SIAMO
UN PAESE DI PITTORI POETI TUTTOLOGHI E… STORICI !
Quest’anno
abbiamo avuto la fortuna di accogliere due sostanziose storie di Marineo. Anche
se una delle due è ora solo nella sua prima parte (sino al 1750) e che sembra
presto ci verrà annunziata la sua seconda parte. Noi siamo ancora fermi alla
“romanzata” storia di Padre Calderone che aveva in comune con gli altri due
autori , a modo loro, l’amore per il paese. A modo loro perché dagli stessi
libri si capisce la freddezza¸il distacco e
il fare asettico dell’autore Scarpulla ,che spesso sembra di un altro pianeta
(è il suo carattere) l’altro trasferisce nel suo lavoro l’amore per l’arte e la
passione del restauro, il Trentacoste. Mentre lo Scarpulla (gemellato con la
Fiume) non fa trasparire nessun interesse e amore per le sue ricerche l’altro
più gemellato con il Calderone gioisce di ogni sua ricerca e la comunica subito
a tutti mentre l’altro sa tenere le sue ricerche sino a quando non ha occasione
di poterle inserire nel “suo circuito”.
Per
noi sono due lavori preziosi e ora , dopo attenta lettura, non alla marinese
leggendo il risvolto o il retro, ma sorbendoci persino le oltre 400 note già
segnalate alla presentazione del volume dello Scarpulla ( che poi si riducono
ad una dozzina tra notai e archivi) che mai nessuno andrà a controllare , ma
che da buon ricercatore andavano segnalate. Il Trentacoste dopo anni di attesa
alla corte dello Spataro finalmente è riuscito a pubblicarlo grazie al solito
“padrino” a cui manca solo il controllo delle nascite per avere un dominio
totale su Marineo.
I
due volumi hanno destinazione diversa e questo li rende preziosi entrambi. Le
due Marineo del Trentacoste è consigliato a chi vuole una guida di Marineo, al
forestiero all’emigrante , al turista curioso. Io ne faccio dono a ospiti e
conoscenti. Per lo Scarpulla il discorso è più difficile e quindi la cerchia
dei destinatari si ristringe a studiosi, ricercatori , autori. A chi ama le
statistiche e vuol sapere tanti dettagli. E forse la parte da curare meglio
(nel secondo volume ?) è migliorare queste informazioni perché non credo che le
“onze” del 1500 valessero altrettanto nel 1700 o il significato di certi
termini sia cosi chiaro per tutti ! Come certe note che richiamano statistiche
altrui non sono cosi facilmente leggibili senza consultare i testi di
riferimento. La fine del primo volume ci ricorda certi impegnativi lavori che
richiedono almeno trentanni prima che vengano completati. Ora speriamo che lo
Scarpulla abbia avuto l’accortezza di raccogliere il materiale prima di aver
lasciato la carica di Bibliotecario dove aveva facilmente accesso ad archivi e
fonti altrimenti non basteranno i trentanni previsti. Speriamo anche che il
secondo volume che tratterà argomenti delicati (mafia e fascismo) non gli
prenda la mano trasformando il ricercatore in politico come spesso accade.
Ormai
la parte “dei sanguinari” è già stata trattata e in complesso meglio di come
prevedevamo essendo emerso un dato comune a tutti i signori dal ‘500 in poi :il
tempo era quello !
Per
il Trentacoste voglio ricordagli di non sbagliare la valutazione del suo
lavoro. Già il suo lavoro su Tagliavia è da anni che è andato esaurito in
contrasto con quanto dicevano in Curia a Monreale che svendeva le copie proprio a Tagliavia.
Ora il volume è introvabile !
PS. E' in prossima pubblicazione un dizionario dei marinesi ! Del tipo chi sei tu. E' un lavoraccio che il Di Salvo aiutato dallo Spataro (quando mai !) e dal Provenzale (E ALTRI ?) stanno completando. Ci sono voluti anni prima che il Di Salvo individuasse le porte giuste a cui bussare. Ora ci pare che sia una vetrina del tipo facebook dove conta solo apparire chiunque tu sia ! Chi non vi è inserito si appresti :tutto è pronto !
PS2 Sembra sia già in distribuzione il decimo (ripeto decimo) volume del commissario Marinmeo dallo squardo d'acciaio a cui manca solo il saper gestire quanto editorialmente produce. Io non acquisterò il decimo volume perchè a quanto pare sia l'autore che editore si avviano a essere un tipo di casa editrice già condannata a Torino, ma problabilmente va di moda altrove.
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