domenica 17 novembre 2019

EPPURE SON PASSATI TRENTANNI !


I greci dicevano che dalla democrazia alla licenza il passo è breve  !
Dobbiamo imparare a riconoscere i falsi democratici in mezzo a noi ! Sono peggio dei criminali !

“La verità e l’amore devono vincere sulla menzogna e sull’odio!” Seconda parte
Praga 17 novembre 2019. Durante i festeggiamenti della vittoria della libertà,  lo slogan è stato arricchito:  La verità, l’amore e il coraggio devono vincere sulla menzogna, sull’odio, sulla paura e sull’indifferenza”. Alla vigilia del fatidico giorno, sabato 16 novembre, si sono riunite 300 000 persone sulla spianata Letna a Praga non solo per ricordare il passato ma per analizzare e guardarsi bene dai pericoli per la salute della democrazia attuale.
   Era sorprendente che gli organizzatori erano i giovani e non i “veterani” anche se sul palco alcuni dei protagonisti della Rivoluzione di Velluto sono stati invitati di salirvi ma non per ricordare con nostalgia i giorni pieni di emozione e di speranze di 30 anni fa ma per parlare del presente. La giovane organizzazione si chiama “Un Milione di attimi per la democrazia” e invita i cittadini a fare anche una minima cosa per la democrazia per correggere i suoi difetti per avere ‘la democrazia sana’. Si comincia da andare a votare (c’è una forte percentuale degli assenti), valutare bene prima di votare per poi passare alla difesa delle piccole o grandi ingiustizie e soprusi.   
   La società ceca è divisa nell’opinione sul loro presidente ed il primo ministro anche se il presidente è stato eletto con l’elezione diretta e il partito del primo ministro ANO è stato il più votato. Coloro che si sono trovati alle manifestazioni precedenti e quella di ieri pomeriggio, denunciavano l’eccessivo orientamento del presidente verso la Russia e la Cina per essere ostile verso le proposte dell’Europa Unita soprattutto sull’argomento quote dei migranti e il primo ministro, ex confidente della Polizia segreta, ha un forte conflitto d’interesse per le sue immense imprese agricole per le quali ha usato le sovvenzioni dell’EU e soprattutto perché possiede molti media che influenzano l’opinione pubblica. In essi si alimentano le paure, soprattutto dei migranti, e si promette più di quello che è possibile realizzare.

  I manifestanti hanno invitato il capo del governo di risolvere il suo conflitto d’interessi entro la fine dell’anno oppure di dimettersi. Altrimenti ci sarà un’altra manifestazione a gennaio dell’anno prossimo. Hanno invitato tutti i politici di aprirsi ad ascolto delle opinioni della gente, di presentare dei progetti chiari invece di criticare solo l’avversario e i partiti dell’opposizione di unirsi anche se rimangono le diversità.
    Ma anche i presenti si sono sentiti presi in questione. Hanno concluso con una promessa: ‘Non sarò indifferente, la sorte della democrazia mi sta al cuore e troverò un momento per fare qualcosa per essa e nel caso di bisogno sono disposto  difenderla “. Potrebbe essere il programma dei cittadini di altri Paesi europei per fermare i modelli del governo autoritario, per superare l’indifferenza e la passività di molti?

Milano, 17 novembre 2019                                              Ruzena Ruzickova




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