mercoledì 7 dicembre 2011

QUALE CULTURA !

In via Vitt . Emanuele al num. 81 a Bolognetta esiste un luogo “tra il rosa e l’elegante”. Questi luoghi non sono il bar all’angolo e i frequentatori non sono avventori ma sanno più di professori avvezzi a certi argomenti. Già all’ingresso sei accolto con un grande sorriso e quasi sempre sei salutato come un noto frequentatore. Basta questo per metterti a tuo agio. Nessuna arroganza ne uso saccente del luogo. Venerdi 2 dicembre si è inaugurato il nuovo anno accademico dell’Università Popolare di Bolognetta che ha un vasto programma che ti permette di spaziare dalla cucina alla Storia Greca e Romana.
Ho assistito lo scorso anno a qualche lezione di un corso affascinante (storia antica) che ha colmato parte delle vaste lacune che posseggo. Ma il fascino maggiore me lo ha offerto il poter confrontare le mie scarsissime conoscenze direttamente con dottori ai massimi livelli sul tema. Chi ha effettuato scavi e ricerche in un dato luogo o ha compiuto in campi paralleli ricerche è un emozione fortissima perché le tue deboli cognizioni non vengono “distrutte” ma aggiornate e, meglio, modificate. Questa Università è un ottima idea . Questo mi pare sia fare cultura. Produrla e comparteciparla. La parte rosa ? Almeno tre donne vere. La Presidente dell’Università , la Prof. Maria Cira Muratore che non scopro io, la Dott.sa Maria Grazia Guttilla che da come ti si pone ti fa sentire sempre compartecipe, le altre “angels” che incontri tra uno scaffale e l’altro ,dietro un banco libri , insomma ovunque. Mi credevo di essere finito in un centro anziani alla vista di un folto gruppo di signore che nascondevano la presenza di altre belle signore e ragazze distribuite per caso per la sala che si notavano e dipingevano di rosa la sala.
La Maria Grazia Guttilla ci ha esposto dettagliatamente il programma su cui torneremo dettagliatamente perché avere sotto casa un “emporio della cultura” di questo livello è di grande portata.
Proprio in questi giorni che la cultura a Marineo subisce oltraggi indescrivibili ci si offre il destro per chiarire cosa intendiamo e abbiamo inteso in questo lungo periodo di polemiche. La presentazione di un libro è un fatto culturale ma non un programma culturale. “Presentare un centinaio di libri in un anno “ è una dichiarazione da bar sport ma “produrre cultura” come a Bolognetta è realtà di capacità e progettualità.
Per diffondere una biblioteca copiando i risvolti delle copertine dei libri segnalati è da supermercato, portare la Borsellino a Marineo è un fatto politico, portare Hamel è un fatto culturale se fa parte di un percorso medievale (abbinandolo al circuito del mito con Federico II per esempio). Fare un elenco dei presepi di Marineo è un fatto turistico tipografico trasformare il presepe meccanico di Marineo in un luogo stabile è il primo passo per una Marineo città d’arte e a vocazione turistica, creare un Consorzio naturale giustifica il titolo di città d’arte o a vocazione turistica perché il castello malgrado appellativi tipo “splendido castello” è stato dichiarato non di “competenza dell’assessorato alla cultura” (chiarire prego) è preoccupante.
A questo punto dovremmo concludere invitando i cittadini (L’unione dei Comuni cosa è una presa in giro ?) dell’interland ad andare a Bolognetta a prendere una boccata di cultura vera o restare a casa accontentandosi.

6 commenti:

  1. "FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI..."
    questo è l'epitaffio che troneggia sulla faccitata principale della biblioteca di Bolognetta, dove si svolgono tutte le attività descritte nell'articolo.
    Ma per chi non vive a Bolognetta è difficile sapere che si tratta solo di "facciata" appunto.
    Diceva mio nonno, "i guai da pignata, i sapi a cucchiara chi l'arriminina".
    Anche per molti cittadini di Bolognetta, l'operato del Sindaco di Marineo, per quanto riguarda la questione COINRES, è da prendere ad esempio, ma leggendo in questo blog sembra che non siano tutte rose e fiori!
    Parabola significa...

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  2. Carissimo amico,
    è certo che non esistono rose e fiori sia a Bolognetta che a Marineo. Per quanto ne sappiamo la situazione culturale a Bolognetta è da esempio.
    Pettegolezzi , querelle e cose del genere non ci interessano. Conta il risultato.
    Stessa cosa vale per Marineo.Non cambia una virgola. Il metodo non ci piace come l'arroganza, come "voi mi conoscete come sono fatto" .A chi minaccia ?
    Un passo così forte(coinres) porta conseguenze incredibili. Se a questo aggiungiamo la totale mancanza di dialogo, di disponibilità ...
    Continua a piangersi addosso su questa differenziata che tutti abbiamo gradito...ma ora i cocci chi li paga ?
    L'uomo è capace ma cambi metodo rispetti di più i suoi concittadini.
    Ora si sta alienando le simpatie di chi ha accettato il nuovo. grazie per le sue considerazioni.

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  3. Caro blogger,(mi scusi se no la definisco amico, mi sembrerebbe un poco eccessivo), certamente non intendevo fare alcun pettegolezzo o quant'altro. Lei dice bene. Conta il risultato. Anche a me il metodo di gestione dell'UPB non piace. Che ne sa Lei dei metodi di gestione dell'Associazione così tanto decantata nel suo articolo? Ha avuto esperienza diretta forse? Qui non si minaccia, si esclude direttamente chi non fà comodo solo per aver evidenziato la scorretta applicazione dello statuto. Anche questa è cultura. La cultura dell'isolamento di chi in una libera associazione mette in evidenza i metodi antidemocratici di coloro che la gestiscono.
    La cultura, in questo caso, per chi scrive è come la Democrazia, bisogna certamente parteciparla, non comparteciparla.
    Compartecipare un'idea, un progetto, un'iniziativa, senza se e senza ma non si avvicina nemmeno lontanamente all'idea di cultura.
    In quanto alle stimatissime persone da Lei citate, c'è da dire che loro malgrado sono vittime del retaggio politico di chi ha avuto l'ottima idea di far nascere l'UPB.
    Anche in questo caso l'uomo è capace, ma appunto come dice Lei, cambi metodo e rispetti di più i suoi cittadini associati e soprattutto, smetta di farsi supportare da certa gente, solo per la megalomania di avere l'illusione che sia lui il direttore d'orchestra. Le cito un passaggio di una canzone di Gaber per rendere meglio l'idea del carattere di questa persona:
    "Il conformista
    è un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza,
    il conformista s'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
    è un animale assai comune
    che vive di parole da conversazione
    di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
    il giorno esplode la sua festa
    che è stare in pace con il mondo
    e farsi largo galleggiando."

    La saluto.

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  4. Gent.le Signore
    Chiariamo che io non sono giudice nè ho elementi per analizzare il contenuto dei suoi scritti.
    Segnalerò alla Biblioteca di Bolognetta le sue lamentele e spero le diano soddisfazione.
    Le dirò di piu . Se Lei mi invia una lettera più circostanziata potremmo tentare di inserirla nel giornale cartaceo che chiudiamo domani a mezzogiorno. Noi solo cosi possiamo entrare in argomento altrimenti Lei deve darci i dati che mancano : le accuse generiche non portano da nessuna parte.
    Aspettiamo entro donani a mezzogiorno.
    Grazie

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  5. Signor Agghiastrisi, lei forse contesta e
    si permette di esprimere giudizi avventati senza avere mai messo piede nella Biblioteca Comunale di Bolognetta. Lo dimostra il fatto che lei sostiene che nella facciata "troneggi" la scritta "Fatti non foste a viver come bruti" che è stata rimossa ben 16 anni fa !!!!!
    Allo stesso modo parla di una gestione antidemocratica e di mancata applicazione dello statuto dell'U.P.B. senza aver mai partecipato nè ad un'assemblea, nè ad una sola attività. Le accuse generiche, a distanza, da un illegittimo ed improvvisato pulpito non ci interessano. Ci servono critiche costruttive ed espresse a viso aperto, possibilmente senza coperture di anonime maschere. Le critiche, come gli elogi, li abbiamo sempre accettati di buon grado perchè sono questi che ci hanno condotto sempre sulla strada dell'umiltà e ci hanno aiutato a migliorare sempre più una struttura che abbiamo messo al servizio della gente. Di contro a tanti apprezzamenti, le lamentele anonime possiamo pure non ascoltarle. Anche mio nonno diceva qualcosa al riguardo: " 'na nuci 'nno saccu, unn 'à scrusciutu mai".Maria Grazia Guttilla, Direttrice della Biblioteca Comunale di Bolognetta e Vice Presidente dell'U.P.B.

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    1. Scrivo da neutrale, e mi pongo delle domande: Perché è stata rimossa la scritta. Forse per quel luogo non è più adatta? Se non ricordo male all'epoca è costata un bel pò di soldi pubblici. Che fine ha fatto?
      Cosa c'entra la Direttrice della Biblioteca (dipendente pubblico) in tutto questo baillamme? Non crede di aver peccato un pò di protagonismo?
      Forse il commento di "anonimo" risulta essere eccessivamente critico e magari un tantino scorretto fatto appunto in anonimato. Ma con i tempi che corrono a Bolognetta credo sia quasi d'obbligo.

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