perchè nessuno ha niente di nuovo da dire ...  Siamo ai funerali dei blog, di facebook e simili purchè si salvi la mediocrità...  

12 settembre 2020

La depressione caspica si allarga a Marineo

 

E' da luglio che Scorsone è passato all'attacco
mentre noi ci trinceriamo in difesa
convinti che finiranno i black days
o che risorgerà un Giovanni Di Salvo
nel bel mezzo di un circolo
dove si pratica l'arte dello sfottò.


Le falle tettoniche sono in fermento
sembra che la depressione caspica
sia arrivata nel nostro paese
un tempo noto per il celebre passìo,
non cusciulìano più su quelle strade
le graziose giumente
che un tempo incarnavano il senso
più genuino del "cherchez la femme"


Ci stanno mettendo dentro un museo,
esso racconterà nelle sue pareti 
il fummo come voi ma non sarete come noi
"u paisi dii foddi" come ci chiamavano
a Ciminna o a Bolognetta,
noi, il paese di Ignazio Buttita
dove si arrivava con un treno che non c'era,
il treno pieno di sole
che trasportò le celeberrime borse d'acqua
nell'estate dei mondiali 82


In mezzo al ricordo del bordello
in questa piazza ora deserta e silenziosa
sento arrivare l'eco lontano
di un accorato comizio di Ciro Spataro
ex-sindaco ed ex-tutto che oggi conservo
come iconcina del premio di poesia
accanto all'iconcina di San Ciro


E menomale che Pulizzotto c'è
a rifondare il partito di "Forza Marineo"
eccolo che ci appizza con le fullane e i crivi
sulle pareti di un ex-pagghialora
del castello aragonese,
sulle sue mura del versante Addinaro
mi arrampicavo da bambino
provocandomi le prime escoriazioni
su braccia e ginocchia.


Ci stanno mettendo dentro il museo
ci guarderanno le future generazioni,
tra un post e l'altro dei social
ci posteranno come ricordo 
di una cera squagliata sulle strade
dopo una processione di San Ciro,
loro che non conobbero 
l'essenza del "facemu fudda"
li vedo già sulla Strada Mastra 
che rispettano distanziamenti sociali
li vedo portare mascherine 
acquistate nella nuova putìa 
che si è aperto il pronipote di Ciro Benanti.


(Ezio Spataro)


da www.cavadeipoeti.blogspot.com

 


PUO UN ARTISTA SALVARE IL pianeta ?

La sede espositiva di arte contemporanea del Loggiato di San Bartolomeo a Palermo, attualmente ospita BIAS 2020, International Biennial Sacred Contemporary Art of Humanity Religions, firmato da Fondazione Donà Dalle rose e Wish-World International Sicilian heritage. Un’esposizione transnazionale di arte contemporanea sacra che vuole contribuire a trasformare l’arte contemporanea in uno strumento di indagine, denuncia, conoscenza, per annientare l’azione cancerogena del pregiudizio, nato più per finalità politico-economiche che per altre motivazioni, spiega il presidente Chiara Modica Donà dalle Rose, BIAS 2020.

In loco, incontriamo GABRIELLA LUPINACCI, una delle artiste selezionate per questa edizione di successo con tappe in tutto il mondo che prima di spiegarci le sue opere, ci accoglie in qualità di architetto - che per molti anni ha lavorato per la Soprintendenza di Palermo e per il Turismo in Sicilia – accompagnandoci e raccontandoci l’architettura dei luoghi espositivi, la storia del Loggiato che abbraccia vari secoli e la bellezza della facciata sul mare del Foro Italico. Una costruzione risalente al 1608 e che nel 1700 accoglieva un grande ospedale. L’edificio, conserva del barocco di quei tempi, soltanto un doppio ordine di arcate in pietra intagliata. Il primo, composto da sette archi a tutto sesto, scanditi da lesene decorative e il secondo ordine da altrettanti archi dal profilo sinuoso. A coronamento, un’elegante balaustra traforata d’attico. Il complesso architettonico, recuperato e ricostruito nelle parti mancanti, crollate durante la seconda guerra mondiale, ha subìto tanti restauri e ancora oggi necessita di interventi che anche i cittadini ed i privati possono sostenere con le loro donazioni. Il loggiato è sede della fondazione Sant’Elia ed ospita mostre ed eventi solo di grande spessore culturale.

La mostra BIAS Comprende oltre 200 opere, realizzate da 100 artisti selezionati in tutto il mondo attraverso un bando internazionale ed un tema aperto a tutte le religioni e le teorie scientifiche e filosofiche. “The time of the game, the game of the time” è il tema cardine di quest’anno, trattato con molteplici linguaggi artistici contemporanei: installazioni, sculture, dipinti, fotografie, performance.

Nel padiglione scientifico, Gabriella Lupinacci ci racconta “Asphyxia” (è solo una delle sue tre opere in esposizione). Si tratta di una tela realizzata con tecnica mista: colori, magma, terre, pigmenti e materiali plastici. L’opera cattura subito l’attenzione di grandi e piccoli visitatori. Parla di inquinamento, di un gioco attuale e pericoloso.

Qual è il messaggio di questa sua creazione artistica? Abbiamo chiesto all’artista. La terra è in pericolo, rischia di essere soffocata dalla plastica, viviamo in emergenza in un pianeta malato, in uno stato di surriscaldamento e di invasione di materiali tossici. Miliardi di tonnellate di rifiuti pericolosi hanno invaso la terra, inquinandola, uccidendo, entrando prepotentemente nella nostra catena alimentare. Asphyxia, sottolinea l’artista, è denuncia di un’emergenza mondiale per iniziare a classificare la plastica come rifiuto invasivo e dannoso per l’umanità, non biodegradabile.

Che cosa intende per emergenza mondiale, cosa si può fare nel concreto per contenerla o evitarla? Emergenza significa eliminare in fretta senza retorica e tentennamenti, i pesticidi dai campi agroalimentari, le scie chimiche provocate dagli apparecchi che sorvolano nei cieli, investire nella ricerca e dare spazio a materiali più moderni adatti alla contemporaneità, riciclabili, biodegradabili e comunque non pericolosi per l’ambiente. Promuovere la sostenibilità ambientale, dare spazio agli studi ecologici, cambiare la gestione dei rifiuti, incentivare l’innovazione su clima e futuro, turismo e inquinamento, plastic free, salvare il pianeta, convertirsi al bene comune.

In questi giorni anche il Papa, ha parlato di conversione all’ecologia, come si concilia la religione con l’ambiente?  Il Papa, da buon padre ci ha spiegato che le due cose vanno a braccetto perché l’uomo vive in relazione con la natura, non è il padrone del creato, ma l’amministratore passeggero. Il suo compito è tutelare la casa comune, rispettare l’ambiente, vivere in armonia nella giustizia, nella pace e nella fraternità. Quando l’uomo guarda solo i suoi interessi economici e maltratta la natura, allora l’armonia finisce e si verificano gravi ingiustizie, sofferenze, malattie e morte. Lui aggiunge che la cupidigia, l’egoismo e perfino l’indifferenza portano alla distruzione del creato e della specie umana, a sfruttare la miseria, abusare del lavoro delle donne e dei bambini. Per risanare il rapporto col creato, è necessario risanare il cuore dell’uomo e le relazioni tra esseri umani. Conversione ecologica, è trovare nuove strade e ritrovare un rapporto d’amore con la nostra terra.

Nella sua opera si notano tanti piccoli tipi di rifiuti plastici: giocattolini, tappi, reti, che simbologia hanno? Sono gli oggetti pericolosi del nostro tempo, fanno parte della vita comune. Sono sotto lo sguardo indifferente di milioni di persone: pericolosissimi per uomini, animali e tutto il pianeta. Mi riferisco ai micro giocattoli per bambini che si compongono di minuscole parti, ai pezzi di stoviglie di plastica: tappi, bicchieri, posate e pezzi di contenitori in polistirolo e purtroppo anche i nuovi inquinanti ai tempi del coronavirus, migliaia di guanti e mascherine usate e poi gettati in strada, in spiaggia, direttamente a mare, un vero crimine. Le immagini sul web denunciano la morte di uccelli che muoiono dopo giorni di atroci sofferenze, impigliati nelle mascherine, pesci soffocati da guanti, sacchi e microplastiche. Mari e oceani, città, boschi e foreste devastati dalla scelleratezza umana, il destino tragico dell’Amazzonia, sfigurata nella sua bellezza ambientale, dalla deforestazione, dai poteri economici. L’uccisione della cultura di un popolo che ha sempre vissuto in simbiosi con la natura circostante e che adesso subisce uno sradicamento violento e un dolore senza fine e al tempo stesso il danneggiamento dell’intero pianeta, perché la foresta condiziona e regola il clima della terra. Asphyxia è il destino dell’uomo se non si trova subito un equilibrio tra equità sociale, sviluppo economico e protezione degli ecosistemi.

Quindi l’Arte secondo lei può essere denuncia e stimolo per riflessioni più profonde ed interventi sui problemi del mondo? E’ per questo motivo che gli Artisti si dice siano creativi insoddisfatti di questa contemporaneità? Mi sembra tutto veritiero e plausibile, perché l’arte tante volte può arrivare ad aprire dei varchi nel cuore, là dove mille ragionamenti non arrivano. Gli artisti danno sfogo alle loro idee, aspirazioni, ambizioni, ma anche frustrazioni, dolore, sofferenze. Cercano di cambiare il sistema, lottano per non uniformarsi alla rassegnazione, creano qualcosa di nuovo e di bello per dare stimoli a se stessi e a chi osserva verso un profondo cambiamento in progress, ma naturalmente il messaggio dell’arte non può arrivare a tutti e le aspettative vengono disattese, anche se i contenuti sono profondi.

E allora cosa vuole consigliare a chi ha iniziato da poco il percorso dell’arte, cimentandosi nelle sue prime creazioni?  Mi sento di dire di non avere aspettative, di non lasciarsi adulare da falsi luminari del mercato dell’arte, di studiare e sperimentare moltissimo, di essere sempre più originali e curiosi, di essere a qualunque costo se stessi e mai la brutta copia di altri.

In questi tempi ci sono stati tagli significativi per la cultura, come si fa ad andare avanti? Sicuramente non è facile, la cultura per l’Italia è tutto: è il motore che muove l’unico futuro radioso. Chi viene in Italia è attratto dalla bellezza dei Beni culturali, monumentale e paesaggistici. Gli artisti a dispetto di molti non si arrendono, imparano a fare i salti mortali, ma prima o poi con il loro esempio, dedizione, amore e motivazione, riusciranno a scuotere il buon senso e l’anima del paese. L’economia ed il benessere fonderanno le radici sul tesoro dell’arte e della bellezza di un’intera Nazione con i suoi artisti. Tutti gli ostacoli saranno rimossi e il buon  governo opererà con “Arte per l’arte”.

Con questo bell’auspicio, salutiamo Gabriella Lupinacci e ricordiamo che la Biennale internazionale è già arrivata in questa edizione alla XIII tappa e continuerà a girare il mondo.

La mostra al Loggiato di San Bartolomeo si concluderà il 12 settembre.

Fine mostra 12 settembre 2020

Visitabile dal martedì alla domenica presso il Loggiato di San Bartolomeo

via Vittorio Emanuele 25 - Palermo

Orario mattutino:
dalle 9:00 alle 13:00
(ultimo ingresso ore 12:30)

Orario pomeridiano:
dalle 16:00 alle 20:00
(ultimo ingresso ore 19:30)

Lunedì chiuso
Costo mostra: 3,00 euro

 

venerdì 17 luglio 2020

SCORSONE ALL'ATTACCO


Centro d’Arte e di Informazioni  Studio 71
Via Ten. Luigi Rizzo n. 16 e spazio espositivo Via Fuxa 9 - 90143 Palermo
091 6372862 – 333 2737182

COMUNICATO STAMPA



Sabato 18 luglio 2020 alle ore 18,00 presso il giardino della galleria d’Arte Studio 71 Via V.zo Fuxa n. 9 Palermo, verrà presentato il volume “the black days”.  Il volume comprende testi e dipinti di autori vari impegnatisi nella realizzazione di uno scritto o di un’opera “pittura e/o scultura” inerente il periodo che tutt’ora stiamo attraversando e dovuto al virus Covid 19.
44 gli artisti e 11 critici d’arte e scrittori hanno realizzato un’opera che avesse attinenza al ricordo di queste giornate tristi facendo del loro meglio e riuscendo ognuno per loro parte a rappresentare l’angoscia e la preoccupazione di un momento non immaginabile fino a qualche mese prima. Tutti gli artisti che ne hanno fatto richiesta sono stati inclusi perché non si è voluto dare un taglio di carattere esclusivo, ma inclusivo per dare spazio a quanti avessero voglia di manifestare il proprio disagio e la propria angoscia per una prigionia non desiderata. la mostra delle 44 opere pervenute sarà realizzata non appena saremo sicuri che non sarà possibile il contagio da virus Covid 19. Tra le firme più prestigiose dell’arte troviamo Aldo Gerbino, Tommaso Romano, Piero Longo, Vinny Scorsone, Vanni Giuffrè ed altri mentre tra gli artisti hanno aderito Giorgio Chiesi, Turi Sottile, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Rita Piangerelli, Maria Pia Lo Verso, Luciana Anelli, Alessandro Bronzini, solo per citarne alcuni.

Galleria d’Arte Studio 71
Addetto stampa e p.r.
Mariella Calvaruso




THE BLACK DAYS