mercoledì 6 luglio 2011

VZPOMINKY

Monumento a Jean Hus circondato dalle panchine
LA MIA PANCHINA PRAGHESE

Oggi a Praga è festa nazionale. Annunziata dalla festività di ieri per i Santi Cirillo e Metodio,
gli evangelizzatori dei popoli slavi,  oggi si ricorda un altro grande boemo. Jan Hus. Questa mattina dal monastero di Orte le benedettine di clausura , non so se per caso, affidano le letture ad un'altra degna boema: Suor Maria Elisabetta durante la messa che tutte le mattine viene trasmessa dal canale TV2000. Già alcuni giorni fa abbiamo ricordato un altro boemo : Pietro da Praga sul cui pettorale avvenne il miracolo del Corpus Domini.
Passeggiare per Praga dicendo che si respira aria di Mozart e di Freud è un grande eufemismo. Mozart lo incontri solo nei falsi caffè ottocenteschi e Freud  è semplicemente impalpabile. Questo vecchio lo incontri dappertutto e lo trovi facilmente. Rispettato anche e soprattutto dai cattolici, come Lutero, Giordano Bruno, Wycliffe.
Ci siamo dati appuntamento per la prima volta nella piazza Staremiesto e ci sedemmo nella panchina che circonda il suo monumento. Fra gli altri appuntamenti lì lessi ,due giorni dopo, nel giornale, di Italia-Germania che aveva fatto impazzire tutto il mondo in tre dico tre righe sul Rude Pravo(la Pravda cecosvolacca). Era sempre sotto Hus che ci trovavamo. Il quartiere dove si trova la Cappella di Betlemme dove lui predicava due volte a settimana, forma uno strano triangolo con la Università Carlo, dove Hus insegnava e dove pochi giorni dopo Lei si sarebbe Laureata.
Costanza:processo a Hus
Dentro questo triangolo si che si respira aria ussita. Là impari che sopra i campanili non è messa la croce ma il calice. Impari dal linguista Hus una infinità di accenti che fanno grammatica e che noi sopportiamo malvolentieri e che non messi deturpano i cognomi e i nomi. Là si sente ancora l’odore del fuoco che viene dal rogo di Costanza. Non riesci a girare per il borgo, per la “vecchia città” senza incontrare Jan Hus. Una vecchia leggenda boema dice che se ti siedi in una panchina devi stringerti per lasciare un posto a Hus. Noi lo lasciavamo sempre a destra o a sinistra.   

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