venerdì 25 febbraio 2011

PINA DI SCLAFANI, PALADINO

PINA DI SCLAFANI
Paladino del Diritti dei cittadini
MARINEO. Pina Di Sclafani, dipendente del Comune di Marineo, è stata nominata responsabile dell'URP (Ufficio relazioni con il pubblico).
L’Ufficio riceve lunedì, martedì, giovedì e venerdì (dalle ore 9 alle 12) e il mercoledì dalle 15 alle 17, e si trova al primo piano del Municipio (corso dei mille 127), tel 091.8725193 interno 31, e-mail: dialogo@comune. marineo.pa.it. Compito dell'URP è quello di agevolare il rapporto tra Comune e cittadini, facendosi tramite tra cittadino e i singoli uffici, verificando la qualità dei servizi resi. L’Ufficio deve garantire l'esercizio dei diritti di informazione, di accesso e di partecipazione, agevola l'utilizzazione dei servizi offerti ai cittadini e l'informazione sulla struttura e sui compiti dell'amministrazione. Inoltre attua, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti.
Sin qui la notizia.
L’abbiamo letta sui blog e sul nuovo bollettino comunale. Poi ci è stata inviata dal “Dottor Fabrizio Cangialosi” anche se non abbiamo capito in che forma e in che veste. Il bollettino non fa altro che riportare tutto quello che scrive il nostro blog principale rendendolo inutile. Soldi capricciosamente buttati al vento. Ma veniamo al dunque. Abbiamo gioito alla notizia. Eravamo scottati dallo Sportello Unico e dal suo uso politico e temevamo di ritrovarci nuovamente ingabbiati. Allora siamo andati a verificare . Abbiamo faticato a trovare questo ufficio perché facevamo fatica a pensare che un simile reparto potesse trovarsi nell’ufficio del sindaco. Prima a sinistra, no l’altra, mai e poi mai potevamo immaginare che l’ufficio che dovrebbe accogliere le nostre rimostranze si trovasse nell’ufficio del sindaco dove bivaccano assessori, funzionari e cittadini a tutte le ore. Increduli entriamo con la speranza di non incontrare né il sindaco né certi funzionari. Scoraggiati volevamo abbandonare la partita ma il sorriso di Pina Di Scafani e della collaboratrice ci attirano dentro. Trent’anni di servizio in quasi tutti i settori del comune non hanno minato questo battagliero funzionario. Affabile, disponibile convinta di questo nuovo incarico. Mi dice subito che questo ruolo richiede pazienza, pazienza e pazienza. “Il cittadino è stanco di non avere un interlocutore e viene da noi convinto che qui gli verrà data la cura giusta e le medicine appropriate. Noi siamo semplicemente un filtro, un tramite non sta a noi risolvere i problemi. Ci sono i vari reparti, uffici che hanno le loro specifiche competenze e capacità. Noi siamo un aiutino, segnaliamo un percorso”. Spiego che nel nostro paese ci sono tantissimi filtri che la politica usa come armi improprie. La Di Scafani mi interrompe bruscamente : ”Senta io sono un dipendente del comune e faccio il mio lavoro muovendomi in uno spazio istituzionale. Non mi trascini in argomenti che non mi competono e di cui non sono né delegata né competente” . Mi scuso chiarendo che avendo visto l’ufficio allocato nell’ufficio del sindaco mi viene difficile usare i miei diritti in mezzo ad assessori, sindaco, segretari e non so chi altri. La mia riservatezza (a cui ho anche diritto) non può essere spiattellata proprio nell’ufficio del sindaco a cui i cittadini hanno già dato credito eleggendolo ma che non può “gestire” il motivo della mia presenza in quell’ufficio. Si parla di moduli da compilare che verranno incanalati, di regole professionali, di spazi non controllati. Cortesemente la Di Scafani mi offre la possibilità di ascoltarmi in altro ufficio separato per accontentare la mia richiesta di privacy. Ringrazio ricordando alla signora il testo che regola questo servizio creato a tutela del cittadino. Spiego che in una comunità piccola non si può pretendere … “si, ma questo è il nostro obiettivo”. Promette bene la Di Scafani anche perché ha capito che non volevo seminare zizzania ma la mia era una ricerca di un miglior rapporto con l’amministrazione e i suoi uffici e funzionari. Come al solito grazie ad un buon funzionario riacquistiamo fiducia nello Stato. Ma mi scuserà Di Scafani, sino a quando non le spostano l’ufficio io le lascio questo esposto, mancando i moduli lo espongo brevemente: non è minimamente accettabile che il cittadino possa usufruire di questo servizio in questo luogo. Spiacente ma non posso unirmi al suo sorriso sincero e accattivante.
Onofrio Sanicola

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