Tarantinu
di Eziu Spataru |
Durante l'estate del 2005 ci ritrovammo a lavorare in un cantiere di scavi archeologici alla Montagnola.Si lavorava sotto il sole cocente e si desiderava spesso di avere refrigerio, un pò d'acqua, una brezza di frescura o anche semplicemente un pò d'ombra. Fu cosi che pian piano nella nostra immaginazione sconvolta dal caldo, ci costruimmo una sorta di divinità che avrebbe ascoltato le nostre preghiere.
Questa divinità era Tarantinu. Egli avrebbe ascoltato i nostri bisogni di acqua, di frescura, di riposo per le nostre membra affaticate.
Nessuno mai conobbe il significato del nome Tarantinu, ma di fatto ogni giorno al cantiere veniva costantemente invocato, e non c'era persona che non gridasse "aah Taaraantiii".
Questa divinità aveva anche un profeta, l'operaio-geometra-deejay Ciro Costa, il quale venne unto da Tarantinu per rivelarci i dieci comandamenti di Tarantinu.
Tarantinu
Mentri si scavava cu lu picu a la Muntagnola
ogni tantu si lintava pi scarricari la carriola,
allura cu a calunia di fari anticchia d’ammuinu
tutti nzemmula nni mittiamu a chiamari Tarantinu.
Ah Taaraantiiiii, Ah Taraanttiiiii...
chissu era lu gridu, ma nun sapiamu lu picchi!
Lu nostru protetturi era iddu, Tarantinu,
senza iddu nni sintiamu vucciddata senza chinu.
Cu nuatri travagghiava un picciottu abbunazzatu,
sempri allegru nta ddi iorna nun lu vitti mai ncazzatu
un picciottu chi babbiava, cu la so risata tosta
senza mancu fallu apposta, lu so nnomu è Ciru Costa.
Tarantinu lu scigghì pi li so cumannamenti
ca li forzi arrè ti vennu si li teni beni a menti
Ciru Costa lu profeta ca nni detti li so liggi
ogni petra ca tu vidi cu lu picu la trafiggi.
Suli forti nta ddi iorna tuppuliava nta li testi,
di lu tempu si spirava chi vinissiru timpesti!!
Au lintari daccussì pi truvari beddu friscu,
si scinnia nta li nachi ammucciati au Malupassu
Pi nuatri era chissu nostru veru refrigeriu,
ringrazziannu a Tarantinu ca riggìa tuttu l’imperiu
si lu nnomu Tarantinu sulamenti ammuntuamu
nova lena a travagghiari nuatri arrè la rritruvamu.
Eziu Spataru - 2008
2 commenti:
- Grazie da parte di Tarantinu (alias Fabry Cang.). Complimenti ... adesso la stampo e la faccio leggere a G.nni, Riccardo Cusenza e la vecchia combriccola ... Buon fine settimana ... SPADINO!
- Mi spiace che Lei ed il suo amico non ricordiate un piccolo episodio avvenuto in quel contesto.Ero ospite nella casa di campagna di un mio amico appena dietro la collinetta all'inizio della trazzera per la madunnuzza. Sia la sera tardino che la mattina presto andavo nel piazzale antistante l'ingresso del cimitero non solo per il fresco ma per fumare il mezzo toscano, dialogare con amici vari ormai colà residenti e sopratutto mi godevo la "mia" montagnola di cui conoscevo tutte le pietre, solchi e dirupi.Fu una di quelle mattine che arrivarono un paio di furgoni pieni di ragazzi metà assonnacchiati e metà emozionati.Non erano ancora le sette del mattino e chiesi cosa facessero in quel luogo, e a quell'ora, di morti antichi e recenti. "Oggi iniziamo gli scavi alla montagnola". Sbiancai. Avendo per primo "iniziato" ,alla fine degli anni '50 , "la battaglia della montagnola", poi continuata da Ciro Spataro, Giovanni Perrone e altri . Il destino mi aveva portato ad essere presente al primo colpo di piccone:50 anni dopo. Fu un invito del destino, fu santu Tarantino, non so dirvi.Qualcuno mi chiese il perchè chiedevo ed io spiegati quando nemmeno 20enne scavavo nello stesso luogo (c'è ancora l'albero di mandorle spontaneo dove piantammo tenda e lancedde con l'acqua). Un ragazzo mi chiese perchè non li seguivo dentro il recinto e cosi via. Rifiutai perchè l'emozione era fortissima ed il mio ruolo si era esaurito nel 1959. Ora tocca a Voi:dissi . Poi mi venne in mente la poesia che Peppino Piraino aveva composto per noi e che quando andavo alla montagnola recitavo come monito. Anche se era una specie di monito calzava a pennello. C'ero anch'io .....assieme a Santu Tarantino. Grazie per l'ospitalità. s.o.
Marineo 11.09.2010
HAPPY HoUR…… CASTELLANA !
Con gli appunti sul premio di poesia è terminata la mia collaborazione con Piazza Marineo. Ringrazio per la ospitalità che mi ha dato che ho ricambiato dando ancor maggiore audience, nel bene e nel male , al sito. Ho trascurato il mio teatro a cui mi dedicherò nuovamente a tempo pieno. Avevo chiesto al direttore una maggiore collegialità , più collaboratori per evitarmi anche , tutti gli insulti (ma anche tantissimi complimenti e qui ringrazio). Credo che l’equazione : il blog è mio e ne faccio cio che voglio, non è una motivazione e mi sembra anche un offesa verso i lettori e collaboratori. E come se gli Agnelli o i Berlusconi tentassero apertamente di esercitare padronanza totale nei loro giornali e fabbriche. Piazza Marineo è un buon blog ma se vive di pubblico deve anche rispettare certe regole.
Chi viene da fuori ha Marineo per Mito e crede che il suo paese natio, a cui ritorna con gioia, sia perfetto in tutto. Non conta ciò che hai fatto nella vita. Bisognerà imparare tutto d’accapo perché rimani straniero inaccettato sino a quando non ti rilivelli. Spero che chi ritorna o visita Marineo non legga certi nostri “anonimi” nei blog altrimenti avrà un immagine terribile dei marinesi. Ma soprattutto si chiederà: quale è la parte sana e bella del paese ? No! Non la mia perché avrà letto di me cose terribili nei blog ! E’ questa parte che sto facendo fatica a riconoscere.... Ringrazio ancora chi ha capito che il sorriso è il sale della vita . A i sapientoni che non hanno bisogno di nulla e che sanno tutto e che si sono sentiti offesi rinnovo l’invito : conosciamoci meglio. Ai miei meravigliosi amici, piu o meno ancora turbati, porgo le mie scuse , amareggiato che non si sono nemmeno una volta posto il problema se avessero veramente ragione o se si potesse condividere l’errore. Ma li ringrazio per la loro signorilità peraltro mai messa in discussione.
Questa mattina di sabato quelli che si sono alzati presto avranno notato un immenso arcobaleno avvolgere Marineo. Dove ti trovavi ti trovavi era meraviglia.
E allora Dio mandò……..spero che se Noè con la sua arca passi da Marineo mi prenda a bordo. Lascio a lui la scelta in quale gabbia e con chi mettermi. Stia tranquillo …non vengo a mani vuote sono di Marineo: porto il vino ….si quello di Franco che finalmente ha imparato a farlo.
Marineo 11.09.2010
HAPPY HoUR…… CASTELLANA !
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Quando ci si mette il mal tempo …aggiusta tutto. Giovedì sera mi ero organizzato per rispettare il detto : tu c’eri ? Quindi stavo andando alla Madunnuzza per assistere a questi mitici incontri-monologhi fra il ns parroco e i giovani (anche non giovani). Altro mezzo bagno di folla per il ns parroco che guida con mano sicura questa comunità. Ma se fai attenzione ci sono tre-quattro colonne portanti che tengono il tutto in sintonia. Mi sembra che sono quattro giovani veramente all’altezza. Valeria, Giusy, Giusto…… poi per funzionare meglio occorrono supporti da Corleone(ex feudo del parroco) Bolognetta Villafrati…… Ma le nostre colonnine sono meglio dei supporti. Si danza con lo spirito nel cuore, dice il parroco, perché anche il corpo Dio l’ha creato a sua immagine. Allora mi vengono in mente i versi di Davide che qui non ripeto per non scatenare l’ennesima polemica. Davide di bellezza femminile se ne intendeva e come. Vi rimando pertanto ai suoi canti direttamente perché io non troverei mai parole migliori. I soliti problemi tecnici ci mettono per 16 minuti in lista d’attesa sino a quando parte il filmato. Grande colpo di teatro.O meglio un colpo basso. Fate voi ma io l’ho accusato. Metterci a freddo le scene della morte di padre Pugliesi è stato forte. Io ho pianto subito per padre Pugliesi , poi per chi lo ha ucciso. Ho tossito mi sono coperto gli occhi, ho fatto di tutto perchè mi vergognavo dei miei simili capaci di tanto. Mi è venuto in mente il momento dell’incontro sulla mafia quando uno qualsiasi si è messo ad insultare i ns martiri gratuitamente. Sapendo dell’incontro avrei trasmesso allora quel filmato che è la più grande risposta a chi da del mafioso alla chiesa. Avrei detto soltanto: Ecco, questi sono i nostri martiri di oggi…. I giovani sono contenti di questo Happy Hour. E’ un buon momento di preghiera e di incontro.Ho visto ragazzetti in fondo guardare tutte quelle belle ragazze come se sfogliassero un album di un agenzia matrimoniale. Ho visto ragazze veramente carine sfasciare e deturpare la loro bellezza con trucchi e vestiti incredibili, ho visto giovanissime coppie mandare messaggi tipo “io sto con lui e viceversa” , ho visto giovanissime mamme mostrare con gioia il loro matrimonio e il fresco frutto di questo amore. Non ho visto ….. nè sentito dialoghi ma solo monologhi. Mi dicono che nelle puntate precedenti qualcuno ha fatto “testimonianza”. Questa volta non c’è stato quel meraviglioso contributo che questo tipo di platea poteva dare. Sono mancate le esperienze, le aspirazioni, i confronti , i desideri, le aspettative .
Quest’anno in questa festa madonnara la confusione è incredibile. Si anticipa e posticipa di tutto. Quattro-sei locandine senza un programma unico omogeneo. Quasi tutte con l’imprimiatur “Avviso sacro” .No comment. Pochi hanno capito che la festa era il mercoledì. Un amico mi dice che la messa all’aperto era bellissima, raccolta. L’uomo non è di quelli che mentono. Fra spostamenti incredibili arriviamo a Venerdi. Benedetto il mal tempo ! Dopo la sceneggiata della “acquisizione della salsiccia” (non si è capito chi , la moglie di chi o il marito di chi decideva prezzo e acquisto :Forza Italia ! no Girgenti mia, no ah Marineo mia….) . Si arriva alla Castellana. Credo che questo Sindaco abbia capito su cosa puntare ! Questo tipo di manifestazione (che a suo tempo chiamammo la Pasqua Rosata o il Palio dei Mulini ecc.ecc.) impostata meglio potrebbe diventare un evento di grande richiamo, prima che i paesi vicini se l’accaparrano. Il paese vuole per un giorno vestire abiti “medievali” avere musici del tempo con costumi, giocolieri saltimbacchi spettacoli di piazza.Ma soprattutto tutti vogliono indossare un costume. Come si fa a carnevale. Sono pronti a passeggiare in abiti del tempo La salsiccia va usata diversamente. Che il comune assegni spazi a privati o ad esercenti che vendano panini e salsiccia e altre cose lungo il percorso. Già visto in centinaia di festival medievali al nord. Non si può buttare sul palco i musici mentre gli altoparlanti fischiano stridono urlano o mentre una voce d’altri tempi ci dice di una fiera che non c’è, o mentre un regista improvvisato dice e si contraddice . Meno male che c’era il maltempo…. Il nostro neo assessore finalmente ha smentito chi lo voleva disperso per rispettare una tradizione tipica di questo assessorato. Era ovunque. La sfilata è partita come da programma guidata dai musici e da due ragazze che molti hanno visto rubare fichi ad essiccare nei balconi grazie ai loro trampoli. Ho visto Lucilla ( non smette mai di suonare, non fa intervallo ringraziamo Iddio!) che come il pifferaio delle favole ti trascina con la musica dove vuole….
Ho visto la “corte”.
Un po meno belle dello scorso anno anche se qualcuna alzava la media.
Belle : è la somma di eleganza bellezza portamento. Ho visto i loro papà e fidanzati con gli occhi lucidi. Ho visto una quantità di magliette che dichiaravano gruppi di appartenenza infiniti senza che si capisse ruoli o incarichi. Ho visto mezza dozzina di duri, decisi a tutto, dare ordini sgridare, gridare, guidare esaltarsi. Si notavano più loro che i figuranti. Erano i famigerati uomini della C.I.A. Loro giunsero per primi in corteo nella piazza KAOS ex piazza Inglima. C’era di tutto. Era qui che si svolgeva la vera fiera. Si erano divisa la piazza. A sinistra il salsiccia-day a destra il provincia-day. Ah i bei temporali di una volta ! Non so se la provincia la regione il comune ….comunque un grazie a chi ha presentato il progetto “diluvio per Marineo”. Subito accettato e messo in opera. Trenta figuranti e quattro posti vendita (di che chiederei alla voce narrante?) non fanno una castellana. Non avevamo i mezzi ? Non erano sufficienti ? Si è vero ! Ma guardi signor Sindaco , il suo essere dappertutto , scamiciarsi, indaffararsi, agitarsi non è sufficiente. E’ un anno che aspettavamo….. e qualcosa di meglio si poteva partorire. Ciascuno il suo lavoro. Lei decida e non faccia come i predecessori che decidevano tutto su tutto. Non era cosi difficile , visto che sta migliorando il suo staff utilizzi meglio le sue risorse. CIA, BATTELLO, Confraternite, associazioni ecc.ecc.
-Marineo 7.09.2010
UN UOMO LIBERO.
Che parolona ! Usata soprattutto dai giovani, abusata dai politici. Ma cosa è un uomo libero !
Come distinguiamo un uomo libero in mezzo alla folla o per strada ?Dall’abbigliamento ? No perché anche se ne ho fatto una bandiera alla fine risulto trasandato. Per alcuni straccione, per altri artista, per altri estroso ma per i più strano. Da come parli. Forse . Ma non sempre quello che diciamo passa per il cervello e ha corrispondenza con la nostra vita quotidiana. Da cosa leggi . Lì l’argomento si fa serio. Prima bisogna avere delle letture. Dovunque passo è un disastro. Le biblioteche deserte. A Marineo non esiste una vera libreria. E poi vuoi mettere comprare un libro a Palermo fa fine a Marineo non “ti vede nessuno”. Potrei continuare……
Ho iniziato una ricerca partendo dall’alto. D’istinto assimilo intellettuale-uomo libero. E allora faccio un primo elenco: una decina di nomi dando un senso larghissimo al termine intellettuale. Dopo un ora scarto tutti. Passeggiare con tizio e caio non è traducibile con libertà. Tranne quella di scegliere con chi vuoi passeggiare. Lasciamo stare le signore. La metà si sentono nel posto sbagliato. O meglio nel gruppo sbagliato. Non confondiamo qui non parliamo di sesso. No il legame rimane ma il proprio compagno non sempre si ricorda che quella è la sua compagna nella vita. E allora ha sempre una faccia semiscura. Cioè vorrebbe uno scambio di coppia per la passeggiata per affrontare gli argomenti degli altri. Per sentirsi piu impegnata. I single. Dio mio ! Definiti scapoloni o zitelle ! Si stanno inaridendo . Me li immaginavo in una casa sepolti dai libri . Niente. Ringraziamo Iddio che ci sono le confraternite ! Diventa difficile continuare l’analisi. Mi sono scoraggiato. Soprattutto i giovani . Mai visto un cordone ombelicale cosi forte. Mai vista una sudditanza cosi totale. Vedere Padre e figlio assieme in tutto. Dall’altro lato quando parlano non si capisce cosa dice l’uno e cosa dice l’altro. O meglio hanno detto la stessa cosa. Figli meravigliosi di 18 carati, bellissimi come Di Caprio o meravigliose (secondo le misure )come una velinetta. Non partecipano a nulla malgrado abbiano 16 giga di memoria. Però sono liberi davanti un computer….
Mi sono nuovamente scoraggiato. Rinunzio, mi arrendo .
Ma ecco che per vero miracolo non vengo travolto. Se non mi sposto ci lascio la pelle. Possibile che la libertà faccia tanto fracasso ? Guardi Sanicola persino in famiglia venivo osteggiato. Lei come definirebbe uno come ? Io ho pagato a caro prezzo questa mia libertà ! Prima insultato, poi giudicato, tollerato sbeffeggiato , umiliato. Non mi ero accorto che mentre Lui parlava io lo stavo abbracciando con le lacrime agli occhi. Finalmente avevo toccato la libertà ! Quella scritta storta sui muri ! Quella che si è sempre nutrita di milioni di uomini amanti appassionati ! Quelli che pagano con danaro sonante come l’insulto e la degradazione. Torno ad abbracciarlo. Intanto il fracasso non diminuisce, solo che lo recepisco diversamente. Ci infiliamo al pub al castello dove lui può posteggiare. Mentre ci andiamo mi sembrava di attraversare una via dell’antica Roma dopo un “Trionfo” ! I bambini salutavano , le signore sorridevano come ragazzine che incrociavano il primo amore. Gli uomini , tranne “li veri omini”, lo invidiavano. Guarda Sanicola vedi sul cassone ci sono tutti i miei compagni di viaggio, quello che gira per le strade cantando di un amore perduto, quella che saluta tutti allegramente e che in questo momento sta mostrando una forza incredibile per vincere, quelli che vanno avanti e indietro senza mai fermarsi attraversando il paese, i pazzi d’amore riconoscibili dalle urla terribili, i disagiati, quelli differentemente abili ma pazzi d’amore per gli altri. Ringrazio Dio di aver incontrato quest’uomo. Entriamo e beviamo alla grande. Lui parco e morigerato io esagero e la mia felicità assetata nuota dentro i bicchieri stracolmi che Totò mi porge con mille raccomandazioni (la mano lunga di mia moglie).A casa colei che gestisce i miei sentimenti mi aspetta, come io aspetto la sgridata colossale in arrivo. Non mi disse niente anche se Totò spesso mi tradisce riferendo alla “zia” le mie “uscite” con colesterolo Ldl controllato….dal mio medico , da Totò e da colei che ha il monopolio dei miei sogni. Non fui sgridato . Sembravo Mosè quando “vide” sul Sinai……..
Avevo incontrato un uomo libero : Nino Tuzzolino e suoi compagni di viaggio.
MARINEO 8 GIUGNO 2010
LA STORIA D'AMORE DI QUESTO MESE
ll blog di Piazza Marineo annunzia che sul g. d.Sicilia ci sarà una edizione speciale sull’evento.
Non senza emozione apro il giornale e leggo a doppia pagina l’annunzio di un evento che si ripete da 16 anni. In contemporanea una serie di eventi (corpusdomini, gemellaggio,infiorata ecc). L’annunzio ci viene dato dalla foto della rotonda e spensierata faccia del Sindaco che viene pubblicata ad ogni evento come inserzionista . Voglio assistere alla preparazione dell’infiorata. Accolgo il messaggio …..ci vediamo stasera lanciato da una straniera (almeno dal linguaggio usato nello spiegare un lavoro teatrale-televisivo dai contenuti psichiatrici). Già alle 19 le squadre sono al lavoro. Dal gruppo provocatutti alla pilotina avvizzita, dalle confraternite agli scaut senza tempo, dall’unione delle comuni frustate ai senzatetto(e) e senza sesso. Nella Nuova Sede dell’Immobiliare San Ciro si bara alla grande. Superiore in testa si dipingono petali bianchi con colore giallo e varie alternative per sopperire alla mancaza di giallo e azzurro. Dirige un bancario predisposto a contare i petali. Non fosse una vetrina di belle ragazze credo che verrebbero impiegati i pensionati ….Sino a notte si continua a infiorare trasformando un lavoro di un ora in una notte di passerella di belle ragazze con vestiti attillatissimi, aderenti , provocantissimi. Grazie a questi eventi abbiamo scoperto che le “coulotte” sono un abbigliamento non più intimo. Bande di giovinastri scorrazzano con centinaia di “orfanelle”non ancora dodicenni ,abbandonate dai genitori, a vittime sacrificali di un progetto educativo mai applicato. Alle tre di notte rimangono solo le ex pie donne che cantano inni ad una dea sconosciuta sopra l’asettico carro di Tesbi. Scelgo fra Villafrati (ma non eravamo l’Unione dei comuni per coordinarci ?ecc.ecc.) Petralia sottana, e non so quanti altri ancora e mi dedico a Marineo. Chiedo ad una vigilessa cosa c’entra la festa del marchesato dei sanguinari (mi dicono espressione assessoriale) Beccadelli con l’infiorata. Messa solenne bilingue , tamburi esagerati. Il Pesco Superiore forse non sa che volenti o nolenti dalle ore 6 del mattino veniamo aggrediti da alborate, tamburini impazziti, dalle campane che fanno a gara fra madrice, monache e convento a chi suona di più e più forte e nelle ore che un laico peccatore vorrebbe magari riposare. Aggiungete alle decine di Tamburi almeno 5 bande municipali a campane è una competizione sul filo della arroganza e del non rispetto altrui. A pranzo ci sono varie possibilità. Il pranzo con le autorità (Sindaco,assessori ecc.) o con il comitato del gemellaggio, o con il Superiore della confraternità oppure ad uno dei pranzi clandestini organizzati dagli ex del comitato del gemellaggio. Cerco di partecipare a quello del Parroco ma non lo trovo. Chi mi dice che per motivi familiari è assente. Chi mi dice che ha organizzato un Happy ours dalle e con le suore, con i conventuali con i frati e il clero ospiti di San Giorgio. Finisco infine ad uno di questi pranzi clandestini di emarginati, isolati, ex organizzatori, stressati senza potere, disperati senza futuro, vittime della propria età , espulsi da confraternite, assetati senza cariche, saggi ma sordomuti, artisti e musici astiosi. Ci accomunava la certezza della nostra infallibilità, dalla atroce invidia verso altri. Ciò non toglie che alle 17 eravamo ancora là per terminare un infinito elenco di inefficienze altrui. Inizia la processione preceduta da una squadra di neocomunicati scatenati. Volano scappelloti minacce strattonamenti . Uno di questi alla fine prende il proprio cestino dei fiori e davanti la madrice lo usa come pallone subito si fa squadra con gol da ambo le parti. Debbo dire che la processione mi ha commosso . Ho iniziato guardando la bella mostra che facevano di se le belle signore e sono finito sottobraccio ad una bella nonna che sapeva tutte le cantilene, preghiere, vari tipi di rosario, inni a tutti i santi. Sorrideva, non rideva, canticchiava non gridava. Ogni tanto mi buttavo sui suoi occhi perché lacrimava dolcemente. Quando mi distraevo mi stringeva il braccio per ricordarmi che se volevo ridere e scherzare potevo andare altrove. Non mi ha mai sgridato , il suo volto mi diceva tu sei una persona intelligente non usare la processione come passerella, non fare battute o sberleffi. Mia moglie occupava l’altro braccio della signora. Non so se osservava più la signora o i miei sguardi alle signore che avevano passato il pomeriggio a comprimere cellulite dentro pantaloni attillatissimi (esistono misure più grandi…) a restringere camicette sudate alla baglioni. La signora ogni tanto ci spiegava funzioni presenze significati.Un ragazzino dietro di noi ascoltava il padre …….quelli neri ,tristi e arrabbiati sono della confraternita di Maria Addolorata, quelli rossi sono della Immobiliare San Ciro, il rosso è il Colore di San Ciro che lo hanno espropriato a San Giorgio, sono i migliori guardali sono di una razza eletta onnipresenti infallibili, in pratica sono solo donne che guidano i propri mariti, è una confraternita matriarcale; quelli a gruppi familiari di tre persone sono della San Giuseppe, quelli immischiati fra la folla si distinguono perché hanno il distintivo del drago sono i fedelissimi di San Giorgio, sono clandestini hanno paura di San Ciro, stanno aspettando l’OK dalla America dalla potente organizzazione la Manuzza Nera: l’altra mano di San Ciro, poi ci sono quelli di Sant’Antonio di Padova che da poco si sono fusi con quelli di SantAntonio de Lisboa, poi quelli del SS Sacramento, organizzatori della ricorrenza ed editori del catalogo merceologico del Corpus Domini. Non mi ero accorto che Franco Vitale ogni tanto si inseriva precisando e rimandando al predetto catalogo da lui compilato in tutte le sue parti discorsi delle autorità comprese. Il passaggio del baldacchino con il Santissimo accompagnato dalle grida provenienti da una taberna dove centinaia di estrosi della stessa famiglia e dove una di loro grida una forte invocazione religiosa ,passa come su un tappeto volante sopra l’infiorata commuovendo tutti. Mia moglie ora lacrimava più della signora, io non so come finii sotto braccio di una bellissima signora a cui da più di un ora tenevo la mano. Avevo fatto bene a scegliere Marineo per la festa dell’infiorata.
Tirai forte la mano di mia moglie e mi avviai verso casa. Intanto al castello il Maestro Matteo Selvaggio dirigeva flauti e ottoni sostituendo il vero direttore d’orchestra preso da crampi allo stomaco che faceva la spola fra il pub e il palco, accudito da una crocerossina che si dice faccia la maestra riconoscibile dalla penna rossa che porta sul cappello.L’orchestra suonava cosi bene che strattonai mia moglie portandola a casa, aprii il balcone mi sedetti accanto a Lei e iniziai a dirle quelle belle parole che le dicevo da ragazzo . La dolce musica mi diede una mano.
I vicini non mi chiesero dove eravamo finiti quando non mi videro più sul balcone.
SI è INAUGURATO IL NUOVO
TEATRINO AL PASSETTO
VIA TRIOLO 51
MARINEO PALERMO TF 0918726487
VENERDI POMERIGGIO NON SOLO TANTISSIMI AMICI, MA IL NUOVO PARROCO, IL SINDACO FRANCO RIBAUDO, QUALCHE ASSESSORE VEX SINDACI E SOPRATUTTO TANTISSIMI CHE RICORDAVANO CHE DA OLTRE CENTO ANNI IN QUESTA STESSA VIA ESISTEVA IL TEATRO DEI PUPI.ERA PRESENTE ANCHE STEFANO MANCUSO DISCENDENTE DI QUELLA FAMIGLIA CHE AVEVA SEMPRE FATTO TEATRO A MARINEO IN VIA TRIOLO AL PASSETTO.
NESSUN PRESENTATORE MA VALIDISSIMI ARTISTI A TEMA.
I ELIOGRAMMA SICILIA HANNO CANTATO LA BELLISSIMA CANZONE SUL PUPARO,KATIA RAINIERI LA CANZONE C'ERA NA VOTA L'OPERA DEI PUPI, LA RAGAZZA DEL VIOLINO HA SUONATO LA COLONNA SONORO DI NUOVO CINEMA PARADISO, I POETI HANNO CANTATO LA NOSTRA TERRA.
POI IL SOTTOSCRITTO HA SPIEGATO IL PERCHè DEL TEATRINO A MARINEO.
ALCUNI SONO RIMASTI DELUSI PERCHè NON C'è NESSUN SIGNIFICATO NASCOSTO. L'URGENZA DI DARE SPAZIO PROFESSIONALE AI NOSTRI RAGAZZI è EVIDENTE.
GRAZIE AI MEDIA SIA LOCALI CHE PALERMITANI HANNO DATO GRANDE RISLATO E PER PIU GIORNI ALLA COSA.DA CORLEONE A PALERMO LA NOTIZIA HA ATTRAVERSATO LA VALLE.
IL TEATRINO è APERTO A TUTTI COLORO CHE VOLESSERO COLLABORARE.
SI TENDE A SPETTACOLI SERALI E POMERIDIANI, PER TUTTI PER ADULTI E PER RAGAZZI.
PROGRAMMI SPECIALI PER LE SCUOLE E I PIU PICCOLI
NOTIZIE RIGUARDANTI MARINEO E IL SUO TERRITORIO
A 1760 ANNI DALLA NASCITA 250 DC
A 1707 ANNI DAL SUO MARTIRIO 303 DC
A 354 ANNI DALLA SUA VENUTA A MARINEO 1664 DC
N.3 DEL 28 GENNAIO 2010
SAN CIRO
SE VOGLIAMO SAPERE QUALCOSA SU SAN CIRO DOBBIAMO A NUCCIO BENANTI UNA ESTESA E PRECISA BIOGRAFIA.
NON è UNA COMPILAZIONE DI DATI ANAGRAFICI MA ADDIRITTURA UN TRATTATO CHE VA DAI DATI ANAGRAFICI A TUTTA UNA SERIE DI OSSERVAZIONI E APPUNTI SUI VARI ASPETTI RELIGIOSI SOCIALI E DI COINVOLGIMENTO DI UNA COMUNITà COME LA NOSTRA SINO AI RIFLESSI ANTROPOLOGICI.
MI STUPISCE CHE NON SIA STATA PUBBLICATA IN QUESTA FORMA.
SI CONTINUA AD EDITARE VITE DI SAN CIRO O RISTAMPARE QUELLE NAPOLETANE E NON LA DOTTA ESPOSIZIONE CHE TROVO SOLO NEL SUO SITO.
CREDO SIA TEMPO DI PORRE RIMEDIO A QUESTE EDIZIONI DA SACRESTIA PER FAR SPAZIO AD UN LAVORO BEN COSTRUITO E ESPOSTO IN MODO ECCELLENTE.
PURTROPPO SI CONTINUA A STAMPARE "IN PROPRIO" ED IL CAOS EDITORIALE HA RAGGIUNTO LIVELLI IMPENSABILI.
SI EDITANO LIBRI CHE NEMMENO L'EDITORE CORREGGE O ADDIRITTURA IMPAGINA.
UN TEMPO APPREZZATI PERCHè ERANO NECESSARI COME RIFERIMENTO.
SE L'AMICO ANTROPOLOGO SI DECIDERà SPERO AGGIUNGERà UN ELENCO DEI LUOGHI DI CULTO CHE OLTRE AI SOLITI ULTIMAMENTE SI è ARRICCHITO
DI LOCALITà PRIMA IMPENSABILI.
PORTICI, NAPOLI, ROMA, GROTTAGLIE, ERACLEA E OVVIAMENTE MARINEO.
TRALASCIO ICONE,MOSAICI E LOCALITà IN TUTTO IL MONDO BIZANTINO ,GRECIA IN PRIMA FILA.
DA UNA MIA NUOVA RICERCA IN FRANCIA HO TROVATO BEN TRE COMUNI
CHE PORTANO IL NOME E IL CULTO DI SAN CIRO.
PROBABILMENTE IL FATTO è LEGATO ALLA BATTAGLIA DI ABUKIR PERCHè ANCHE LA SCUOLA MILITARE PIU IMPORTANTE DI FRANCIA PORTA IL NOME DI SAN CIRO
COSI COME SAN CIRO SUL MARE (DETTA LA PICCOLA NIZZA) IN COSTA AZZURRA E COSI VIA. SPERO CHE ALTRI SI CIMENTINO IN QUESTA RICERCA MENTRE APPENA ULTIMATE LE MIE RICERCHE MI FARò IN DOVERE DI PASSARLE A CHI HA GIà SPESO TANTO LAVORO NEL ASSEMBLARE LE ALTRE NOTIZIE SU SAN CIRO.
n.2 del 2 novembre 2004
MRVE
Non è una iscrizione arcaica...
Lo si poteva chiamare "San Ciro" o "alkazan" o meglio ancora "sant'onofriu di li cosi persi e ritruvati". Gli si poteva dare il nome di un politico scomparso , e cosi via. No si è scelto il MRVE. Eppure si avevano a disposizione due-tre nomi che certamente non avrebbero stonato.
Beccadelli-Bologna. Perché nel bene e nel male il paese è legato per origine a questi nomi. Avrebbe giustificato il luogo dove attualmente è dislocato e avrebbe reso giustizia a origini certe e inconfutabili.
Padre Tuzzolino. Fermi lì non allarmiamoci. Anche qui nel bene e nel male questo nome e legato al fatto. Fu lui a tentare per primo la conservazione di una raccolta di "oggetti" provenienti dal territorio. Con tutto quello che ne segui. A lui il merito di aver aperto la strada là al convento .
Giuseppe Calderone. Povero vecchio . Marineo gli volta sempre le spalle. Sta facendo la fine di H:Schlimann. Se fosse vivo lo avrebbero fatto internare per "asserzioni false e tendenziose". Parlo di Padre Calderone. A chi dedicare il museo se non a Lui. Un museo della Valle dell'Eleuterio non può non avere il suo nome. Si perché lui non scrisse solo di Marineo ma ...della Valle dell'Eleuterio. Ora chi ha voluto dare questo nome "MRVE" non si è posto il problema. Già in altra occasione ebbimo a dire che passare sotto silenzio il centenario di Giuseppe Calderone era un insulto all'unica personalità storico-culturale di Marineo.Tutti corsero a smentire annunziando prossime manifestazioni, busti in costruzione, rievocazioni e ricerche. A futura memoria l'unica segnalazione pubblica ed efficace la dobbiamo all'eccellente Franco Corrado,già apprezzato Sindaco di Marineo, che in occasione del Premio di Poesia lo ricordò pubblicamente quel mese di settembre che aveva appena superato la ricorrenza. Nemmeno la scuola a lui intestata se ne è ricordata. Marineo smemorata! Titolammo allora. Ora cosa dobbiamo dire. Cosa dobbiamo pensare ? Che qualcuno si è prenotato lo spazio per il futuro ?
Museo Regionale della Valle dell'Eleuterio Pinco Pallino.
Proviamo a fare un referendum .
A chi AVRESTE PREFERITO intitolare il MRVE ?
1 AI BECCADELLI BOLOGNA
2 PADRE TUZZOLINO
3 GIUSEPPE CALDERONE
4 ...........................................
PER FAVORE NON INCOMINCIAMO A RISPONDERE A PADRE RAINIERI (PAX) O MADRE ALFONSA (PAX) .
INVIATE LE VOSTRE RISPOSTE .
2 novembre 2004
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NEL PROSSIMO NUMERO:
UN MARINESE ALLA BATTAGLIA DI LEPANTO !
GARIBALDI A MARINEO
IL POETA MELI A MARINEO
MAKELLA : UN CANALI NON FA PRIMAVERA
SIAMO PASSATI DAL "FANTASIOSO" PADRE CALDERONE AI "CONGETTURALI" DEI NOSTRI TEMPI. MENTRE IL PRIMO ALLA SCHLIEMANN PERCORREVA COLLINE ,SENTIERI ,POGGI E DIRUPI, I NOSTRI JNDIANA JONES DI OGGI SI ATTACCANO AD UN CANALE PER STRAVOLGERE ALMENO UN SECOLO DI SUPPOSIZIONI. PADRE CALDERONE ERA UN POETA CHE AMAVA LA SUA TERRA E NON AVEVA MEZZI E STRUMENTI , E SCAVANDO NELLE BIBLIOTECHE ALLA FINE MISE INSIEME LA TEORIA DI ANKIRA CHE PER OLTRE UN SECOLO HA TENUTO . ORA UN "CANALI" CON SCRITTA A PUNTA SULLA ARGILLA VIVA ,UN NOME ALTRETTANTO FANTASIOSO, MAKELLA , CI TERRà PER TANTO TEMPO SOSPESI. EPPURE I RISCONTRI STORICI SONO INCONCILIABILI (LUOGO, TEMPI, ECC.) . DOVREMO ATTENDERE OLTRE CENTO ANNI PER SCOPRIRE SE MAKELLA RISIEDEVA IN PROVINCIA DI PALERMO (SIC) O IN QUEL DI TRAPANI O Giù DI LI ? NOI RITENIAMO CHE ALMENO UN SECONDO RISCONTRO è POSSIBILE EFFETTUARLO IMMEDIATAMENTE. MARINEO SIN DA TEMPI IMMEMORABILI HA SEMPRE POSSEDUTO DUE STAZZUNA. UNA ANALISI CON PRELIEVI DA PIU LUOGHI CI POTREBBE RISPONDERE SUL TIPO DI ARGILLA E QUINDI DI RISCONTRARNE LA PARENTELA. Già AVERE DUE STAZZUNA QUANDO PAESI VICINI E MOLTO PIU GRANDI NON NE POSSEDEVANO AIUTA VERSO LA TESI DI MAKELLA, MA I RISCONTRI VANNO FATTI E NON AVENDONE ALTRI DAL TERRENO "ARCHEOLIGICO" CERCHIAMOLI ALTROVE COME FA APPUNTO OGGI LA NUOVA ARCHEOLOGIA. NON CI AIUTA PER NIENTE LA TOPONOMASTICA E LE SCIENZE SIMILARI perché DI MAKELLA NEL NOSTRO TERRITORIO NON è SOPRAVVISUTO NESSUN APPELLATIVO Né TOPONIMO Né ALTRO.
FINALMENTE ABBIAMO IL MUSEO REGIONALE DELLA VALLE DELL’ELEUTERIO. SE NON CONOSCESSIMO LE PERSONE DIREMMO CHE MAI INAUGURAZIONE FU FATTA IN COSI BREVE TEMPO. EPPURE SI è LAVORATO BENE CON TESTI PANNELLI E BROCHURE, PROGETTAZIONE DELL'ALLESTIMENTO E ALTRO,è MANCATO SOLO IL TEMPO PER...
STUPISCE E INSOSPETTISCE QUESTA CORSA (NON NUOVO IL SISTEMA ECCO perché INSOSPETTISCE) DI FAR IN MODO CHE CHI IN QUALCHE MODO è LEGATO AL LUOGO E AL PERCORSO FATTO PER ARRIVARE, SIA AL MUSEO CHE "ALLA STORIA" DEGLI SCAVI, FOSSE MESSO IN CONDIZIONE DI NON ESSERE PRESENTE. DAL PROF TUSA ALLA SUA CONTINUATRICE A TUTTI QUELLI DI MARINEO CHE CREDEVANO NELLA MONTAGNOLA. DA LONTANO, ABBIAMO LA SENSAZIONE CHE LA COSA NON APPARTENESSE A MARINEO E CHE GLI OSPITI FOSSERO Più DEGLI INDIGENI. INTANTO REGISTRIAMO IL FATTO. MARINEO HA IL SUO MUSEO.
CI AUGURIAMO CHE IL PERSONALE VENGA PREPARATO , CHE DAL MUSEO SI RIMANDINO I VISITATORI ALLA BIGLIOTECA DOVE POTRANNO TROVARE I TESTI RIGUARDANTI ANKIRA, MAKELLA E TUTTO IL MATERIALE CONSULTABILE. CHE IL MUSEO NON DIVENTI BAR E RITROVO DI ARTICOLISTI DEMOTIVATI, CHE GLI OSPITI VENGANO ACCOLTI E GUIDATI E NON ABBANDONATI NELLE SALE. CHE SI INDIRIZZINO LE SCUOLE SU PERCORSI TEMATICI PARTENDO DA COSA è ESPOSTO NEL MUSEO. DA UNA STATISTICA DA NOI EFFETTUATA NEMMENO IL 10 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE HA VISITATO IL MUSEO. TRAMITE LE SCUOLE SI INVIINO MESSAGGI ALLE FAMIGLIE AFFINCHè I RAGAZZI (CHE OVVIAMENTE SI PRESUME ABBIANO Già VISITATO IL MUSEO) PORTINO I GENITORI FACENDO DA GUIDA I RAGAZZI STESSI.
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