Quando nacque questo
blog mi riproponevo di raccontare quello che avevo visto durante i miei lunghi viaggi
in circa cinquantanni di girovagare. Iniziai con brevi resoconti ma fui
scoraggiato dal fatto che qualsiasi resoconto facessi saltava fuori sempre un
marinese che c’era stato e ti correggeva
sino a quando iniziarono i viaggi del tipo erasmus cambiò qualcosa … ma ti
rendevi conto che questi giovani non avevano nulla da raccontare perché la
mattina dormivano andando sistematicamente la sera in movida ! E appena dicevi
che a Barcellona c’è un miracoloso archivio aragonese sembravi parlassi arabo …
Ora mi soccorrono due
eventi: il primo il Corriere della Sera che nel suo inserto Sette pubblica un
servizio su Malaga il secondo è la curiosità di poter dire “bellissimo” di un
luogo che sia paragonabile ai nostri siti maggiori .
Andando per la seconda
volta a Malaga e dopo aver ammirato Cordova e Ronda decidiamo di andare a
Granada. Impossibile trovare i biglietti e cosi chi c’è li ha procurati ci
avvisa che il costo sarà di 50 euro a persona guida in spagnolo compresa e
ovviamente tutte le altre spese escluse e per di più di sabato mattina calura
compresa.
Accettiamo subito perché
un luogo che ha 6000 visitatori al giorno merita !
More solito non siamo
abituati a leggere le guide in loco ma almeno due giorni prima perché non siamo
abituati a bere tutto quello che le guide ci servono tranne gli aneddoti che
fanno parte del concetto che una guida che non sa aggiungere qualcosa di
“particolare” deve cambiare mestiere.
Mi colpisce un passaggio
della mia guida cartacea: nel visitare Granada dovrete fare uso della vostra
fantasia !
E cosi il sabato mattina
ci avviamo verso Granada con destinazione la sua attrazione principale:
l’Alkazar ! Che poi la parola racchiude il significato di fortezza, palazzo
reale , giardini reali ecc.ecc.
La cosa che ti colpisce
subito è l’efficienza e la consapevolezza di avere in mano una macchina mangia
soldi incredibile. Una prima efficienza è che non siamo noi a cercare la nostra
guida ma sarà lei a trovarci. Si presenta puntualissima con una ventina di
miniamplificatori consegnandocene uno a
testa ovviamente collegato alla sua trasmittente che per oltre tre ore non
smetterà un secondo di funzionare. Fatte le solite raccomandazioni (non
staccatevi rimanete compatti, non toccate nulla e via di seguito ecc.ecc.)
inizia un allucinante passeggiata che
mi riporta in mente la frase della mia guida cartacea: fate buon uso della
Vostra fantasia ! Da qui il sultano si affacciava e poteva vedere e controllare
il suo Harem, da qui stendeva la vista sulla città, questa era la sua fontana
preferita, qui curava i fiori del suo giardino e cosi via sino a circa due ore
abbondanti e ce ne siamo accorti dai nostri piedi già collaudati più volte a
Venezia…
Decidiamo di staccarci
perché anche la nostra guida ci aveva esaurito facendoci diventare giardinieri
con attestato di frequenza …
Ci siamo rifiutati di
allungare il percorso per visitare “la vela” un cubo enorme vuoto dentro ! “Se volete visitare il Museo è quello alla
vostra destra …” e intanto proseguiamo su camminamenti infiniti , tunnel di alberi che sembrano
bonzai giapponesi dati in prestito alla Spagna per questa occasione.
Siamo cotti ! Allora ti
viene in mente la nostra Cappella Sistina, dove c’è sempre un custode che ti
spinge perché hai solo tre minuti per vedere quello che una settimana non
basterebbe !
Qui non si dialoga si ciatta!
Se non sei collegato sei out ! Efficienza ai massimi livelli ! C’è persino un
taxi interno che ti porta da un punto all’altro quando i piedi non ti reggono più. Migliaia di ragazzini con le
scuole e poi una torre di babele di turisti da centinaia di lingue diverse e
incomprensibili. Non ti accorgi della diversità di razze perché siamo tutti
coinvolti nella stessa avventura : vogliamo vedere e sapere ! E allora in
questo caso non conta più il colore della tua pelle o le altre differenze che
sono la peculiarità della nostra epoca !
Al ritorno facciamo una
considerazione. Anzi più di una ! Ma la più azzeccata mi sembra quella che
siamo a Malaga e che abbiamo speso un sacco di soldi per andare a Granada a
vedere … un Alkazar più grande di quello di Malaga ! Che abbiamo sotto casa ! E
che è unico al mondo perché contiene al suo interno un anfiteatro romano ben
conservato!
Ps. L’efficienza
“economica” dei responsabili al turismo dovrebbero essere assunti dal nostro
ente mentre loro se vogliono ancora migliorare o spiegano alle guide che
l’alkazar di Granada non è solo giardini o noi non siamo benefattori anargiri
…
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