Stavo per recarmi al calvario (ma chi
ci va più al calvario ?) quando ricevo un messaggio che l’incontro con i
Riprenditi è sospeso per lutto, ma che si ritrovano lo stesso per una veglia.
Dirotto per Piazza Duomo e tutti
sanno come è finita. Non conosco Giuseppe , non conosco le sue due famiglie, quella di Maria Pina e quella sua.
In questi casi il mio pudore non mi permette nemmeno di fare le solite
condoglianze. Ma la tragedia è cosi grande che non posso far finta di niente. E
così mi avvicino a quello che poche righe prima ho definito ignorato da tutti.
Sono della teoria che Dio non sceglie a caso a chi mandare pesi cosi enormi. Li
sceglie per capacità e forza, li seleziona perché se sbaglia la tragedia
potrebbe diventare più grande ancora. Goiseppe Dio lo ha plasmato per
prepararlo a questo momento, non dimenticando di sostenere anche le due
famiglie. Dico sempre che io non avrei la forza ed è per questo che Dio non si
aspetta nulla da me . A due passi da casa sua Giuseppe ha quello che Dio gli ha
preparato: un lungo Calvario che da luogo di giochi infantili oggi diventa
quello che è designato con il nome giusto. A questo punto in silenzio
rispettoso dovrei ritirarmi anch’io in preghiera e immagino due occhioni
bellissimi sbarrati che girano girano a destra e a sinistra che cercano
qualcosa o meglio un viso, già noto, già caro. Per Carol ormai è il solo punto
di riferimento sicuro, la roccia a cui si era abituata ad aggrapparsi ,alla
risposta che prima arrivava sicura, a quelle mani che ti prendevano e rendevano
leggera, al suono della sua voce a tante ninne nanne che solo le mamme sanno
cantare. Io non ho la forza per consolare questa gente . Sto cercando di abituarmi
a quegli occhioni che il tempo asciugherà sostituendo quell’immagine con altre
altrettanto care , ma simili e non uguali a quelli di Maria Pina.
Belle Parole .. Chi ha scritto la lettera?
RispondiElimina