Avevamo detto che saremmo tornati sull'argomento e vi presentiamo due testimonianze ed una nostra riflessione.
Cara Preside,
purtroppo il nostro percorso insieme è arrivato al capolinea. È
difficile salutare una persona che si conosce da molti anni e per la quale si è
provato molto affetto: solo adesso ci
rendiamo conto di quanto grande sia questo sentimento. Nelle menti di tutti noi
ha lasciato ricordi incancellabili: è impossibile dimenticare tutte le lezioni
di vita che ha svolto nelle nostre classi, attraverso le quali ci ha fatto
riflettere sulla società odierna e sui modi di fare, a volte sbagliati, della
gente e soprattutto di noi ragazzi. In
questi anni è riuscita a mettersi allo stesso piano di tutti noi, facendoci
sentire importanti e mettendoci a nostro agio. Ci ha sempre coinvolto in tutte
le attività rendendo qualsiasi lavoro, apparentemente noioso, divertente e
istruttivo. Il suo modo di essere e di comportarsi è sempre stato un modello di
riferimento per noi alunni che abbiamo sempre cercato di somigliarle. Abbiamo
passato momenti bellissimi insieme che noi tutti ricorderemo con affetto e anche
con un po’ di nostalgia: i Natali, i Carnevali e tutte le recite in cui abbiamo
dato sempre il meglio per esprimerle la gratitudine che proviamo nei suoi
confronti. È sempre stata una donna in movimento e quindi adesso, dato l’arrivo
della pensione, può trovare il tempo per riposarsi un po’. Speriamo
che anche lei abbia ricordi bellissimi di noi tutti, che di certo non la
dimenticheremo mai. Vogliamo concludere questa lettera con un GRAZIE per tutto
quello che ha fatto per noi, per quello che ha fatto per l’edificio scolastico,
e soprattutto per l’affetto che ci ha donato in tutti questi anni, quindi BUON
PENSIONAMENTO e a presto.
Rosaria Lo Bianco a nome degli alunni della scuola di Bolognetta
Non
posso dire che conoscevo la preside della scuola media di Marineo in tutto il
suo operato. Me ne parlava mia cognata, sua compagna di scuola, con molta
ammirazione ma io non ho potuto mandare i nostri figli nella sua scuola, anche se mi sarebbe
piaciuto. Vivevamo a più di mille km di distanza. Conoscevo bene le scuole di
Milano, sia quelle che hanno frequentato i nostri figli sia quelle dove ho
insegnato. Durante una mia permanenza a
Marineo, Maria Cira mi ha invitato a visitare la sua scuola. Ho accettato
l’invito ma mi dicevo che non potrò entrare nelle classi durante le lezioni e
quindi non potrò farmi un’idea del tipo di lavoro che svolgevano i suoi
insegnanti. Mi sono ravveduta appena varcata la soglia dell’edificio. Ho
trovato una galleria d’arte e di gusto che raccontava molto del lavoro degli
insegnanti con i loro alunni, della loro preparazione, della loro paziente
guida nell’eseguire i ‘murales’ che facevano dell’edificio scolastico
un’enciclopedia dell’arte moderna. Quale differenza con le scuole milanesi,
assomiglianti spesso alle caserme adornate solo con le scritte degli studenti
che parlano dei loro amori e dalla loro appartenenza politica, quando va bene,
altrimenti solo con gli scarabocchi
incomprensibili. Non voglio
idealizzare una scuola e denigrare le altre ma quello che ha realizzato la
preside della scuola media di Marineo è un gioiello, un biglietto di visita di
una donna piena di interessi, che ama il suo lavoro e sono convinta che lei
continuerà a occuparsi di tante cose, che le sue giornate saranno ancora piene
d’impegni. Glielo auguro di cuore. Růžena
Růžičková
Appena avuto conferma che la Maria
Cira Muratore in Bivona era “in pensione” mi sono sorti
alcuni dubbi che ho sempre espresso all’interessata senza averne mai risposta.
Non è facilmente avvicinabile soprattutto sui temi del suo ruolo professionale.
Avrei voluto che “scaricasse” il “tenuto dentro” di tantissimi anni, le sue
sensazioni, le battaglie , gli sgarri, i rapporti con i docenti, con le
istituzioni. Chissà forse “appena in pensione effettiva” “vuoterà il sacco”. Ma
già possiamo registrare alcune impressioni. La successione. Ora aspettiamo un
ribaudiano al suo posto. Che “pulisca la scuola dai graffiti ai murales, dalla
paccottiglia artistica al vasellame, dalle ciamarite alle tele. Cancellare
qualsiasi tipo di passato è il primo obiettivo dei nostri politici biliosi. La
cosiddetta “damnatio memoriae” , tanto cara ai nostri bibliotecari, deve
avvenire presto e decisa. E’ come la scomparsa di Aldo Calderone ignorata dal
nostro blog-ribaudiano . Non si osi “distruggere” il passato costruito da
decine di docenti in sintonia con questa preside ! Che il sostituto-a rispetti
questa immane quantità di lavoro e di energie. Generazioni di ragazzi sono
stati “allevati” a valori cari ai genitori . Che le amministrazioni ricordino
che la gente di Marineo è usa rispondere con moti popolari e rivoluzioni a chi
vuol imporre museruole e mal governo. E
proprio di questo mi parlava Aldo Calderone elencandomi le rivoluzioni della
prima metà dell’800 a Marineo. Può una simile persona andare in pensione ? Cosa
farà ora ? Cosa rispondere a chi mi chiede perché non raccontare della sua vita
professionale ? Affidiamo ad altri questo compito. Noi ci chiediamo ciò che da
più parti ci chiedono . Si metterà in politica ? Vorrà essere il nuovo sindaco
di Marineo ? Sarà consulente del Ministero ? Assessore alla Cultura ?
Bibliotecario a tempo pieno per
“resuscitare” la nostra biblioteca ? Assessore alla P.I. ? Fossi il Capo della
Amministrazione non mi lascerei sfuggire questa occasione. Avere come
collaboratrice una persona di tale esperienza e capacità fa la differenza. Gli
affiderei un incarico preciso , specifico con dei grossi paletti e poi
attenderei i sicuri risultati. Così si costruisce il futuro. Con la qualità. Con
la sola Costa , con la
Scarpulla non siamo andati lontano. Aver sfidato Coinres non
ci ha portato lontano. Avere 10 undicesimi di consiglio comunale contro non è
ideale, riconfermare assessori sfiduciati la sa di impudenza, riassegnare
continuamente incarichi è segno di instabilità e di arroganza da quattro soldi
.
L’unica cosa di cui siamo sicuri è di cui siamo certi è che Maria Cira
Muratore in Bivona , depositaria di tanti nostri valori, avrà l’affetto di
migliaia di suoi studenti che la saluteranno tutti i giorni incrociandola per
la strada.
IL GUGLIELMO
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