giovedì 7 giugno 2012

L'INFIORATA 2


Questa volta non sono stato capace di fare bene il mio lavoro. Ho cercato notizie e  aneddoti dappertutto e forse sono stato punito per la mia sicurezza. Mesi fa incontrai Nino Trentacosti al Passetto e gli chiesi qualcosa per il nostro giornale e in particolare su Pino Calderone. Mi rimandò da Mimmo Tuzzolino. Lo vidi un po’ malandato e non insestetti. Ora chiesi a Mimmo Tuzzolino il suo contributo per il giornale e come fa di solito  “non ti prometto nulla, ho ottantanni, sono pieno di acciacchi, e cosi via”. Tutte bugie perché se in pentola c’è Marineo lui non manca mai.  E’ stato il mio educatore e quando mi parla io mi alzo in piedi, arrossisco ed ho timore che mi sgridi .
Ho timore persino a tefefonargli  per paura che mi dica “basta mia hai scocciato”. Io avevo detto che il giornale andava in chiusura il giorno 6 giugno per via dell’infiorata , per via che sono andato dal papa a Milano, per via della mia famiglia. Anticipai al giorno 2 chiudendo il giornale a Milano dove lui mi telefonò  dicendo lapalissiano “ mi avevi detto il 5 ed eccomi puntuale” . Avrei voluto sprofondare. Il suo articolo come al solito arricchisce il nostro giornale, lo impreziosisce e ci rende orgogliosi. E’ una firma importante assieme a quella  del Prefetto Romagnoli di Nino Cangemi  di Nino Greco, della Ragusa, di Juliette, di Quartuccio di Ciro Spataro di Mariolina Sardo tutti nostri consolidati collaboratori. Se poi aggiungiamo la preziosa e commovente testimonianza su Nino Trentacosti avrebbe completato in modo superbo le due pagine sull’infiorata. Questo articolo verrà in ogni caso ristampato nel prossimo Guglielmo  che dedicheremo a Nino Trentacosti che speriamo ritorni presto in mezzo a noi.  O.S.

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