giovedì 19 gennaio 2012

PINO CANTACI SEMPRE DI DIO !


Don  Pino  Spataro  25° anniversario dell’ordinazione sacerdotale -10 / 01 / 1987  -  10 /01 /2012
Pino e famiglia nella sua bella casa di Marineo
Quando si manifesta una vera vocazione nessun ostacolo si può frapporre ad essa. E’ il caso di mio fratello Pino che , a 25 anni, dopo essersi diplomato ragioniere e avere collaborato con mio padre ed i miei zii nella loro attività commerciale , avendo maturato un cammino personale d’interiorità e sentendosi chiamato dal Signore ,decise di entrare in seminario.Pino è stato ordinato sacerdote il 10 Gennaio 1987 con l’imposizione delle mani  del cardinale Salvatore Pappalardo, avendo scoperto in Cristo Gesù l’unica persona in grado di dare ragione e senso a tutte le domande più profonde dell’uomo e accettando di diventare suo ministro perché la Sua parola di salvezza arrivasse a tutti gli uomini. Lungo la sua esperienza di sacerdozio ministeriale ha vissuto ansie e gioie, speranze e preoccupazioni, legati alla realtà in cui si trovava ad operare. A Villabate  la sua prima palestra per il sacerdozio, in una realtà difficile ma anche accogliente e  formativa , in cui  i confratelli sacerdoti di Marineo, padre Giacomo Ribaudo e padre Salvatore Pulizzotto lo hanno introdotto e supportato al servizio sacerdotale nella comunità locale.Poi ci fu l’esperienza di vicerettore del seminario ,in collaborazione con il rettore di allora e oggi vescovo di Cefalù, Vincenzo Manzella, con il quale condividendo affetto e stima reciproca, ebbe modo di seguire la formazione dei futuri sacerdoti per ben cinque anni.  Subito dopo è diventato parroco della parrocchia “San Giovanni apostolo” ,  molto eterogenea per situazioni, classi sociali e culturali e per particolare condizione ecclesiale. In questo quartiere è stato accolto con gioia,facendo crescere,anno dopo anno , la comunità. Come non ricordare alcuni momenti belli come la processione pasquale , mutuata dalla nostra tradizione, con l’incontro di  San Giovanni apostolo , Maria  e Gesù risorto nelle strade con la partecipazione di tutto il quartiere mentre si leggevano passi della parola di Dio e si concludeva con il volo delle colombe ,segno di pace e di vita nuova.  Anche la chiesa si abbelliva, anno dopo anno, dando visibilità e decoro ad una comunità dove anche i laici erano responsabilizzati e coinvolti. Dopo ben 16 anni è stato chiamato a lasciare questa parrocchia per andare in una nuova: “Maria Consolatrice” al villaggio Ruffini. Anche qui chiamato a costruire una realtà nuova insieme a persone nuove ma sempre rimanendo fedele alla propria missione: portare Cristo ai fratelli, dare speranza agli sfiduciati, dare coraggio a chi è stanco , trasmettere la grazia di Dio a tutti gli uomini di buona volontà. Tutto questo so che lui lo farà  a modo suo: con la sua forza e la sua tenerezza, con il suo sorriso ma anche con il suo istinto, con la sua semplicità ma anche con la sua determinazione perché il Signore si serve di ciascuno di noi, cosi come siamo, con i meriti e le fragilità, con i lati positivi e quelli negativi, perché  non ci gloriamo mai di quello che facciamo ma in ogni cosa rendiamo grazie a Lui, unica fonte del bene e della vita. In tutti questi anni l’amore per Marineo e la propria parrocchia di origine non è mai venuto meno,soprattutto l’amore per San Ciro, di cui ha composto un inno (Santo martire Ciro d’Alessandria),l’amore per le tradizioni,tra cui quella dei “Canti della Passione” del Giovedì Santo,  l’amore per le persone che fanno parte della sua vita: conoscenti, amici,parenti, che avranno sempre un posto particolare nel suo cuore. Così scrivevo di lui 25 anni fa nel giornalino dedicato alla sua ordinazione sacerdotale: “Pino rifiuta spesso i formalismi e le ipocrisie delle persone che cercano di apparire più che di essere ,cercando di mantenere una propria libertà interiore, non piegandosi al potere umano, alla ricchezza,alla comodità,all’idolatria. Ho potuto notare in lui un desiderio molto forte di autenticità e di radicalità nelle scelte che impegnano tutta la vita e lui è stato un giovane che ha fatto una scelta coraggiosa di amore per portare una speranza alla nostra società.”  A distanza di 25 anni Pino è rimasto fedele a se stesso e a Cristo unificando in sé la propria  identità umana con il lasciarsi guidare e trasformare dallo Spirito di Dio.  Anche noi familiari, abbiamo vissuto con lui,  passo dopo passo, tutto ciò che questa sequela a Cristo ha comportato, soprattutto mamma e papà che, dopo un primo sbigottimento per la sua scelta, hanno fatto di tutto per aiutarlo e dargli sostegno fisico, affettivo, morale e spirituale pregando ogni giorno per lui e per tutti i sacerdoti perché siano segno dell’amore di Dio per ogni uomo . E, anche a noi , suoi  familiari , ha fatto cambiare interiormente e spiritualmente, ha trasformato  la nostra vita in una festa, pur non eludendo i problemi e le preoccupazioni che essa comporta. Per tutto questo e per quello che lui ancora farà e sarà…grazie  Pino!!
Maria Grazia Spataro
Questo inno o  canto è stato scritto da una persona di parte. Sotto certi aspetti “inaffidabile”. Solo un fratello, In questo caso una sorella, poteva scrivere questo ed in questo modo superbo. Solo chi ti conosce profondamente sa esprimersi in questo modo. “Pino rifiuta spesso i formalismi e le ipocrisie delle persone che cercano di apparire più che di essere” : questo è un motto, un simbolo di vita, un impareggiabile biglietto da visita. Pino cantaci sempre di Dio ! Auguri da tutti noi.

1 commento:

  1. “Il Prete non e’ prete per se stesso,
    Lui non da a se stesso l’assoluzione;
    Lui non amministra il Sacramento a se stesso
    Lui non opera per se stesso, ma per Te”
    (San Giovanni Vianney)


    Felice Anniversario Caro Don Pino, con l’augurio di celebrarne ancora tanti. Grazie per il lavoro che svolge per la diffusione della fede in Dio e San Ciro.
    Sempre con il dovuto affetto e rispetto,
    Ciro Guastella

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