domenica 25 febbraio 2018

IL COMUNE ATTACCA E PRECISA

COMUNE DI MARINEO
Provincia di Palermo
COMUNICATO STAMPA
In ordine all’articolo riguardante il finanziamento dei lavori della Chiesa Madre e al relativo commento, è opportuno sottolineare che trattasi di restauro e messa in sicurezza di un bene dichiarato di “interesse culturale nazionale” di particolare pregio e valore artistico, così come sancito dal decreto dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali del 24 novembre 2016. Tale intervento rientra in un’ottica più ampia di programmazione che comprende la valorizzazione di beni culturali e immateriali. Infatti sempre nell’ottica di una promozione turistico/culturale del nostro territorio si è puntato, assieme ai Comuni del circondario, a realizzare una rete culturale comprensoriale riuscendo ad ottenere anche il finanziamento del progetto denominato I’ART per un importo di € 1.500.000 circa da parte della Città metropolitana di Palermo.Questi sono solo due dei diversi progetti in cantiere (già finanziati) che sicuramente possono portare un aumento del flusso turistico e di tutto ciò ad esso collegato. Pertanto l’opera di restauro della Chiesa Madre non prevarica altre opere di pari importanza che necessitano di tempi di finanziamento diversi. E’ utile ricordare a tutti che i fondi regionali, nazionali e comunitari finanziano particolari assi (tipologie di opere) vincolati e non utilizzabili per finalità diverse. In tal senso, essendo quello relativo alla Chiesa Madre un finanziamento con fondi europei non graverà su ulteriori tasse comunali. In ultimo, occorre precisare che proprio grazie all’intervento di messa in sicurezza, si eviterà la chiusura della Nostra chiesa Madre e la sua fruizione da parte dei fedeli e di tutti i visitatori (turisti, emigrati, ecc.....)
Marineo,lì 23/02/2018
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Ps Questo secondo comunicato stampa ci costringe a rompere quel silenzio “elettorale” che ci eravamo imposto anche perché stanchi di rincorrere le corbellerie altrui. Quest’ultimi purtroppo non sanno adattarsi ad un convivere civile e quindi ci obbligano a tornare a usare “le maschere antigas” modificate ai gas di oggi.

Nessun commento:

Posta un commento