lunedì 24 settembre 2012

FORZA GIOVANNI NON MOLLARE !


Apro la mia porta e mi trovo dinanzi una coppia relativamente giovane. Il primo lo conosco bene. Lo ho sempre invidiato, odiato, amato. E’ sempre una spanna sopra ti te. Quei genialoidi  alla Rimbaud o alla Ligabue per citare chi mi viene in mente subito. La sua compagna bella ma minuta ti ricorda quelli che vengono a dirti ho sposato una cubana e tu pensi ad una donna formosissima alta e provocante e poi invece appena la conosci ti trovi una donna semplice normale e apparentemente insignificante: una polacca mediterranea …”ho un lavoro per te” esordisce l’uomo. Lei per tutta la serata non parlerà benchè parli l’italiano più che correttamente. Mi sarei dovuto trovare quel domattina alle 10 in Via Palestro per testimoniare durante il suo matrimonio civile con la presente signorina.  Mia moglie , cattolica insegnante delle religioni e in procinto di essere nominata titolare della lingua ceca all’Università Cattolica di Milano si intromette comunicandoci una serie di impegni per le dieci di domani che sino a quel momento sconoscevo. In parole povere ha detto con una ventina di anni prima quello che il  cardinale Scola ha detto oggi: la serietà  del matrimonio cristiano . Per noi esiste solo un matrimonio. Spiegai a Giovanni tutta una serie di situazioni e di principi che per noi non erano superabili. Giovanni capì e a malincuore ci salutò lasciandomi in una costernazione indicibile. La mattina corsi in Via Palestro e vi giunsi quando il matrimonio era stato celebrato e lui usciva dal comune tenendo per mano la sua compagna. “Giovanni sono ancora in tempo ?” dissi. Lui con un sorriso mi consolò dicendo che aveva trovato un passante che si era prestato ma che lui considerava me come suo testimone. Questa mattina una amica mi chiama da Marineo e mi dice vai su canale 2000 c’è Giovanni. Mi sintonizzo e vedo una faccia pulita ben rasata con una coppola che copriva la sua calvizie incipiente che parlava in modo pacato , sereno con un linguaggio appropriato, del suo caso. Si aiutava recintando versi di Buttitta a memoria avendolo frequentato per anni e anni. Come i file di un computer mi scorrevano per la mente i mille casi di cui Giovanni era stato protagonista. Conosceva e conosce tutti. Può arrivare a chiunque , ha conosciuto chiunque. Come facesse io lo so ed è un segreto talmente facile da essere impensabile. Lui conosce gli uomini. Dopo dodici anni aveva ottenuto una casa in  zona centro a Roma. Un odissea degna di un grande ! Di quella coppia giovane che si presentò a casa mia ventenni fa rimaneva una coppia matura che ancora oggi lotta per un destino diverso. A scuola lui era il nostro doposcuola , quello che trasformava un brutto voto in una lotta di classe. Imitava Niccolò Carosio alla perfezione e sapeva a memoria la radice quadrata di 12, e lì ,dove sbaragliava i cosiddetti primi della classe  era che a differenza di loro lui sapeva anche l’ora di nascita di Garibaldi , di Napoleone di Achille, di Agamennone e compagni. Ora ha una nuova casa, non fra gli sbandati come prima, ma in mezzo a gente che “ci si aiuta”. Ora posso curare mia moglie (la polacca mediterranea) , ora posso raccontare la mia vita. Non mi sono commosso ma mi sono sentito orgoglioso di essere stato compagno di scuola, là al castello, di Giovanni Di Salvo grande genio marinese.La mia amica ha semplicemente commentato: noi non siamo giudici ma giudichiamo il Giovanni di oggi non il suo passato.

Forza Giovanni non mollare !    

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