FRANCO SCHIMMENTI ,SUPERIORE DELLA SAN CIRO,
AI MARINESI
In onore di San Ciro la penultima domenica
di agosto il paese di Marineo si veste a festa, con le luminarie artistiche,
con le musiche e i ritmi che per tre giorni interrompono l’ordinaria quotidianeità.
Tutto in questi giorni appare straordinario, e in particolare «la fede,
l’amore e la riconoscenza dei marinesi per San Ciro» che si manifestacon i
“Viaggi a Santu Ciru” (pellegrinaggi di fedeli compiuti i
giorni prima della festa lungo il percorso della processione), con laCunnuttae
conlaProcessione, imponente per la numerosa partecipazione di
devoti, molti dei quali sfilano a piedi nudi. San Ciro colui che unisce e non
divide, la cui figura e le cui opere attraggono non solo i marinesi ma anche
devoti dei paesi vicini e delle comunità come Portici, Atena Lucana, Grottaglie
che lo venerano e con le quali siamo gemellate e a cui rivolgiamo il nostro
affettuoso saluto. La festa è un evento tanto atteso anche dai nostri
concittadini emigrati che ritornano in paese per onorare San Ciro e partecipare
alla processione. A loro il nostro grazie per avere contribuito a divulgare il
culto di San Ciro nel mondo e a tramandarlo ai propri figli. Alla Confraternita
spetta il compito di preservare il culto di Ciro d’Alessandria e mostrare alle
nuove generazione la straordinaria attualità della sua figura. Alla luce di
tutto questo, in un momento storico caratterizzato da una forte crisi economica
accompagnata da una crisi di valori e nuove sfide sociali ci vogliamo interrogare
sull’importanza delle tradizioni e dei valori che hanno rappresentato
l’identità culturale e religiosa della nostra comunità.
Al di la di ricordi nostalgici, e cogliendo
il segno dei tempi, crediamo che il ricordo della tradizione e di semplici e
genuini valori possa e debba rappresentare una sorgente vitale di senso e di
spirito per il nostro paese. Come affermava Papa Giovanni XXIII «Cos’è la
tradizione? È il progresso che è stato fatto ieri, come il progresso che noi
dobbiamo fare oggi costituirà la tradizione di domani» Abbracciando questo
pensiero, negli ultimi anni la Confraternita, grazie alla disponibilità della
Scuola e dei suoi insegnanti, si è prodigata a far conoscere la figura di San
Ciro alle nuove generazioni, organizzando una serie di incontri con le classi
della scuola primaria durante la novena di gennaio.
Nel corso degli incontri gli interventi
spontanei e curiosi dei bambini hanno arricchito spiritualmente anche noi
confrati, facendoci “ri-innamorare” di questo santo e martire che ha portato
fino in fondo la croce di Cristo. Bella anche l’iniziativa del parroco Don
Matteo
Ingrassia che ha voluto far realizzare degli originali santini per i
bambini. In continuità con questo cammino la Confraternita ha voluto dedicare
la giornata del sabato ai più piccoli con l’evento “Bimbi in festa con
San Ciro”, regalando loro (il trenino) Lilly Train’s tour, che li
porterà in giro per il paese. Continuando nel segno innovativo della tradizione
passato e presente si incontrano nella “Cunnutta”, la processione di
ringraziamento che dal 1665 vede i devoti offrire doni al Santo Patrono. Oggi
la Cunnutta continua ad essere ricca di devoti e, al passo con i tempi che
cambiano, accanto ai cavalli vi sono i ragazzi in bici con le loro piccole
bisacce di grano, i mezzi agricoli, le autovetture. A sottolineare la
religiosità di tale manifestazione, quest’anno vi sarà la benedizione dei
partecipanti prima della partenza.
Mi auguro che i festeggiamenti siano
occasione di un rinnovamento spirituale per tutti noi che seguendo l’esempio
del nostro Santo Patrono abbandoniamo lo smarrimento, la sfiducia ,
l’indifferenza, che caratterizza i nostri tempi, riappropriandoci delle nostre
capacità, cogliendo il bene che esiste attorno a noi: le nostre famiglie, la
nostra comunità parrocchiale, le tante forme di associazionismo e volontoriato,
la formazione dei giovani, l’apertura verso chi soffre. La nostra devozione a
San Ciro non deve essere puramente formale, ma deve essere animata da
comportamenti di condivisione, di semplicità e di coerenza cristiana per
renderci protagonisti attivi e consapevoli del cambiamento.
Rivolgo un particolare e appassionato
invito ai giovani ad iscriversi alla Confraternita perchè possano diffondere e
tramandare il messaggio cristiano e il culto di San Ciro.
Ringrazio vivamente tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione della festa, in particolare il parroco, l’
amministrazione comunale, le consorelle e i confratelli, gli operatori
ecologici, i volontari della Misericordia, la protezione civile, le forze
dell’ordine, i vigili urbani e tutti gli sponsor per la fattiva collaborazione.
Buona festa
a tutti!Viva Marineo!Viva San Ciro!
Il
Superiore
Francesco Schimmenti
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