La Dott.sa Ruzena Ruzickova è delegata da Sua Eccellenza il Console della
Repubblica Ceca, Dottor Giorgio F. Aletti, accompagnata dal… , alla cerimonia in
oggetto. Da Milano.honorary.mzv.cz a
gs.ufficiocerimoniale.comune.milano.it
Ivan Havel al centro, a destra Dagmar Havlova a sinestra R.R. |
Ricordo quando giocavamo a pallone
nell’area della discarica dei materiali di risulta estratti dalla costruenda metro
di Milano. Il luogo fu subito battezzato Montestella , io lo chiamavo la Montagnola di Milano.
Ci si andava con la bici o con il 4 che poi proseguiva per Greco. Ieri sotto
una pioggia torrenziale che ci fece rallentare, sicuri che vi avremmo trovato
nessuno, ci avviamo verso una cerimonia solenne. Più o meno storica a seconda
del tuo stato d’animo. Accompagnavo il facente funzione del Console. Ero
indeciso se andare. Da giorni la TV
mandava in onda film sull’olocausto ed io ero molto provato perché non si può
rimanere indifferenti vedendo questi film. Mi rifiuto di credere che miei
simili fossero capaci di arrivare a tanto. Piango come quando vedo un film sulla
persecuzione dei primi cristiani , su qualsiasi martire vittima immolata alla
stupidità umana. Di solito ciascuno piange i suoi martiri e così ciascuno ha i
suoi martiri più martiri degli altri. Questa volta mi sembrava diverso. Per
prima cosa rappresentare in questa circostanza S.E. Giorgio F. Aletti ci faceva sentire
orgogliosi e ci riportava al tempo che andavamo sotto le finestre
dell’Associazione degli Scrittori Cecoslovacchi di Praga dove Vaclav Havel ,
Jiri Hajek e Jan Patocka compilavano Charta 77 un
documento che ricorda la dichiarazione dei diritti dell’uomo. Divenne una tappa
obbligata . Non incontrammo Havel , ma Milan Kundera ,quando cercavamo qualche scrittore su cui
qualcuno di noi preparava la tesi. Havel allora era pressocchè sconosciuto ai molti.
Giardino dei Giusti:cippo e albero di Vazlav Havel |
Ma cosa facevamo ieri a Montestella
? Eravamo nel Giardino dei Giusti. Si piantavano 4 nuovi alberi di larice. Uno
per Dimitar Peshev, bulgaro che salva 48.000 ebrei di Tracia e Macedonia dalla
deportazione; uno per Vaclav Havel, firmatario Charta 77 contribuendo alla caduta del
regime e occupazione sovietica in Cecoslovacchia guidando la rivoluzione di
velluto ; uno per Fridtjof Nansen , inventa il passaporto Nansen permettendo a
milioni di profughi e apolidi di avere un documento (riconosciuto da 56
nazioni) a tutti i profughi e apolidi della seconda guerra mondiale, uno per
Samir Kassir , palestinese sogna un Libano libero e multietnico viene ucciso
per le sue idee ora è nel Giardino dei Giusti a Montestella a Milano.
Il sindaco Pisapia non ha
trasformato la cerimonia in comizio come usano fare certi politici cafoni e in mezzo a 500 studenti delle superiori ha
sottolineato i valori che accomunano tante personalità cosi diverse. Ambasciatori,
consoli, diplomatici, politici, autorità , docenti e soprattutto i parenti dei nuovi quattro ospiti:
i nipoti di Peshev, commossi impeccabili eleganti, il fratello e la cognata di
Havel Ivan e Dagmar che ha ricordato il
fratello a cui sono stati consegnati gli omaggi del console , l’ambasciatore di
Norvegia in perfetto italiano ha spiegato il meglio del suo connazionale,
infine l’ancora innamorata vedova Giselle Kassir.
La sera nella sala degli specchi e delle cariatidi del palazzo reale dove almeno dieci grandi finestre ti permettevano di vedere (a pochissimi metri) il maestoso duomo di Milano mentre oltre 300 invitati familiarizzavano, ottimo concerto di musica dove Gabriele Nissin ha brevemente presentato e ringraziato lasciandoci nelle mani di tre artisti che senza fronzoli si soni esibiti facendo a meno di presentazioni e politici . Agli ospiti , infine , è stata permessa la visita della mostra delle opere di Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La stessa cerimonia nello stesso momento avveniva a Bruxelles, Varsavia, Praga, Sarajevo e San Pietroburgo .
La sera nella sala degli specchi e delle cariatidi del palazzo reale dove almeno dieci grandi finestre ti permettevano di vedere (a pochissimi metri) il maestoso duomo di Milano mentre oltre 300 invitati familiarizzavano, ottimo concerto di musica dove Gabriele Nissin ha brevemente presentato e ringraziato lasciandoci nelle mani di tre artisti che senza fronzoli si soni esibiti facendo a meno di presentazioni e politici . Agli ospiti , infine , è stata permessa la visita della mostra delle opere di Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La stessa cerimonia nello stesso momento avveniva a Bruxelles, Varsavia, Praga, Sarajevo e San Pietroburgo .
Gent.mo,
RispondiEliminala ringraziamo molto per aver scritto sul suo blog della Giornata europea dei Giusti.
Cordiali saluti,
Martina Santimone
Segreteria Gariwo
Anche noi ringraziamo non solo per questo messaggio ma anche per aver pubblicato una nostra foto scattata durante la manifestazione.
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