venerdì 6 gennaio 2012

QUELLE VECCHIE FOTO

Credo sia scorretto pubblicare vecchie foto. E il mio amico Pino Taormina ne approfitta spesso e volentieri. Credo che aspetti con ansia anniversari, ricorrenze e avvenimenti. E allora ti tira fuori vecchie foto che ti costringono a fare un passo indietro. Rincorrere ricordi, fatti, sogni, emozioni. Già devi riconoscerti fra altri dieci adolescenti! Devi trovare subito uno specchio, ma devi avere anche coraggio. Cerchi qualche capello, rientri un po’ di pancia e tutte queste foto in bianco e nero non aiutano. “Papi, ma perché eravate cosi tristi !” t’interrogano i figli. Chi sognava l’America, chi possedere una macchina, chi aspirava a superiore di una qualche congregazione. Per le ragazze le cose andavano diversamente. Esisteva la vera privacy. Dopo una certa età pochissime foto! Una foto girava di mano in mano e dovevi giustificarne il possesso. Le vecchie foto delle ragazze invece sono un toccasana. Ti ringiovaniscono perché ti rammentano quella ragazzina che riempiva i tuoi sogni d’innamorato.
Oltre alle foto ci sono le citazioni. Leggo su un “manuale delle citazioni altrui” il nome di un giornalista: Marcello Cimino per via di certe cose con Sciascia. Devo rincorrere la memoria sino agli anni cinquanta quando (1957 ?) accompagnato dal nostro “primo scout-fondatore”, alias Giovanni Perrone, ci presentammo da Marcello Cimino in pantaloncini corti e lui sbalordito non capiva chi fossimo e ci stava allontanando “perché aspettava gente da Marineo”. Per lungo tempo andai a bottega da Lui scrivendo, per L’ORA tutto quello che mi passava per la mente su Marineo. Poi mandò a Marineo Roberto Ciuni che dedicò una pagina intera a Marineo e noi festeggiammo perché era una pagina bellissima: la prima volta senza morti e disgrazie! Oggi tutti i nomi che frequentavano quella bottega sono i principali giornalisti italiani.
Tranne uno: il sottoscritto .
Le vecchie foto non fanno bene alla mia salute.

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