sabato 9 giugno 2012

L'INFIORATA

Ieri mattina uscii presto di casa perchè dovevo risolvere uno di quei problemini
che sorgono nelle famiglie. Poca gente per strada; io andavo a piedi lentamente e dal marciapiedi mi veniva spontaneo leggere gli ultimi manifesti che la recente campagna elettorale aveva seminato sui muri della città. Ad un tratto mi parve di leggere la parola MARINEO. Mi bloccai e lessi con attenzione. Era proprio un manifesto del mio paese. Quando raramente io leggo il nome del mio paese mi emoziono come se vedessi il volto della mia mamma. Mi accorsi anche che accanto, ce n’era un altro sempre riguardante il mio paese . I due manifesti erano freschi, erano stati attaccati pochi minuti prima. Cominciai con il leggerne uno: invitava la gente a venire in paese durante la prossima settimana perché vi si festeggia “La settimana del Corpus Domini” e ogni sera la processione percorre i vari quartieri del paese che per l’occasione si agghindano nel migliore dei modi. Passai al secondo manifesto dove campeggiava il nome del paese in modo vistoso. Questo aveva come sottotitolo: L’INFIORATA; anzi:LA NOTTE DELL’INFIORATA . I due manifesti sono belli, gradevoli e attraenti. In cuor mio mi sono complimentato con i miei compaesani .Che progressi ha fatto Marineo dal tempo della mia infanzia!,Tutto questo avremmo soltanto potuto sognarcelo! Tra le ultime novità c’è l’Infiorata che io, anno dopo anno ho visto nascere e crescere. Certamente, dopo un timido inizio, la tradizione dell’infiorata, poco alla volta, s’è imposta e irrobustita ed ora naviga tra quelle di maggiore rilievo
Per la festa del Corpus Domini, son venuto sempre in paese partecipando con piacere alla processione e ricordo quel giorno che, alla fine del percorso, per la prima volta vidi sul sagrato, per terra, un grande rettangolo coperto di petali dai più svariati colori che componevano un pregevole disegno attinente alla festa del giorno. Fu una bella sorpresa. Seppi che l’idea era stata suggerita dal diacono Nino Trantacoste che, facendo parte della Pro Civitate Christiana d’Assisi, fa la spola fra la Sicilia e l’Umbria dove aveva avuto modo di vedere le infiorate che alcune comunità dell’Umbria ogni anno, in occasione di simili festività, compongono e di cui era rimasto gradevolmente impressionato.
In Sicilia Nino Trentacoste ha formato dei gruppi di laici e tali gruppi hanno preso il nome di “Comunità Missionarie del Vangelo”, Esse hanno come fine la diffusione della Parola di Dio.A Marineo c’è una di tali Comunità e quell’anno, tornando da Assisi gli era venuta in mente l’idea che avrebbe potuto suggerire, in occasione del Corpus Domini, di tentare di abbellire il percorso, almeno alla fine, con qualche quadro di infiorata. Espose il suo pensiero ai componenti della Comunità che lo accolsero con entusiasmo. Fin dal giorno seguente alcuni volenterosi andarono a cercare i fiori semiselvaggi che produce la nostra terra e che si colorano dei più vari colori e delle più varie sfumature.Coadiuvati da esperti in materia artistica quei giovani riuscirono a realizzare delle composizioni dignitose e gradevolissime. La realizzazione dell’idea fu tale che da allora anno dopo anno, coinvolgono i gruppi religiosi della parrocchia, tanto che ora l’infiorata si stende su tutto il tratto del corso che dalla piazza Inglima arriva alla piazza S.Sigolene. Anno dopo anno abbiamo visto crescere il tappeto dell’infiorata . Oggi è veramente qualcosa da vedersi.Possiamo esser certi che quando si mette un buon seme il resto vien fuori e si afferma in modo tale da rimanere come tradizione a cui non si può più rinunziare. Tutti questi pensieri mi vennero alla mente davanti ai bei manifesti che danno lustro al nostro paese e contemporaneamente pensai a Nino Trentacoste . Nino è innamorato dell’arte e cerca di trapiantare le cose belle nei luoghi in cui risiede.Non per nulla spinge i Marinesi a continuare nella parete esterna della chiesa madre una serie di quadri in ceramica, simili a quello già esistente. Esistono già dei bozzetti. In questi giorni Nino, l’iniziatore dell’infiorata che oggi naviga a vele spiegate, giace invece nel fondo di un lettino d’ospedale. E’ afflitto da uno di quei mali da vecchiaia che ci mettono quasi fuori combattimento.Poiché trattiamo di gioie cristiane, penso che sia nostro dovere di cristiani quello di rivolgere un pensiero a Dio perché dia al suo servo sofferente il dono della serenità . E’ un modo di ravvivare la bellissima infiorata dei Marinesi con un pensiero caritatevole per chi soffre,
Palermo 05/06/2012 Mimmo Tuzzolino

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