lunedì 1 luglio 2013

UNA SETTIMANA CON CIRILLO E METODIO


I dotti si lamentano che a certe manifestazioni non ci sono le presenze “oceaniche” che l’evento merita. Migliaia di conferenze e convegni si svolgono con la presenza di autori e organizzatori e si finisce con l’appellare gli assenti “ignoranti”. Questo non è avvenuto oggi a Milano in Galleria dove un numerosissimo pubblico poliglotta  festeggiava un comune patrono europeo. In questi giorni ci sono varie ricorrenze, fra cui non possiamo dimenticare l’editto di Costantino, o 1150 anni di Cirillo e Metodio e proprio oggi l’ingresso della Croazia nell’Unione Europea. Quando i rappresentanti di Slovenia, della Rep. Ceca, della Croazia, e di Romania, di Spagna e d’ Italia si riuniscono in occasione e per festeggiare i tre avvenimenti ti stupisci quali eventi possano essere oggi più attraenti.  Partiamo dall’ultimo intervento che considero fondamentale. Tatjana Rojc, docente e critica letteraria, è riuscita in brevissimo tempo a dire tantissimo sui due fratelli Cirillo e Metodio festeggiati in tutto il mondo slavo non solo da milioni di pellegrini ma da studiosi e storici. Un percorso veloce, mai noioso, ma ricco di tantissimi spunti storici e aneddotici che  quasi tutti sconoscevano. Cirillo inventore della lingua glagolitica, detta poi cirillica e suo fratello Metodio oggi hanno la paternità di avere creato una cultura e una lingua comune alle genti slave e grazie a questo oggi noi godiamo di una cultura altrimenti persa. Questi due monaci hanno portato alla gente che ancora adorava idoli come la vergine  di Vestonice   o le leggende di Cech e di Libuse una fede intelligente: il cristianesimo ; entrando a forza nella loro storia, nella loro letteratura, nella loro vita. Le varie personalità si sono succedute usando con accortezza il tempo a disposizione rendendo il pomeriggio gradevole non pesante. Ha molto colpito l’osservazione della rappresentante della provincia Morava di Zlin  (dove si trova il santuario di Velehrad e la tomba di san Metodio) dottoressa Martina  Dlabajova  che ci ha fatto notare  come, senza organizzarla, la manifestazione presentava la piena riuscita delle pari opportunità e forse con una presenza maggiore del mondo femminile sia sul palco che sul parterre. Quindi dobbiamo al Console Onorario della Rep. Ceca Dott. Giorgio Franco Aletti e al Dottor Gianvico Camisasca se il futuro ricorderà questo evento.



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