Anche
quest’anno si rinnova l’atto di culto che, ormai da secoli, Marineo
tributa al nostro Santo Patrono Ciro nell’occasione della festa estiva.
Tale occasione torna a ricordarci come la Misericordia Divina ha voluto
dare un segno grande della sua predilezione per noi, donando alla nostra
comunità e a tutti i marinesi del mondo un così grande protettore e
intercessore. È un grande privilegio, infatti, per la nostra cittadina
poter vantate il patronato di un santo martire e per di più della
levatura di Ciro d’ Alessandria riconosciuta sia da tutta la Chiesa
Cattolica d’ Occidente, sia dalle Chiese sorelle d’Oriente.
San
Ciro diventa così ponte d’unione tra noi e tutta la cristianità alla
quale vogliamo volgere il nostro pensiero soprattutto lì dove ancora la
Chiesa di Cristo è perseguitata. Non dobbiamo, infatti, dimenticare che
ancora oggi i credenti in Gesù sono perseguitati in molte parti del
mondo e numerosi muoiono a causa della fede nel Signore della vita. Al
di là dell’umana tristezza che tutto questo può procurare, il nostro
sguardo di fede è invitato a riconoscere dietro a questi eventi il segno
della fecondità attuale del Vangelo.
Oggi,
come nei giorni del nostro San Ciro, la Buona Notizia è rigettata dagli
uomini di questo mondo perché riconosciuta come pietra di scandalo
capace di portare la libertà ai prigionieri, agli afflitti la gioia, la
dignità piena agli uomini del nostro tempo. Il nostro ritrovarci da
credenti attorno al nostro Santo Patrono, allora, ci conferma nella
fede; ci rinsalda alla radice buona che i nostri padri ci hanno lasciato
come solido riferimento per la costruzione della vita nostra, delle
nostre famiglie e del nostro tessuto sociale. San Ciro ci rinvita a
porre il Vangelo di Cristo a fondamento delle scelte essenziali nostre e
del nostro vivere insieme. Ancora oggi, come ieri, il Vangelo può
rivelare l’uomo all’uomo e riportare libertà vera, gioia piena e
consapevole dignità, lì dove questi requisiti fondanti sono stati
offuscati se non addirittura smarriti. Il Martire d’Alessandria non solo
ci ricorda la solida radice su cui i nostri padri del passato hanno
costruito, ma ci indica la via su cui tracciare il nostro futuro. È la
via maestra del martirio, ovvero della testimonianza. Su questa strada
la nostra Europa ha conosciuto la fede, grazie al sacrificio per amore
di molti uomini e donne che hanno fatto conoscere Gesù con l’estrema
testimonianza del dono della vita. Oggi più che mai il continente
europeo ha bisogno di riconoscere il cuore originante della sua
identità, attraverso la testimonianza di ciascuno di noi; una
testimonianza concreta, quotidiana e senza compromessi.
Ogni
vero cristiano oggi è chiamato ad essere per i figli del nostro tempo
un segno eloquente di quella luce che sola può rischiarare le ombre del
futuro.
Il
mondo ha bisogno di testimoni, ci ricordava Paolo VI e San Ciro ce lo
rammenta ogni volta che ritorniamo con gli occhi del corpo o del cuore
alle sue Sacre Reliquie che, ancora una volta, in questa festa porteremo
in processione per le vie del nostro paese. In tale occasione, come
sempre, tutti torneremo a camminare dietro il nostro Santo Patrono per
ricordare a noi stessi che come cristiani siamo invitati a seguire le
sue orme nel rendere una testimonianza chiara ai nostri figli e agli
uomini del nostro tempo, secondo una forma di martirio che probabilmente
sarà diversa da quella di San Ciro, ma non per questo meno chiara e
decisa.
Anche
noi, come Lui, chiediamone la forza e il coraggio alla Divina
Provvidenza, perché la testimonianza di fede di noi cristiani di oggi
sia fondamento stabile e via luminosa per i cristiani di domani.
San
Ciro interceda per tutti noi e per tutti i marinesi sparsi nel mondo a
cui va in nostro affettuoso pensiero. Il Suo esempio e la sua preghiera
siano per noi pegno e sprone di vita cristiana. Buona festa a tutti!
Il vostro Parroco
don Matteo Ingrassia
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