AMORE E BIFARERA
Mi
sarebbe piaciuto di più il titolo Amore a
Bifarera ma rispetto il poeta proprio oggi liquidato (altri usano il
termine riappacificato) come raccontatore di storie. Da anni aspetto che “ci
cantasse l’amore” e non vorrei fare la fine di quello che si riappacifica
sempre senza mai scusarsi. Un bel gruppetto di “compagni di merende” che hanno
passato l’estate ad insultarlo poi si sono presentati accodati a “riappacificarsi”
(i conigli usano il termine “chiarire”) arrivando ad ipotizzare che io oltre a
essere ubriacone e vastasu sono rivenditore autorizzato di zizzania ! Cave canem
dicevano quelli che venivano morsi ! Triste cammino quello del nostro Ezio !
Ora non gli resta che sperare che essendo passato il Premio (o meglio i premi
di poesia) in mano a Disclafani e Scarpulla possa sperare non nel ruolo di velina
perché prima ci sono una decina di figlie di sistemare su quel palco e nemmeno
come lettore perché rottamata la Palermo
ormai è sicuro che questo è ruolo per consulenti (il duo ha dato prova durante
la ultima dimostranza…). Non puoi sperare nemmeno se per caso il premio torna
in mano della Fondazione perché il tuttologo Discafani ha già iniziato le
pratiche di occupazione…
Caro
Ezio a te toccherà (toccati dove vuoi) aspettare l’aldilà dove troverai giudici
sicuramente più capaci e politici meno anargiri (come sostenuto da Nuccio
Benanti San Ciro era anargiro perché…). Purtroppo non potrai godere della
vicinanza dell’ex tuo amico e collega Franco il quale non ha nessun aldilà che
l’aspetta e su l’aldiquà non è riuscito a trovare nulla di passabile ! Quasi un vegetale.
nota. io non sono l'editore di Ezio Spataro. Ma quando vedo che il dna negativo di noi marinesi circola liberamente diffuso a piene mani dalla politca e dalla cultura non mi chiedo "quale cultura per Marineo" , perchè questi "condividono qyalsuiasi azione e posizione di chi ti gratifica con titoli . Bisogna che qualcuno vada a rileggersi il processo di Norimberga e uscire dal recinto cattolico cercando altra appartenenza più congeniale senza inquinare !
Avevo solo voglia di zappare, arare altrove
non importa dove, quando, non importa come
Avevo solamente una fullana in più
per non lasciare che la frasca se ne andasse su
E allora siamo a mare, c’è tanto da zappare
quando la frasca cade, cadi tu
Cercavo un tagliaerba e ho trovato te
sei proprio un uomo forte, lavori fino a notte
soltanto in una sera
ti zappi Bifarera
ti fai una sarma intera
il bosco dell’Arcera.
Qualcuno dice
che zappi anche di notte
l’ho detto mille volte
che tutto può succedere
arrivi tu
che in cambio mi chiedi
un terreno al Casale
ezio spataro . www.cavadeipoeti .blogspot.com
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