mercoledì 5 giugno 2019

DUE AUTORI A CONFRONTO !


SIAMO UN PAESE DI PITTORI POETI TUTTOLOGHI E… STORICI !

Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di accogliere due sostanziose storie di Marineo. Anche se una delle due è ora solo nella sua prima parte (sino al 1750) e che sembra presto ci verrà annunziata la sua seconda parte. Noi siamo ancora fermi alla “romanzata” storia di Padre Calderone che aveva in comune con gli altri due autori , a modo loro, l’amore per il paese. A modo loro perché dagli stessi libri si capisce la freddezza¸il distacco  e il fare asettico dell’autore Scarpulla ,che spesso sembra di un altro pianeta (è il suo carattere) l’altro trasferisce nel suo lavoro l’amore per l’arte e la passione del restauro, il Trentacoste. Mentre lo Scarpulla (gemellato con la Fiume) non fa trasparire nessun interesse e amore per le sue ricerche l’altro più gemellato con il Calderone gioisce di ogni sua ricerca e la comunica subito a tutti mentre l’altro sa tenere le sue ricerche sino a quando non ha occasione di poterle inserire nel “suo circuito”.
Per noi sono due lavori preziosi e ora , dopo attenta lettura, non alla marinese leggendo il risvolto o il retro, ma sorbendoci persino le oltre 400 note già segnalate alla presentazione del volume dello Scarpulla ( che poi si riducono ad una dozzina tra notai e archivi) che mai nessuno andrà a controllare , ma che da buon ricercatore andavano segnalate. Il Trentacoste dopo anni di attesa alla corte dello Spataro finalmente è riuscito a pubblicarlo grazie al solito “padrino” a cui manca solo il controllo delle nascite per avere un dominio totale su Marineo.
I due volumi hanno destinazione diversa e questo li rende preziosi entrambi. Le due Marineo del Trentacoste è consigliato a chi vuole una guida di Marineo, al forestiero all’emigrante , al turista curioso. Io ne faccio dono a ospiti e conoscenti. Per lo Scarpulla il discorso è più difficile e quindi la cerchia dei destinatari si ristringe a studiosi, ricercatori , autori. A chi ama le statistiche e vuol sapere tanti dettagli. E forse la parte da curare meglio (nel secondo volume ?) è migliorare queste informazioni perché non credo che le “onze” del 1500 valessero altrettanto nel 1700 o il significato di certi termini sia cosi chiaro per tutti ! Come certe note che richiamano statistiche altrui non sono cosi facilmente leggibili senza consultare i testi di riferimento. La fine del primo volume ci ricorda certi impegnativi lavori che richiedono almeno trentanni prima che vengano completati. Ora speriamo che lo Scarpulla abbia avuto l’accortezza di raccogliere il materiale prima di aver lasciato la carica di Bibliotecario dove aveva facilmente accesso ad archivi e fonti altrimenti non basteranno i trentanni previsti. Speriamo anche che il secondo volume che tratterà argomenti delicati (mafia e fascismo) non gli prenda la mano trasformando il ricercatore in politico come spesso accade.
Ormai la parte “dei sanguinari” è già stata trattata e in complesso meglio di come prevedevamo essendo emerso un dato comune a tutti i signori dal ‘500 in poi :il tempo era quello !
Per il Trentacoste voglio ricordagli di non sbagliare la valutazione del suo lavoro. Già il suo lavoro su Tagliavia è da anni che è andato esaurito in contrasto con quanto dicevano in Curia a Monreale   che svendeva le copie proprio a Tagliavia. Ora il volume è introvabile !

PS. E' in prossima pubblicazione un dizionario dei marinesi ! Del tipo chi sei tu. E' un lavoraccio che il Di Salvo aiutato dallo Spataro (quando mai !) e dal Provenzale (E ALTRI ?) stanno completando. Ci sono voluti anni prima che il Di Salvo individuasse le porte  giuste a cui bussare. Ora ci pare che sia una vetrina del tipo facebook dove conta solo apparire chiunque tu sia ! Chi non vi è inserito si appresti :tutto è pronto !

PS2 Sembra sia già in distribuzione il decimo (ripeto decimo) volume del commissario Marinmeo dallo squardo d'acciaio a cui manca solo il saper gestire quanto editorialmente produce. Io non acquisterò il decimo volume perchè a quanto pare sia l'autore che editore si avviano a essere un tipo di casa editrice già condannata a Torino, ma problabilmente va di moda altrove.  

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