venerdì 29 marzo 2019

CENA POMPEIANA A BASE DI GARUM !



…se piace ai marinesi !

Vorrei non passare per uno di quei “servitori di tre padroni” ! Mentre noi arranchiamo perché non abbiamo figli da sistemare e non dobbiamo “ipotecare” il nostro lato B tentiamo per l’ennesima volta di spingere la parte che pensiamo sia moderata a riflettere ed uscire da questa palude in cui si è volontariamente buttata.
Svenduto vergognosamente il Premio di Poesia (dopo anni che proponiamo cambiamenti graduali, vero ex prof. Spataro ?) ora questi “poetastri” anzicchè trattare con Franco Virga che seppur depositario di mille difetti e storie antiche poteva mettere a disposizione quello che giornalmente sbandiera sul suo blog quando non lo pizzica la zanzara della coglionaggine politica ! Ora dobbiamo servirci di figure da “minculpop” che “pappagallescamente” ci trasmetteranno il pensiero del nostro “compagno massimo” appena filtrato da colui che un tempo lo ha abbandonato “rifiutandosi” di motivarne il gesto ma accompagnandolo dalla minaccia di vendere la casa !   Non è raro che ciò succeda a Marineo e mi sembra inutile ricordarvelo ! Cincinnati da bottega.
Ma questi appunti  riguardano i cosidetti nostri ! Dobbiamo sperare nella Salerno e nel D’Amato perché i due “Laeder” ci hanno illuso abbastanza ! Sono sempre in balia dell’avversario e le poche volte che ottengono un risultato lo debbono “trattare o mercanteggiare”. Lo si è visto nella precedente legislatura : infinocchiati da un immobilismo totale  e messi alla berlina i primi due anni in balia della Costa che ha cavalcato le retribuzioni del Sindaco e poi da quei giovinastri politici sconsiderati che abortiti dallo stesso gruppo hanno di fatto ucciso e violentato tutto il percorso amministrativo gravitando più a sinistra che al centro !
Ora ci preoccupa che le sicure provocazioni che domani sera riceveranno non riescano a superarle perdendosi dietro ai proclami  e minacce da quel “federale” che si è presentato con due video indegni di chi dopo tanti anni di carriera politica riesce a pisciare su tutto e chiunque !
Ora da questo incontro si facciano emergere i bilanci . Cosa mi hai lasciato e cosa ci ha portato  ad aderire al circolo dei Comuni disastrati ! Parliamo di cifre ! E’ stata la Coinres ? O forse l’Asilo nido ? Sono state le enormi indennità del precedente Sindaco o la benzina del nuovo Sindaco ? Non fateci entrare sui patrimoni personali perché agli intellettuali marinesi di sinistra dopo la barca di Dalema questi argomenti non interessano più.
Solo carta , solo fatti ! I commenti lasciateli ai cittadini !
Gli iscritti alle varie formazioni purtroppo sono tifosi e sarebbe impossibile fargli ammettere qualsiasi fallo figuriamo un rigore !  

mercoledì 27 marzo 2019

IL CIRCOLO CULTURALE CALA LE BRAGHE


VIA LIBERA AL PREMIO TARGATO DISCLAFANI

Da un lato abbiamo gli “urlatori” che sanno usare bene i loro megafoni (come dimenticare le conferenze sulla Misilmeri Tv costruite a tavolino dal Benanti  e amplificate dal blog locale), dall’altro si rinnova la incapacità comunicativa del Greco e Spataro che pensano di … rinnovare il disastro delle scorse elezioni (tre perse su tre). Ieri sono state pubblicate le registrazioni dell’ultimo consiglio comunale (dove persino il Presidente del consiglio si assentava) dove si dava adito al circo politico dell’entra ed esci , nessuno escluso, per quadrare responsabilità future. Ora sembra che la cosidetta opposizione (sempre incapace di comunicare: ma per coprire cosa ? La cacca dei gatti !) ha capito che solo la “carta canta” ! Avevamo chiesto “all’urlatore professionista” di mostrarci certi conti e non fogli volanti da “battaglia navale” per diversamente abili. Abbiamo aspettato il consiglio comunale mentre avvenivano le grandi manovre del Premio di Poesia che ormai è destinato a lasciare il passo al Disclafani ! Stupisce che la Calderone abbia avallato questa cosa assieme alla Fragale (il che dimostra che sia Spataro che Arnone sono al canto del cigno ).
E’ sempre uno scambio in politica.
Ora  prenotino il Castello perché all’incontro pubblicizzato qui sopra l’autore dei due due video replicherà a modo suo , nel suo consueto stile imboccando quella che è destinata a prendere il posto della Costa !
Non dimenticate rispettate i cittadini comunicando i risultati di bilancio degli ultimi anni .Grazie ! I marinesi “non trinaricciuti” non siano strafottenti cerchino di capire a chi dobbiamo questa ondata di tasse in arrivo !  

... E QUESTI FUR LI MAGGIORI TUA !

ABBIAMO OSPITI : OLIVELLA FORESTA
Giorni or sono in un post citai fra “i maggiori nostri” anche il mai dimenticato Prof. Foresta. Siccome spetta all’Assessore alla Cultura spiegare ai giovani chi fosse costui, mi limito a segnalare che gira per il paese e per il territorio la figlia di questo professore emerito che le nostre Amministrazioni amano non ricordare forse perché non vota e ovviamente non saprebbero nemmeno cosa dire di tanto nomine ! Questa Signora non è per caso dalle nostre parti ma sta girando un servizio ed è accompagnata oltre che da specialisti da qualche prestigioso compaesano che sa come dialogare di cultura.
Noi gli diamo il benvenuto perché anche suo papà ha reso illustre il nostro Paese.

CARAVAGGIO 10


C          CARAVAGGIO 10
     
L           L ’approdo allo Sbarcatello e la presunta morte nella chiesetta di S. Maria fuori dal borgo.

        
Una mattina ricevetti una e-mail dal Ferrini, l’aprii subito e rimasi colpito dal suo contenuto. Il titolo del breve scritto inviatomi era “Il luogo dove il Caravaggio mori”. Il sagace storico avvalendosi di credibili documenti storici e richiamando alcuni passi dello scritto del Baglioni, contemporaneo di Caravaggio e autore di uno scritto sugli artisti del seicento romano, sosteneva che il pittore approdò non sulla spiaggia della Feniglia nel comune di Porto Ercole. Secondo il dotto portoercolese Michelangelo giunse allo Sbarcatello, un approdo usato in passato dai pirati collocato a nord-ovest nella parte estrema del territorio della località marina e semi-nascosto agli occhi vigili e indagatori dei dominatori spagnoli. Sempre nello scritto rigettava l’esistenza di un hospitale denominato “ S. Maria Ausiliatrice” e documentava l’esistenza di una piccola chiesetta che rispondeva al nome di S.Maria collocata fuori dal borgo medievale. Il toponimo di – S. Maria  - gli venne probabilmente attribuitogli qualche anno dopo la morte del pittore lombardo. 
Lo scritto, stringato e discorsivo, confermava le mie impressioni sul Ferrini: una persona seria e desiderosa di dare fondate e credibili risposte agli irrisolti quesiti legati alla mitica figura del Caravaggio. La sua interpretazione mi apparve verosimile e mi convinse che la leggenda dello sbarco del pittore sulla spiaggia della Feniglia perdeva senso e consistenza. 
            Nei giorni a venire ebbi vari colloqui telefonici con la dott.ssa Alessia Cervone impegnata ad affrontare l’arduo compito storiografico di verificare la solidità e verosimiglianza delle variegate malattie e quali di queste potevano avere eventualmente causato la morte del Merisi. Nell’ultima telefonata concordammo di vederci nella sede del Comitato dato che la sua ricerca era in uno stato avanzato e, oltre ad una analisi critica delle presunte patologie che i diversi biografi avevano attribuito al Caravaggio, aveva formulato alcune sue ipotesi che mi erano sembrate sostanziose. La dottoressa si presentò con uno sguardo fiammeggiante e soddisfatto, mi passò una cartellina ricca di schede ed annotazioni. Diligentemente e con tipico metodo scientifico aveva abbinato, alle diverse ipotesi di patologie, una scheda in cui riportava le sintomatologie delle malattie secondo l’attuale scienza medica e a cui potevano corrispondere quei particolari sintomi di cui si disponeva testimonianza storica. Si trattava di un lavoro compiuto con passione e seria applicazione.  Durante i nostri incontri e le nostre telefonate, sulla base delle conoscenze storico-biografiche sul Merisi di cui disponevo, avevo  realizzato due  possibili patologie: il saturnismo e la sifilide. La Cervone mi confermò che le due malattie potevano essere compatibili con i disturbi di cui soffriva il Caravaggio, infatti fra le schede mediche da lei preparate due riguardavano il saturnismo e la sifilide. Da parte sua riteneva che la causa più probabile di morte del pittore era da individuare in un colpo di sole. La ringraziai per la ricerca compiuta e, appena se ne andò, iniziai a leggere il prezioso materiale che mi aveva appena lasciato. Fui colpito da alcune considerazioni critiche da lei formulate e riportate in uno sintetico scritto di cui mi riservai di approfondire la lettura. Nel frattempo approfondivo  la ricerca storiografica per ripercorrere le tappe che avevano potuto portare il pittore a contrarre sia la sifilide che il saturnismo.
            La seria e puntale ricerca basata su una attenta lettura delle poche e confuse notizie storiche inerenti la o le presunte patologie del Caravaggio aveva prodotto i suoi ricchi frutti. Allargare la già estesa ridda di ipotesi di malattie che il nostro sfortunato pittore avrebbe o aveva contratto, poteva solo contribuire ad ingenerare ulteriore confusione. La obiezione che veniva spontanea verteva sulla possibilità di ricadere in una specie di accanimento storico-interpretativo; sarebbe stato invece più saggio limitarsi alle scarne certezze sulla sua vita e dedicarsi alla valorizzazione dei suoi inimitabili capolavori. Un’altra critica poteva emergere da una specie di avidità conoscitiva incentrata sugli aspetti più torbidi della vita di Michelangelo o sugli episodi oscuri e tetri che hanno accompagnato tutta la sua esistenza e in particolare l’ultimo anno della sua presenza su questa terra. Ognuna di queste osservazioni aveva una sua apparente ragionevolezza, una sua bontà e un apparente buon senso, salvo il fatto non marginale che inerisce il compito e la missione di chi si applica alla ricerca storica: portare alla luce tutta la verità. Ricostruire fedelmente episodi, fatti ed eventi di ciò di cui si tratta è l’attività precipua della storiografia. Soffermarsi su alcuni torbidi ed oscuri eventi che permettono di ripensare atti e comportamenti di tutta una serie di importanti personaggi che ruotavano intorno al pittore, acquista una valenza chiave per meglio comprendere gli avvenimenti. Diventa un importante procedura che può dischiudere una diversa rilettura dei costumi morali, del sistema valoriale, degli aspetti antropologici e umani della società italiana dei primi seicento, ed in particolare del clima culturale e psicologico regnante a Roma e Napoli. Riportando chiarezza su alcuni aspetti della vita del Caravaggio, del suo carattere, di come è stato raffigurato, elaborare nuove idee sulle sue presunte malattie, fondate su solide basi medico-scienitifiche, è un esercizio di stile della ricerca che fa piazza pulita di superficialità e pressapochismi. Infine non vi sono dieci o mille verità storiche in combutta tra loro, ma solo probabilità supportate e suffragate da credibili materiali e ragionamenti verosimili. Anche nel prospettare altre possibili patologie sofferte dal Merisi, nulla si concedeva alla improvvisazione e alla spettacolarizzazione  delle nuove formulazioni. La dott. Cervone, indipendentemente dalla sua giovane età, seguiva la strada maestra del rigore e della prudenza diagnostica, specialmente nel caso in oggetto. Le presunte malattie da lei supposte non avevano la pretesa di presentarsi come certezze ma solo come possibilità: il carbonchio, la letptospirosi, la sepsi. Solo nel caso del colpo di sole, il contesto storico, la specifica situazione psicologica-comportamentale (il delirio) e fisica (la febbre alta) del pittore, l’ambiente fisico e le condizioni climatico-atmosferiche componevano una insieme da cui sgorgava, in questo caso, una altamente probabile patologia dall’esito mortale.

lunedì 25 marzo 2019

I CANTAPOETI


I CANTAPOETI
EVOLUZIONE MUSICA
SERENDEPICO  MILANO   E TOP RECORDS
PRESENTANO
14 APRILE 2019
Serata di spettacolo e gourmet al SERENDEPICO
piazza Castello, 1, 20121 Milano MI
Nasce, sotto l’egida della storica casa discografica TOP RECORDS di Milano, con il titolo onnicomprensivo di Evoluzione Musica, il progetto de I CANTAPOETI, una serata di spettacolo e musica dal vivo, dedicata ad un pubblico attento, non solo alle note, ma anche ai testi delle canzoni.
In un periodo in cui la musica è diventata usa e getta, l’intento è quello di riscoprire la poesia interlacciata alla musica, proposta da autori che fanno del parlare cantando un’arte.
Il piacere di dedicare un paio di ore all’ascolto, con buon cibo e buon vino, grazie all’ospitalità dell’elegante locale milanese Serendepico, abituato alla musica dal vivo, debutta con una serata evento il 28 ottobre, con l’intento di trasformare I Cantapoeti in un appuntamento periodico.
La Top Records, sempre alla ricerca di buoni musicisti, autori e cantanti, ha sposato il progetto, nato dalla mente creativa di Marzio Italo Bonferroni, cantautore e consulente di comunicazione, che per primo è stato definito “cantapoeta”, per i testi delle sue canzoni.
L’idea è di generare un organismo chiamato “Evoluzione musica”, per tentare la costruzione di un “magazzino” di artisti, testi, musiche e composizioni da diffondere, con lo scopo di valorizzare in particolare i testi e i contenuti con valore positivo.  Evoluzione musica può dare la “patente” di “cantapoeta” agli artisti che si riconoscono in questa visione.  Il progetto ha trovato immediata condivisione in un comitato di promotori, con Andrea Sparvoli, noto progettista di grandi successi nel campo editoriale e di marketing, con Riccardo Bianchi, docente alla Civica di Milano, chitarrista e arrangiatore, e con Silvia Arosio, la più nota giornalista nell’area spettacolo e teatro. L’editore Guido Palma, fondatore della Top Records, è il primo editore ad aver accolto l’idea, per progetti che saranno valutati con il comitato e con gli stessi artisti, per la loro promozione nei locali e nei mezzi di comunicazione. La serata di musica dal vivo del 28 ottobre, accompagnata da una band di valenti musicisti: Riccardo Bianchi chitarra, Giulio Visibelli sax-flauto, Giacomo Lampugnani contrabbasso, Stefano Resca, batteria. Alle tastiere: Sergio Parisini con Emma Atonna. Silvia Arosio, giornalista, press office e conduttrice, presenterà la serata.
PROGRAMMA
19,30 ingresso e buffet
20,25 - presentazione della serata da parte di Silvia Arosio
20.30 - Marzio Italo, con i suoi brani - Il sorriso di un bambino e un tavolo per due
20.50 - Anna Maria Negri – con i brani di Marzio Italo Innamorarsi di te e Quando il cielo                                21.10 - Stefano e Sabrina, con un brano di Marzio Italo Mary e Nicola e Suoni e Colori di Stefano e Sabrina.
21.30/21.45 - intervallo
21.45 Marzio Italo, con i suoi brani Il Campo dei fiori e Alla fine del mondo -22.00 - Emma Atonna , con Mambo Napulitano (Testo Emma Bosso    -    Musica Sergio Parisini) N’ammore overo (Testo di Emma Bosso    Musica di Sergio Parisini). - 22.20 - Ezio Aicardi con – Il Vento e la conchiglia e - Volo - Tributo a Raffaele Tuttofuoco.
23.00 – saluti
Il prezzo speciale per la serata  è  di 20 euro anziché 25. Comprende INGRESSO APERITIVO E BUFFET. Altri aperitivi o bevande saranno a parte.
http://www.serendepicomilano.it/ +39 02 72.09.38.46 +39                                                                                                    info@serendepicomilano.it   Piazza Castello 1 - 20121 Milano

MARZIO ITALO
Lo chiamano il “cantapoeta” per i testi delle sue canzoni.
Ha avuto l’idea di generare un organismo chiamato – evoluzione musica – per tentare la costruzione di un “magazzino” di artisti, testi, musiche e composizioni da diffondere, con lo scopo di valorizzare in particolare i testi e i contenuti con valore positivo. Evoluzione musica può dare la “patente” di “cantapoeta” agli artisti che si riconoscono in questa visione. Il progetto ha trovato immediata condivisione in un comitato di promotori, con Andrea Sparvoli, noto progettista di grandi successi nel campo editoriale e di marketing, con Riccardo Bianchi, docente alla Civica di Milano, chitarrista e arrangiatore, e con Silvia Arosio, la più nota giornalista nell’area spettacolo e teatro. L’editore Guido Palma è il primo editore ad aver accolto l’idea, per progetti che saranno valutati con il comitato e con gli stessi artisti, per la loro promozione nei locali e nei mezzi di comunicazione. Italo è il secondo nome di Marzio, che da studente ha iniziato a scrivere testi e canzoni. Si è esibito per alcuni anni in noti locali, come il Carillon in Versilia e il Gallery Club a Milano, con Giorgio Gaber. Ha inciso dischi per Mogol e Ricordi, in 33 gg. con artisti quali la Vanoni, i Dik Dik, Bobby Solo, ed altri. Dopo gli studi universitari, ha sempre coltivato la composizione di testi e melodie, talvolta esibendosi anche a Le Scimmie, al Ca’ Bianca e al Serendepico a Milano e a La Capannina di Forte dei Marmi, mentre la sua attività …di giorno, é nel mondo del marketing della comunicazione. L’incontro con Franco Cerri ed Enrico Intra, ha permesso a Marzio Italo di realizzare il CD ALCHIMIA project, per l’idea di unire lo spirito creativo del jazz a testi e melodie di sua composizione, e che lui stesso canta, con il gruppo formato da musicisti di livello internazionale.  Gli arrangiamenti sono di Giulio Visibelli e Riccardo Bianchi e alcune canzoni sono in youtube e spotify, inserendo marzio italo. La sua mail:     marzio.bonferroni@gmail.com Oggi come primo esempio di “cantapoeta”, presenta sue composizioni, con il gruppo Alchimia Project: Riccardo Bianchi alla chitarra, Giulio Visibelli sax – flauto, Giacomo Lampugnani contrabbasso, Stefano Resca batteria.
STEFANO E SABRINA
I Wild Rainbows sono un duo formatosi nel 2018 dalla collaborazione di Sabrina alla voce e Stefano alle chitarre. Entrambi di formazione musicale professionale si  sono uniti per creare un progetto musicale che abbracci la musica Rock dagli anni 70 in poi. I brani sono eseguiti sia solo voce e chitarra, che con l’ausilio di basi musicali preparate ad hoc per i vari brani. Accanto alle cover, il duo si propone ci aggiungere pezzi propri che ricalchino il tema di base rock del gruppo. Oltre all’intrattenimento musicale vero è proprio, I Wild Rainbows stanno affiancando un progetto che prevede la creazione di una storia raccontata con la musica e quindi una lettura ed esecuzione interpretata di brani scelti accuratamente al fine di creare uno spettacolo che non sia solo musicale, bensì che abbracci una tematica e la affronti attraverso le canzoni.
ANNAMARIA NEGRI
La storia musicale di Annamaria inizia quando da bambina sognava di cantare davanti ad una grande platea, e si esercitava nel cortile di casa. Crescendo sono arrivate le prime esibizioni in famiglia, con amici e poi pian piano in locali importanti fino ai concorsi Festival Bar di Sirmione ed altri, con tournée anche con artisti come Cristian e con Augusto Martelli e la sua orchestra, fino all'ambita proposta di partecipare al festival di Sanremo a cui ha rinunciato per accettare un'altra proposta importantissima…..di matrimonio con il grande amore della sua vita. Poi ha ripreso ad esibirsi soprattutto in locali di prestigio, con un vasto repertorio in buona parte basato sui successi di Mina. Ha conosciuto il grande Paolo Limiti alla sua casa discografica in via Senato a Milano e da allora ha sempre interpretato brani di grandi artisti. Per l’occasione del Serendepico, interpreta due composizioni di Marzio Italo che Annamaria ha considerate “giuste” per il suo spirito e per la sua comunicativa sentimentalmente attuale.
EMMA ATONNA E SERGIO PARISINI
L'amore per la musica e per la tradizione partenopea l'hanno sempre guidata nella sua crescita artistica, portandola ad avere esperienze discografiche con importanti Maestri come Roberto Negri, e Parisini, che ha dato nuovo impulso alla sua carriera aggiungendo alla sua personalità di cantante anche quella di compositrice. Ha inciso quattro cd: Sogno Napoletano, M’arricordo.
Emozione Partenopea e Doce e amaro con Sergio Parisini e una “Avemmaria”scritta e composta in vernacolo napoletano distribuita dalla Casa Discografica MAP ed  eseguita per la prima volta il 18 Maggio 2005 nella Basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano nel “Concerto per la vita”, una preghiera a Maria condotto da Pippo Baudo e trasmesso da RAI3.

Sergio Parisini, arrangiatore, della versione storica di “Luci a San Siro” con la partecipazione al Festival di Sanremo  del  1973 come direttore d'orchestra. Ha composto musiche per formazioni di orchestre a fiati come "L'Ultimo Burattino", un poema ispirato al "Pinocchio" di Collodi, la suite sinfonica "Giulio Cesare" e un concerto per Oboe e Orchestra.  Dall’incontro con Emma  è nato un connubio artistico che l’ha portato alla nascita di un duo per pianoforte e voce che ha regalato alla musica napoletana un palcoscenico teatrale di emozione partenopea. I classici, come "Torna a Surriento", "Tammurriata nera" e "'O surdato 'nnammurato", vengono affiancati a brani di altro genere, passando con naturalezza dalla rivisitazione pianistica della "Danza di Rossini" alla mescolanza di "'I Te Vurria Vasa”. Autori della Commedia Musicale “ Quisciotte e Dulcinea “ rilettura in chiave astratta tratta dal romanzo di Miguel De Cervantes, andato in scena con il Patrocinio della Provincia di Milano, e del Musical Vesuvianlove, in cerca di produzione.

EZIO AICARDI

Artista di teatro-canzone e raffinato interprete dei classici del samba e della bossa nova, della canzone francese e della canzone d'autore. Nel 1976 si presenta al concorso «Un volto, una voce per il Cabaret», presso il famoso Club Instabile di Genova, la “culla” del cabaret ligure, e si aggiudica la targa quale vincitore e miglior cantante-attore di cabaret. In tale occasione è accompagnato al pianoforte da Paolo Leoncini, amico e da sempre collaboratore musicale di Ezio. Si esibisce quindi in raffinati piano-bar del capoluogo ligure e nelle “cave” dei navigli milanesi, accompagnato dal noto pianista Giovanni Del Giudice.  Approda quindi al Derby di Milano, dietro invito del fondatore Gianni Bongiovanni, che dimostra grande entusiasmo per la performance realizzata da Ezio, nella quale interpreta spumeggianti brani musicali ricchi di testi d'avanguardia, facendo così rivivere nel celebre “tempio” del teatro milanese, il cabaret di stile francese fin de siècle, cantando la disperazione esistenziale col cliché degli artisti di cabaret di scuola francese. Nel 1977 partecipa a Genova alla «Stabile dei Cabarettartisti» con vivo successo di pubblico e critica.  Nel 1979 si classifica secondo finalista nazionale del concorso «La grande occasione» presso il teatro Tendastrisce di Roma con il brano L’istrione.  Nel 1980, in seno alla prima edizione della «Settimana del Centro Storico» in Genova, tiene un concerto dal titolo L’amore felice, dedicato all'amico cantautore milanese Raffaele Tuttofuoco e alla canzone d’autore e d’amore di tutti i tempi.
Nel 1981, registra per Rai Radio 2 il programma «Alla luce del sole» in cui propone canzoni del poeta brasiliano Vinicius de Moraes. In occasione del Premio Bancarella di Pontremoli, presenta un recital dedicato a Vinicius de Moraes.  Nel 1986 partecipa per l’Ente Decentramento Culturale del Comune di Genova ad una rassegna dedicata al Cabaret-Musica-Poesia, presentando tre recital (di cui due nei Giardini di Palazzo Bianco e uno al Parco del Conservatorio di Villa Bombrini) dedicati a Vinicius de Moraes e ai grandi compositori del samba e della bossa. Nello stesso anno partecipa al galà di inaugurazione dell’Aeroporto Internazionale «Cristoforo Colombo» di Genova-Sestri.  Sempre nell’ambito della ricca tradizione musicale brasiliana, nel 1998 collabora con il concertista e chitarrista ligure Armando Corsi insieme al quale tiene un concerto presso il Teatro del Circolo Culturale «Le Muse» di Genova. • Nel gennaio 2012 partecipa alla «Giornata di Solidarietà per Genova» organizzata da AssoartistiGenova presso l’Auditorium del Centro Congressi dei Magazzini del Cotone, nel Porto Antico di Genova.  A novembre 2012 è ospite della trasmissione televisiva «Primocanale Sound» dell’emittente Primocanale di Genova, dove presenta il progetto Tuttofuoco ed esegue anche brani di Luigi Tenco e di Vinicius de Moraes. • Nello stesso mese esegue in pubblico a Sanremo in anteprima i brani di Raffaele Tuttofuoco Volo e Caro amico (dedicato a Luigi Tenco) in seno alla Rassegna Tenco 2012.  Nell’aprile 2016 esce per Ala Bianca Group il CD Volo – Tributo a Raffaele Tuttofuoco.  Nel settembre dello stesso anno il CD Volo – Tributo a Raffaele Tuttofuoco viene candidato dall’apposita Commissione del Club Tenco per l’assegnazione delle Targhe Tenco.

SILVIA AROSIO
Giornalista, conduttrice, e press office.
Giornalista pubblicista, laurea in Lettere Moderne alla Cattolica di Milano, è fondatrice del portale di spettacolo e teatro più letto e seguito in Italia. Un passato di giornalismo radiofonico e di carta stampata alle spalle l'hanno convinta ad intraprendere anche l'avventura web. Nel 2006 ha creato il Blog professionale di Teatro “Dietro le Quinte” del network Blogosfere, a cui ha fatto seguito, dall'inizio del 2013, il portale di Teatro e spettacolo, Riflettori su (www.silviaarosio.com) che, in breve tempo, è diventato il punto di riferimento del settore, con una media di 3.500 visitatori unici al giorno.  In questo spazio, propone presentazioni, recensioni, anteprime assolute ed interviste a performer, registi, autori e produttori.  Per 9 anni, ha condotto il programma intitolato “Riflettori su”, in onda in prima serata su canali nazionali e sulla piattaforma Sky. E’ nella giuria di PrIMOPREMIO ITALIANO DEL MUSICAL ORIGINALE e siede tra i giurati di qualità dei Musical Awards 2016.  E’ giurata anche al Musical Day 2016 e 2017.  Al lavoro di puro giornalismo, affianca quello di comunicazione: ufficio stampa di diverse realtà teatrali (Siddhartha the Musical, Accademia Ucraina di Balletto, Otello l’ultimo bacio, La Divina Commedia Opera Musicale, Elvis The Musical…), è anche social media manager di alcune produzioni.E’ presentatrice, press office e co-autrice di diverse serate in Teatro, tra cui Corando al Manzoni di Milano. Nel 2016, è stata insignita del Premio Internazionale “Donne che ce l’hanno fatta”, per la sua carriera nella comunicazione, durante il Congresso Mondiale delle Donne Latino Americane, al Pirellone di Milano, in cui è stata anche relatrice.
SILVIA AROSIO COMUNICAZIONE