di Ciro Spataro
“Lasciate
il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato”. Questo motto del Fondatore
degli scouts, Baden-Powell è stato il codice di vita del professore Nino
Trentacosti, che, in punta di piedi, se n’é andato improvvisamente, ma
lasciando un’impronta indelebile nella nostra società.
E’
stato sempre presente, in maniera discreta ma significativa nella comunità
marinese, mettendo a disposizione la sua multiforme competenza e il notevole
spirito di servizio, come catechista, membro dell’Azione Cattolica e del
Circolo Culturale, educatore nel gruppo scout e nella Base scout Massariotta.
E’ stato uno dei
migliori docenti di educazione artistica nella locale Scuola Media,
indirizzando i suoi allievi all’amore per la ricerca del nostro passato,
accompagnandoli frequentemente in visite guidate, preparate con cura, dei
monumenti cittadini e della zona archeologica della Montagnola.
Fine studioso
della storia della Sicilia e dei suoi luoghi, dedicò le sue ricerche, con
diverse pubblicazioni, non solo su Marineo e dintorni ma anche sul Santuario di
Tagliavia.
Quante
volte ci siamo incontrati, sul terreno della ricerca, all’Archivio Diocesano di
Palermo o alla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana! Era un piacere
conversare con lui perché ti rendeva edotto delle sue intuizioni e delle sue
scoperte, con quella grande umiltà che lo contraddistingueva.
Ultimamente, pur
segnato dalla malattia, era riuscito a pubblicare il volume “Le due Marineo”
per le edizioni Nuova Ipsa, e ciò aveva coronato tanti anni di fatica,
riuscendo a dare il meglio di sé con un’opera di ricostruzione storica notevole
in cui ha evidenziato il filo lungo della storia marinese dalla facies antica a
quella moderna.
Un
libro dove palpita la passione, l’impegno, il lavoro certosino dell’autore che
vuole raccontarci, sulla base dei documenti, sia la storia della nostra terra,
ma anche i tanti letterati e artisti che hanno segnato la nostra carta
d’identità, fra cui Antonio Beccadelli detto il Panormita, con la ricostruzione
grafica dello stemma a colori della Famiglia Bologna, lo scultore Domenico
Trentacoste e il pittore Mimmo Vitale il Marinese.
A
Nino Trentacosti siamo tutti debitori per averci offerto il frutto di anni e
anni di ricerca preziosa, anche spesso in solitudine.
Un
valente studioso che ha ricostruito per la prima volta le due planimetrie della
Chiesa madre di Marineo, i diciannove mesi di soggiorno di san Benedetto il
Moro nella nostra cittadina presso il romitorio di San Vito, testimoniando il
forte legame tra comunità e territorio, specialmente nel radicarsi a Marineo
del culto di San Ciro sin dal 20 agosto 1665.
Questa
ultima fatica di Nino e le altre precedenti corpose pubblicazioni su Marineo ci
hanno dato la possibilità di amare ancora di più il nostro paese, e se c’è un
messaggio autentico che lascia ai marinesi, quasi un SOS in bottiglia, è
rivolto soprattutto ai giovani, sollecitando un’attenzione nuova per i valori
della storia locale. I valori della microstoria che fanno poi la grande storia.
Un valente
storico che della cultura ha fatto una ragione di vita.
Ciao, Nino, ci
mancherai tantissimo.
PR CHI VOLESSE ACCOMPAGNARE ANTONINO TRENTACOSTI L'APPUNTAMENTO è PER LE ORE 15
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