Ora mi
mancava la quarta ode del nostro poeta maximo !
Hai
come al solito ragione tu, caro Ezio !
Ma non
sono scappato al pari del Virga , del DiScalfani del Benanti ! E’ vero la mia
verve si è un pò asciugata e anzichè rifugiarmi in politica mi sono chiuso al
Passetto dove nemmeno il fuoco amico mi può trovare ! Del resto cosa mi offre
oggi il mio paese ? Un amministrazione allo sbando (l’ultima delibera del 20
febbraio scorso che riguarda un evento culturale non è stata firmata dall’assessore
alla cultura …) delibera voluta dal nuovo vicesindaco per asciugarsi il sudore
del gemellaggio con la Lituania celebrato (sic) nei locali di Namio . Delibera
che riguarda tre emeriti sconosciuti (marinesi nel mondo ,sic…) a tutti ignoti
e sconosciuti che vengono a cercare applausi a Marineo usati come gli aerei di
Mussolini e che costringeranno i bambini delle scuole a fare da clack per il
feudo di Torretta che , come politica vuole, almeno questa famiglia “non è fra
quelle sanguinarie”…
(Mi
viene in mente il famigerato :quali sono i maggiori tua, senza citarne la fonte
, come usavano fare i comunisti di una volta …)
Come
si fa a vivere in un contesto dove zittiti i vari Virga , Spataro e Sanicola si
fa passare per “quale futuro per la cultura marinese” un refuso che ha già
trasformato il nostro face book locale
in un curtigghiu dove possiamo essere aggiornati sugli sproloqui del Pepe
contro i comunisti , l’esercito dei cani e gatti che abbandonano i padroni perché stufi di essere maltrattati , di
filosofi che sanno risolverti tutti i problemi (altrui…) a donne in cerca di
visibilità ecc.ecc.
Abbiamo
cercato di non farci condizionare ma la mediocrità ha preso il sopravvento !
Mi
sono accorto che gridare non serve a niente, caro Ezio !
Hanno
avuto ragione coloro che sono più forti ! Non è stata una lotta di classe leale
!
Sono
scivolato sulla classica banana del potere. In un contesto dove puoi insultare
chiunque, in un contesto di una sinistra garantista mi sono andato ad imbucare
dove il fuoco amico non erano i miei avversari ma proprio coloro che usano come
bandiera tutto quello per cui ho sempre combattuto ! Non mi ha fatto male il
mancato sostegno di quella amministrazione di cui ero per tutti sostenitore e partecipe !
Sono
stato ferito da chi fa il doppio gioco facendoti credere di esserti amico e poi
fa il “mafiosetto” locale dell’informazione !
Ora
dovrei fare come fa il tipico marinese : “futtitinni” ! E da li ho preferito un
“aventino parziale” alla Benanti alla DiSclafani come usa da noi.
A Guglielmo
Ti
sei fermato a quel "C'era una volta"
come una fine d'anno di Borges,
forse sei rimasto ferito
tra una rissa e l'altra dei fratelli coltelli
Ti ho intravisto
alla scuola eccellente del Gorgaccio
dove la stagione delle mostre
mi fa ricordare Battiato
quando mi chiedevi di cantare
una stagione dell'amore
Tra sacro e profano
tra presepe e presepe
il fuoco amico degli amici
ti ha abbrustolito la penna
e reso muto
Ti resta di invocare i fratelli Copti
in un rispolvero di vare e memorie
che mi dipinge te con la pizzudda
mentre ti azzanni ancora la midudda
Dai, non lasciare andare a matula
il gioco delle memorie
quella narrazione di comitati cittadini
e anargire consulenze sulla flora nostrana
Fammi raccogliere la mandragora
del tuo pensiero
quella che non si può comprare
nei bivi della cultura a futura memoria
solo tu puoi banniare la tua verdura
svuota i cassetti dove conservi
i tuoi proiettili culturali
non vedo un futuro senza di essi
non farmi aspettare una fine d'anno
per sentire lo sparo delle tue cartucce
Non farmi attendere San Ciro
per sentire i botti e prenderci il gelato
non restiamo bloccati
nel doppio senso della strada mastra
21 febbraio 2020
(Ezio Spataro) www.cavadeipoeti.blogspot.com
come una fine d'anno di Borges,
forse sei rimasto ferito
tra una rissa e l'altra dei fratelli coltelli
Ti ho intravisto
alla scuola eccellente del Gorgaccio
dove la stagione delle mostre
mi fa ricordare Battiato
quando mi chiedevi di cantare
una stagione dell'amore
Tra sacro e profano
tra presepe e presepe
il fuoco amico degli amici
ti ha abbrustolito la penna
e reso muto
Ti resta di invocare i fratelli Copti
in un rispolvero di vare e memorie
che mi dipinge te con la pizzudda
mentre ti azzanni ancora la midudda
Dai, non lasciare andare a matula
il gioco delle memorie
quella narrazione di comitati cittadini
e anargire consulenze sulla flora nostrana
Fammi raccogliere la mandragora
del tuo pensiero
quella che non si può comprare
nei bivi della cultura a futura memoria
solo tu puoi banniare la tua verdura
svuota i cassetti dove conservi
i tuoi proiettili culturali
non vedo un futuro senza di essi
non farmi aspettare una fine d'anno
per sentire lo sparo delle tue cartucce
Non farmi attendere San Ciro
per sentire i botti e prenderci il gelato
non restiamo bloccati
nel doppio senso della strada mastra
21 febbraio 2020
(Ezio Spataro) www.cavadeipoeti.blogspot.com
iL DESTINATARIO DI QUESTO POST , UN POETA VERO ,OGNI TANTO MI TIRA PER I CAPELLI DENTRO I SUOI COMMENTI. e' LUI IL VERO AUTORE DELLA DIVINA COMMEDIA ...POSSEDENDO UNA CULTURA CHE ANCORA OGGI MICHIEDO COME POSSA UN INGEGNERE SQUAZZARE CON TANTA PADRONANZA IN LETTERATURA OSCURANDO PERSINO CHI SE NE FA UNA BANDIERA...
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