Dove sei nella foto ? |
Così ieri mattina usando il
metodo scorretto di discorso a reti unificate ci ha fatto abboccare. Premesso
che c’è un gruppetto (molto ridotto invero) che manda Comunicati stampa con l’invito
perentorio a pubblicarli , come se si trattasse di non so quale autorità,
dimenticando la regola numero uno : chi lo riceve decide. Chi lo riceve, blog o
giornale ha una sua autonomia . Allora ,ed ecco la novità , li si personalizza intestandoli
confidenzialmente alla persona, come per esempio Caro Onofrio, Caro Pino e cosi
via. Quindi sei portato a credere che si tratta di messaggio personale o
riservato. Questa è una scorrettezza enorme perché trae in inganno chi la
riceve. O il politico di parte che scrive a tutti cadenzando gli invii e tu te
ne accorgi dopo qualche giorno. Noi ci siamo fatti gli anticorpi ma ieri il
messaggio è sfuggito al controllo.
Questo desiderio di avere la
massima visibilità nasconde un forte desiderio di apparire ma non lo si può
fare a spese del blog che perde credibilità dando l’immagine di cose fatte a
tavolino. Una foto da un balcone non dimostra che il Presidente non si è
fermato per paura del “forcone rivoluzionario” locale che può avere
informazioni dalla Digos dalla Prefettura e non so da chi altri. Quelle
informazioni che sono di dominio pubblico . Noi abbiamo abboccato, ma è il
rischio di chi scrive e ci scusiamo, ma tu Franco Calderone usa metodi più
diretti perché quel tuo sorriso sulla foto che credi di aver gabbato i blog a
mio parere la sa di rivoluzionario del giorno , casuale. E parafrasando il vangelo,
ti rispondo che dopo la lettura della scrittura di Gesù, la gente del suo paese
disse:ma quello non è il figlio del carpentiere…(in questo caso del mugnaio o
del vinaio).
Se lo scopo era criticare l’amministrazione
per il teatrino offerto ti dico francamente che il tuo è un teatrino ben misero
se prendi per il culo i blog che ti hanno ospitato. Alla fine gli estremi si
toccano.
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