sabato 24 novembre 2018

I QUATTRO ASSESSORI ALLA CULTURA



A MARINEO EVENTI CULTURALI A RITMO INDUSTRIALE

IL TERZO FIGLIO
Abituati ai cuntastorie è difficile imbattersi in una simile figura , se poi diciamo al femminile, un pomeriggio qualsiasi a Marineo. Aggiungiamo che il luogo è uno di quelli che oggi dovrebbero in Sicilia forse non arrivano ad una decina. Per caso era presente , mentre si era appena aggiunto, l’unico marinese ad avere scritto una decina di libri stile “liala” o meglio si è inventato uno speciale poliziotto lontano mille miglia da Maigret e da Montalbano. Ad un tratto ho chiesto alla signora di parlarmi del suo nuovo lavoro di cui mi aveva accennato il marito. Guarda sto facendo la parte più difficile : la rilettura ! Anzi le decine di riletture, correzioni, tagli, aggiunte , smussatine ! Mi dice subito che è un libro per ragazzi … che sanno “interpretare” meglio degli adulti. A sentirla è un vulcano e inizia a raccontarmi capitolo per capitolo sino all’epilogo ! Decine di personaggi che si alternano in un viaggio bello lungo e soprattutto tortuoso. Lei incalza ed io apro sempre di più la bocca. Non arrivo a “registrare” il suo racconto perché lei come uno schiacciasassi incalza. Spiega e traduce le decine di personaggi che entrano nella storia. Affronta mentre li inserisce le decine di figure “non a caso” presenti nella vicenda. Sforbiciando e ricucendo alla fine ogni cosa va al suo posto. “ora siamo all’epilogo ! “Il terzo figlio” ! Come il terzo figlio ? chiedo . Si il figliuol  prodigo aveva due fratelli ! Dai Signora  Rosamaria Lupo  !, sbrigati a pubblicarlo .

IL VERO FIGLIUOL PRODIGO
Il nostro “vero figliuol prodigo” gira per la provincia a commentare il poeta Battaglia scortato da un cantatore (Francesco Giunta), da un pittore-critico-scrittore-poeta (Vincenzo Ognibene) e da una terza figura a me sconosciuta( credo sia Nuccio Vara). Mentre andava al Castello invitava chi incontrava e cosi mi ritrovo trascinato da uno di questi invitati nella multisala del castello :luogo polivalente, ormai in questo tempo una “vera casa del popolo” ! Sembrava una serata clandestina: a ingresso riservato ! Nessuno ne sapeva nulla e quindi mi aspettavo fosse una serata organizzata come quelle a “numero chiuso” come quelle organizzate dagli ex provocopuscolo: niente di tutto questo.    In pratica si presentava la traduzione italiana  di “La valle di Alì”-. Dove il Battaglia dichiara tutta la sua ansia di “colloquiare con Dio” (Ciro Spataro). Purtroppo la serata RISCHIAVA  di precipitare perché questo nostro figliuol prodigo inizia a “combattere” contro i suoi ormai arcinoti “mulini a vento”. E come tutti sappiamo non si salva nessuno… Peccato perché sempre parte bene , sa leggere e tradurre le poesie , ma pur perdendosi dietro asterischi e richiami ha una sua capacità di interpretazione notevole. Ma non riesce a capire che quando  trasforma tutto in invettive è scadente. Dalla sua bocca non esce nulla di positivo e allora dubitiamo che sia sincera la lettura delle poesie quando tenta di trasmetterci la positività dei poeti. Ovviamente tranne i suoi santi fasulli, Danilo Dolci compreso.    
Agiungiamo il commento del Prof Ciro Spataro che cortesemente ha voluto rilasciarci
 
"Fra i poeti e i luoghi esiste spesso una relazione simbolica. E’ il caso di Giuseppe Giovanni Battaglia il poeta di Aliminusa cui è stato dedicato un parco letterario dalla civica Amminisrazione comunale. Pino Battaglia è una figura di valore nella poesia siciliana del secondo Novecento. Nacque nel 1951 e morì a Roma prematuramente il 2 Novembre 1995 a soli 44 anni. Di idee socialiste, praticò la militanza politica e sindacale a Palermo e a Roma. Il suo primo libro “La terra vascia” venne pubblicato a Palermo nel 1969 con una nota di Ignazio Buttitta. Nel 1972, per le edizioni Flaccovio, pubblicò il suo libro più interessante, dal punto di vista linguistico , intitolato “La piccola valle di Alì” con la prefazione di Leonardo Sciascia. Successivamente segui la pubblicazione di un'altra raccolta “Campa padrone che l’erba cresce” con l’introduzione di Tullio De Mauro. Chi si è speso per valorizzare la memoria di Pino Battaglia è stato il pittore Vincenzo Ognibene, al quale di deve la ristampa della raccolta in lingua del poeta di Aliminusa “La Conta delle ore”   per i tipi della casa editrice Nuova Ipsa nel 2004. Il rapporto con l’humus del suo paese è essenziale per Battaglia e lo vediamo nella forza prorompente del suo linguaggio, scarno aspro, come quello delle zolle della sua “terra vascia”. Ultimamente il 19 settembre 2016 si è tenuto un convegno a Palermo sul tema “Religiosità e laicità nella poesia di Giuseppe Giovanni Battaglia” che ha avuto come relatori il rabbino Pinthas Punturello, Don Cosimo Scordato, Nuccio Vara e Franco Virga, i cui atti sono stati pubblicati quest’anno dall’editore Salvatore Sciascia. "
Ciro Spataro

MARINEO E PRIMA DI MARINEO
Ieri sera il prof.Monreale , ci ha parlato di una Marineo che “produceva”  dimostrando che le oltre 300 note a piè di pagine dimostrano che l’autore è vissuto in mezzo alla polvere degli archivi per anni e quindi (credo volesse dire) che non occorre cercare oltre. La prof. Giovanna Fiume (la Eva Cantarella de noantri) ,  ha beatificato l’autore perché anche Lei da provetta ricercatrice sa analizzare i risultati delle ricerche. Ma si sa che i ricercatori di solito sono sempre ombrosi e quindi è toccato sia al prof. Maurici e al Monreale farci vedere la differenza fra lo storico e il ricercatore. La serata era interessante e si escludevano quella dozzina di “interessati” il resto erano “dipendenti politici” o parenti. E questo giustificava che fra le ottanta presenze purtroppo la totale assenza gi giovani.  Ci tenevano svegli i bambini che ci fanno ben sperare per il futuro della cultura a Marineo. Spesso siamo stati critici a 360 gradi cercando di smussare angoli d’acciaio e anche in questa occasione (vergognoso che tutti i “fan” di questa amministrazione bivaccassero disturbando … Ma mi si consenta di denunciare la cosa più scortese mi è sembrato il trattamento riservato all’Assessore alla Cultura,Signorina Lo Proto ! Questo Assessorato , con quattro Assessori di cui tre al tavolo dei relatori ha ignorato che il vero Assessore è questa Signorina , che sconoscevo  , ma si è dimostrata  educata e discreta sminuendo le altre tre figure che volevano fare le prime donne , ma che alla fine è Lei che era la Prima donna !
Mi si consenta una osservazione personale. Quando i relatori (Monreale e Maurici) hanno parlato della produzione e commercio e consumo del vino a   Marineo al Sindaco sono luccicati gli occhi guardandomi come per dirmi :avevo ragione nel definirti ubriacone !
Ps.1 Mi sono accorto della assenza di una persona. Alla serata è mancato un altro Antonino. Questi due Antonini si differenziano ,sullo stesso tema  solo sul fatto che il primo parla di una Marineo e di prima di Marineo. Il secondo ,il Trentacosti  (l’unico vero storico erede di Padre Calderone), parla delle “due Marineo” . Purtroppo bisogna attendere domenica 2 Dicembre alle ore 17  sempre al castello Beccadelli .  
PS2. Volevo dire al prof. Maurici che pur avendo due Musei la nostra comunità non potrà aderire al suo invito per “mancanza capacità cooperativa”. Lei, caro professore aveva accanto a se il “liquidatore” dell’ “Unione dei Comuni” e avrebbe potuto risponderle subito. E poi noi siamo occupati a cercare “bandi” a tempo pieno !   
PS3. NELLA LISTA DEI RINGRAZIAMENTI  mancano lo Stato, o l'amministrazione che per tanti anni gli ha permesso di fare ricerche sia come bibliotecario che come dipendente. Poi non ho notato il dovuto ringraziamento a Franco Vitale che ha rimediato durante la sua lettura, in fase di rilettura, agli strafalcioni che gli altri correttori hanno lasciato lungo il cammino
          


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