L’incontro con la signora Hana Hubáčková, ambasciatrice della
Repubblica Ceca di Roma.
Per i cechi in Lombardia,
il consolato onorario di Milano è stato un grande riferimento. In passato
dall’anno 1990 c’è stato un
Consolato Generale ma ad un certo punto non funzionava
e l’hanno chiuso. Il Dott. Giorgio F. Aletti si è
assunto il servizio, come l’ha chiamato lui stesso, del consolato onorario e la
sua segreteria ha svolto moltissimi compiti consolari. Da un po’ di tempo le
voci di corridoio ‘ci informavano’ che il consolato onorario verrà sostituito
di nuovo dal consolato generale. Ma nessuno sapeva qualcosa di preciso.
Il giorno 8 novembre è
giunta da Roma a Milano l’ambasciatrice della Repubblica Ceca, la sirgora Hana
Hubáčková insieme alla console di Roma, la signora Karfiková. Ci ha informato
ufficialmente che hanno già ottenuto i permessi dalla parte italiana e quella
ceca per riaprire il consolato generale poiché i rapporto commerciali fra
l’Italia e la Repubblica Ceca si sono moltiplicati e il secondo motivo fu
l’aumento del numeri dei turisti e i loro problemi che dovevano essere risolti
appunto da un Consolato Generale. Ha ringraziato il dott. Aletti per il suo prezioso lavoro e ci ha informato che stanno
studiato come continuare la sua collaborazione con loro. Anche da parte
dell’Associazione dei Connazionali e degli Amici della Repubblica Ceca e della
Scuola Ceca si moltiplicavano le parole di stima e di ringraziamento rivolti a
dott. Giorgio F. Aletti.
In seguito è stato presentato
il futuro del Centro Ceco che finora ha lavorato tantissimo in stretta
collaborazione con L’Associazione e il Consolato onorario. Ora ci si augura di
continuare questo buon lavoro anche se il vero Centro si sposta a Roma e da lì
sarà guidata la segreteria di Milano. Molto costruttivo era il confronto
dell’insegnamento della lingua ceca ai bambini ed agli adulti. La scuola ceca ha ca. 40 bambini dall’età prescolare alle classi della scuola media, di cui
alcune sono accreditate dal Ministero dell’Istruzione della Repubblica Ceca.
Invece i corsi della lingua ceca per gli adulti sono organizzati dal Centro
Ceco ed hanno già una lunga tradizione. La collaborazione fra queste due
“scuole” potrebbe nascere dall’esigenza dei papà italiani che accompagnano i
figlio nella scuola ceca e nell’attenderli vorrebbe studiare la lingua ceca
anche loro.
L’incontro si è concluso con un
cordiale ringraziamento da tutte e due le parti: la comunità ceca a Milano e
l’ambasciatrice della Repubblica Ceca.
Milano, 8 novembre 2018
Růžena Růžičková-Sanicola
SAMETOVà REVOLUCE
V MILàNè
Da almeno un
anno il Consolato Ceco di Milano barcolla in un limbo che da un lato è stato
coperto dal diritto di non dare spiegazioni e dall’altro la crisi che ha
colpito tutti i consolati travolti non solo dalle crisi economiche ma anche
dalla difficoltà di prendere decisioni della parte politica.
In questo ultimo
periodo abbiamo assistito dal punto di vista “burocratico” all’assenza di un
vero Consolato Generale (venendo a mancare cosi i riferimenti propri di un
Consolato Generale) ma dall’altro una forte presenza di attività culturali
grazie al Console (seppur onorario ) e
alla signora Radka Neumannova, ultimo addetto culturale. Ora il vento cambia
nuovamente e , se abbiamo ben capito, l’Ambasciatore ci ha spiegato che in
questo momento è la sola “scuola” ceca a emergere e quindi è meglio
allontanare i “vecchi” costruendo un nuovo
mondo sulla scuola ceca e le loro famiglie. Infatti si è tornati agli
incontri “al buio” dove erano presenti i soli “addetti”alla scuola dove gli unici estranei presenti eravamo noi
per constatare che della vecchia guardia non c’era nessuno.
Allora ci è
venuto in mente il ’68 poi ci siamo ricordati di quando è stato eletto Havel
(chi c’era al Castello a gridare con noi Havel na Rad !) poi quando a Roma all’Ambasciata
Ceca si è festeggiato l’80 compleanno di quel Alexander Dubcek e cosi via per
non dimenticare quando iniziammo la scuola ceca a Milano e per trovare i primi sei
bambini trovammo solo fra i privati perché i funzionari del consolato avevano
paura a iscrivere i propri figli alla scuola.
Insomma abbiamo
avuto l’impressione che il Consolato è una diramazione della scuola ceca !
Dobbiamo
amaramente ammettere che all’incontro di ieri mancava tutta la storia degli
ultimi cinquantanni della comunità ceca.
Ci consola che
almeno il Mikulas è sopravvissuto seppur con un
angioletto datato !
Abituati ad
altre rivoluzioni abbiamo apprezzato i modi usati dalla Signora Hana Hubáčková e dagli altri funzionari !
Onofrio Sanicola
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