mercoledì 28 dicembre 2011

I ROTOLI DEL MAR MORTO

A NATALE TUTTO è POSSIBILE !
Ho incontrato “i rotoli del mar morto” in un’edizione Utet del 1986 poi ristampata dalla Tea nel 1994. Poi presi i due volumi “agevoli” della Piemme dove si proponevano i primi 50 documenti(1994) seguiti a breve dalla seconda edizione con ben 102 documenti(1995). I miei amici del tempo mi sfottevano quando iniziai a “esaminarli” nell’edizione curata da Luigi Moraldi. Nel frattempo scoprii anche gli esseni a cui dedicai anni giovanili: una comunità inimmaginabile per quel tempo che molti paragonarono a “movimenti religiosi contemporanei”. Quello che subito dominò fu il panico in cui caddero i teologi sia del vaticano che israeliti. Una guerra assurda che fermò tutto: i rotoli vennero esposti in una rotonda a Gerusalemme e guai a chi li toccava. Poi nonostante i loro millenni di esperienza si resero conto che “nessuna verità era manovrabile” . S'iniziò lentamente lo studio che portò più conferme che novità. Si dovette pagare il prezzo per questa evoluzione: l’ateismo ne approfittò e cosi si rivalutarono i cosiddetti cretini di “verità nascoste”.
A me manca un quarto volume, preziosissimo, che descrive il tutto, esseni compresi, in modo magistrale e meraviglioso. Purtroppo questo volume sarà finito fra le mani degli “erodiani”, esperti in stragi di innocenti, che con la scusa di imprestarselo se ne sono appropriati.
Ora, non vorrei cantar vittoria, ma proporre un ciclo di tre conferenze sui rotoli a Marineo mi sembra un primo debole gesto intellettivo . Se è un segno di risveglio’ di cambiamento di rotta sono il primo a gioire anche se non potrò essere presente perché da noi si usa cosi :improvvisare mentre è risaputo che la cultura non si improvvisa ma si progetta , non si programma in silenzio.
Spero che questi relatori non prendano l’iniziativa “come una passeggiata in provincia” dove certamente da noi non brillano epigrafisti siciliani alla Pettinato.
Peccato non poter esserci perché le emozioni che ci diedero i vari Champoillon e Rossellini con la stele di Rosetta, Paolo Mathieu e Giovanni Pettinato a Ebla, o quelle della Linear B di J.Chadwick ci avrebbero ripagato per le arruffate presentazioni di libri spacciate da eventi culturali.
Apprezziamo finalmente questi deboli passi per una rinascita della biblioteca sperando che non finiscano dentro una qualche fiumara , termine degno più di un assessorato al turismo che della cultura. Forza, forse iniziamo a capirci meglio. Miracolo di Natale.

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