martedì 31 gennaio 2012

COSA C'è SOTTO LA FOGLIA DI FICO ?


Sacro Monte di Varallo Valsesia
COSA C’è SOTTO LA FOGLIA DI FICO ?

In effetti è vero :viviamo in una comunità strana e pagana. Pagana perché oggi festa Patronale di San Ciro tutti i negozi sono aperti e le varie attività in funzione. Come a Natale a Pasqua e cosi via. Il forte senso religioso della nostra gente si è “fuso” con il consumismo. Persino l’alborata mi è sembrata “astutata”. I soliti tamburi che sbraitano alla luna, in questo giorno alla nebbia. Per non parlare delle “musiche confusionali”:la banda fuori della chiesa in contemporanea il coro dentro  accompagnato dall’altoparlante con una terza musica. Le consuetudini della festa di san Ciro puvureddu le conoscono solo qualche vecchio ed i confrati. Poi come è “scinnutu s’innachiana”. Speriamo che la processione di questa sera ci ricompensi di questa “indifferenza”.
Ieri sera sono andato alla seconda puntata  della love story del Coinres. Potevo farne a meno. Desolante la parte riservata al pubblico. Non c’era un “vero” cittadino. Solo gente di parte(dipendenti,assessori,consulenti,assistenti) che quasi gridavano, si agitavano interferiva commentava. Tanti assessori o consiglieri piazzati là davanti a coprire il pubblico come fossero trasparenti, con arroganza e molta maleducazione. Il video-addetto già da solo toglieva la visuale. Solo tre eravamo immobili: il nuovo assessore alla cultura, l’addetta allo sportello del cittadino ed il sottoscritto. Gli altri picneggiavano  ovunque. Ma di cittadini nemmeno uno, alla faccia di chi dice di avere il “consenso dei cittadini”.
La sorpresa è stata quando ci troviamo come assente il “presidente titolare” oltre una mezza dozzina di assessori presenti-ma-assenti in bilico fra essere presenti effettivi o assenti lontani. Chiediamo durante le pause spiegazioni e la risposta è siamo in guerra.
Inizia la seduta a “conduzione familiare”. Proprio in rispetto alla nuova legge che dovrebbe essere applicata. Che male c’è se uno suggerisce e l’altro applica. Debbo ammettere però che il Presidente-fratello non si è lasciato prevaricare ed ha condotto bene mediando con autorità. Bastava facesse uscire gli indisciplinati (riserviamo loro una stanza o che usino scale e corridoi).Ad un tratto chiedo (ad Achille mi pare) se esiste una scuola di politica a Marineo perché necessito urgentemente di lezioni. Riepilogo inutile della puntata precedente e l’ex Pacificatore (tornato in aerea sovietica) ripropone sotto altra forma la “solidarietà mancata sabato al sindaco e alla sua politica”. Se manca Quartuccio (me lo immagino con la foglia di fico su misura additato come “uno” in senso di disprezzo come fece alla Tv un certo assessore) e Spinella la minoranza diventa “pochezza”. Scatta e pretende Spinella affinchè vengano tolte due righe dall’epico e fatidico ordine del giorno. A questo punto il vero Pacificatore accetta e si va ad un voto inutile per tutti.
In parole povere Marineo esprime solidarietà al Sindaco totale ed incondizionata sul gesto  ,(se non sbagliamo il "suo " giornale  si è dimenticato di esprimere solidarietà) ma la minoranza non condivide la linea del sindaco “esprimendo una posizione politica”   e definendo nella notte  la linea “del fico “ trasparente. Cioe Marineo è solidale umanamente con il sindaco, condanna il gesto ma non condivide la politica del sindaco. Sorge subito una domanda: ma cosa credete di trovare sotto questa foglia di fico ? Il sindaco continua la sua lotta personale al Coinres , che oltre ad avere avuto i suoi risultati vorrebbe (e questo a ns parere è un errore) continuare a cavalcare all’infinito , trascurando le vere emergenze del paese (occupazione, lavoro, produttività,incentivazioni, ecc.ecc.). Anche la minoranza balbetta perché giocano con il Coinres per partito preso e visto che l’amministrazione non se ne occupa che inizino loro ad occuparsene.
Scrivere commenti subito dopo non vale la pena perché o certuni hanno già pronti i volantini prima o sono veggenti o usano la notte  in modo completamente sbagliato trascurando amore e goliardate come è nelle nostre sane tradizioni. 

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