Lavoravi zappatore
sotto i raggi della bellezza
irrigando di sudore la terra,
dissodavi zappatore
i campi della tua creatività
facendo crescere arbusti
e trame di foglie
i tuoi arnesi
li deporranno nei musei
i crivi e le fullane
penderanno dai muri
conserveranno il tuo sudore
in preziose burnìe
le zappe che affondavi nella terra
i lombrichi che uccidevi
nella tua furia ispiratrice
quando eri
nel respiro della terra
saranno sbarrati
gli occhi del mondo
dietro le vetrine dei musei
si strapperanno i capelli
gli adoratori del panbauletto
rinnegatori del grano
mistificatori del moderno
gli uomini torneranno a godere
della terra che calpestano
dopo avere marciato
nei duri sentieri della modernità
nei deserti tecnologici
che uccidono
le sostanze della terra
p.g.c. di Ezio Spataro dal blog www.percorsipoeticiabrannu.blogspot.com
in occasione dell’apertura del Museo Etnoamtropologico
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