venerdì 31 agosto 2018

AVEVO SOLO VOGLIA DI ZAPPARE...



I giovani non sono giudicabili ! Figuriamoci quelli di Marineo. Smaniano per l’associanonismo ma sono incapaci di mantenerlo perché anche loro non sanno mantenersi.  Hanno il grande alibi che “ qui non  si trova lavoro” e che chi “conduce” il paese cambia regole continuamente. Passiamo dallo stile “sovietico” a quello democristiano con una facilità tutta italiana che ci permette di vivere pur non lavorando. Il tutto sostenuti da genitori complici che ti permettono di essere arroganti oltre i quarantanni …

L’unica differenza fra la mia generazione è data che i primi passeggiavamo lungo il corso oltre i quarantanni i secondi attraversano il paese prendendo via parallele come per nascondersi. Discorso a parte le donne.

Giovani che cavalcano muli rossi

Giornali, blog, telegiornali, radio giornali, agenzie di stampa ecc.ecc. Ora esiste anche il "quotidiano della poesia" . Proprio nel paese dove esistono già due premi di poesia , dove tutti hanno qualche poesia nel cassetto che aspettano l'ìoccasione per leggervela. Per maggiori informazioni potete rivolgervi ad Ezio Spataro, direttore e inventore di questo quotidiano della poesia che ha per titolo "Cava dei poeti" raggiungibile facilmente

www.cavadeipoeti.blogspot.com

Giovani sorseggiatori
di birra artigianale
decadute nobiltà della Pop Art
artisti social si taggano
sui divani vintage del Dada Art

Giovani post-abbestia
si incontrano nei bistrot letterari
per condividere sensibilità fotografiche
da spensieratezza Erasmus,
un'emancipazione dalla balla di fieno
iconizzata in un vissuto
fatto di bermuda e pelo gambale

Sorrisi che sanno di cartina leccata
di tabacco pressato e imbustato
barbette e baffi acerbi
allevati nei monolocali dell'ego
si impregnano di fumo giovane
si miscelano aromi
cercando calici colmi di vino nostrano
sono pronti a vendemmiare l'arte
gli adoratori di Bacco Ettòne

Abbronzati dall'estate
brindano col cabernet del pizzo parrino
strimpellando strumenti acustici,
un unplugged di esseri umani
che cavalcano muli rossi
caricati di balle
che non sono di fieno

Sporchi di sabbia e salsedine
si docciano per la movida
o per il circolo culturale
per raccontarsi esperienze esotiche:
chi ha cavalcato muli
chi è salito su scooter accelerati
chi ha incatenato biciclette
ai pali del lungomare

Poi nelle serate orgiastiche
calpestano il pavimento
a passi di danza equina
i muli rossi bardati,
zoccolo duro
di una gioventù emancipata
aperta a tutte le esperienze

E tra danze africane
e piroette alessandrine
nelle alcoliche baldorie
offrono da bere al santo
approdato col vascello
di una ONG post-eremitica,
con vini di ogni età
rendono brillo
il santo della sobrietà.

(Ezio Spataro)    www.cavadeipoeti.blogspot.com

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