sabato 7 febbraio 2015

UNA ECCELLENZA MARINESE: FARE BENE IN SILENZIO !



La passeggiata verso la rocca

Da qualche anno a questa parte insistiamo affinchè  il presepe meccanico del Crocifisso diventi stabile (tralasciamo la cricca che si appropria delle altrui proposte).Soprattutto ora che questa amministrazione ha reso possibile la chiusura del Castello, ora che la Proloco (qualcuno mi può tradurre la parola) è priva di idee , ora che nessuno sa creare e proporre ci pare indispensabile che alcune eccellenze rimangano disponibili. Intanto questo presepe meccanico non ha un giro economico su cui speculare. Ma soprattutto è frutto di quella ingegnosità impareggiabile che è la creatività dei marinesi (purtroppo questo causa attacchi di gelosia e invidia che facciamo fatica a superare).Non è solo una esemplare dimostrazione di capacità creativa ma anche di umiltà perché mentre il presepe vivente riesce a portare a cena 400 persone fra attori,veline ecc.ecc. (si possono gemellare con la gran fondo) questo presepe inizia ad impegnare i suoi creatori a settembre per essere pronto a Natale (se aggiungiamo il presepe della famiglia Realmonte a buon diritto il Benanti lo chiamò il Paese dei Presepi). Ora aiutarli a tenerlo aperto è una battaglia che non va persa. Questa antichissima confraternita ha solo questo spazio e quando è occupato dal presepe mette a disagio la vita della confraternita. Quindi si rende necessario che gli spazi della fondazione vengano messi saltuariamente a disposizione della confraternita. Crediamo che questa nuova generazione di Superiori e Presidenti abbia l’apertura mentale della coabitazione. Ma perché questo presepe merita queste attenzioni ? Intanto perché è l’unica eccellente cosa che si possa mostrare oggi ai visitatori . 
Hic verbun caro factur est
Una cosa che ogni anno si rinnova con nuovi meccanismi, nuovi personaggi, nuove situazioni e ambientazioni. Ogni personaggio è un messaggio, ha un significato. A noi adulti ricorda il mestiere dei nostri genitori ai piccoli la fatica dell’uomo e l’armonia del creato vissuto con il messaggio divino. Senza retorica il presepe è per i cristiani. I visitatori a Marineo non vengono in pellegrinaggio per rendere omaggio al nostro Santo, non vengono al Castello per trovare pezzi “unici”, oltre al panorama dal terrazzo del castello possono benissimo tornare da dove sono venuti. Non esiste la capacità di valorizzare nulla perché chi ne è preposto oltre a essere un incapace e anche di solito un mascalzone. (Il tentativo avviato dal Pulizzotto in seguito all’apertura della sua esposizione al castello è miseramente abortito con la mascalzonata di coinvolgere alcune forze improvvisate). Ora avere la possibilità di ammirare, discutere, osservarne i meccanismi entrare nei suoi giochi di luce e di effetti è una emozione che va vissuta sotto tutti questi aspetti e altri ancora. Il presepe del Crocifisso deve rimanere aperto e speriamo che il Parroco sorregga questo Superiore e che non  lo faccia inquinare da veline e sirene. E fa bene il Superiore a non circondarsi di “aiuti a matula” che è risaputo che sono sempre gli stessi che bloccano le Confraternite. E quale migliore opportunità per le scuole di visitare il presepe fuori del suo tempo abituale ? Ibambini delle scuole non “vanno” usati a richiesta di politici in cerca di visibilità. Portarli al presepe sfruttando gli spunti che offre (arti e mestieri, meccanismi, luci, fatti storici, e mille altri…) e non cercare obiettivi non adatti alla loro età.
Non mi appello al sindaco che mi pare “sempre dormiente” e spero che prima o poi si svegli per ricoprire il suo ruolo che non è quello di fare “lu spaventato di lu presepi” perché c’è gia chi lo ricopre.

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