lunedì 28 ottobre 2013

MIA CUGINA ITALIA



Trovare personaggi di cui scrivere è difficile perché tranne rari casi tutti hanno giustamente la loro riservatezza , e questo è bello, quelli invece che vorrebbero fare le veline anche da vecchi ce ne sono a bizzeffe. La signora di cui ci accingiamo a parlare la definirei con un termine a me caro, La  Grusiteru, non so se esiste al femminile, nel senso bello della parola è una persona che ama pettegolare o meglio apprende una notizia e subito la diffonde e ovviamente la commenta. E’ da tutti conosciuta come una “coraggiosa” non ha paura di nessuno ! Sono rimaste pochissime persone superate i novanta cosi lucide e capaci di partecipare a qualsiasi discussione. Per quanto mi riguarda sono sotto la sua aerea di influenza. Sa tutto della mia vita, dei miei contatti, dove sono dove sono stato dove andrò. La mia vicina di casa quasi tutte le mattine mi avvicina discretamente: ha telefonato sua cugina e l’aspetta nel pomeriggio perché ha comunicazioni riservate da farLe. Due su tre telefonate sul cellulare sono sue e a casa a Milano dallo squillo del telefono i miei figli capiscono : è tua cugina La Patria ! Sa dove sono stato sia la mattina che il pomeriggio, conosce i miei gusti, abitudini, con chi ho litigato e da chi mi devo guardare. Ha un monitoraggio illimitato che copre eventuali tegole rotte e finestre abusive. Come tutti ha i suoi detrattori che da anni cerchiamo di riavvicinarli inutilmente perché per lei non esiste la “riappacificazione” anzi lei la chiama “occasione per il nemico per avvelenarti”. Io sono “mascaratu” sotto la sua protezione e mi tiene informato sui cosidetti “miei nemici” che secondo lei sono anche i miei e quindi mi sa dire persino chi hanno ospitato per farmi “uno sfregio”. Novantanni di esperienza la portano a dare giudizi feroci su persone che ritenevo meritevoli di stima e lei ti legge il curriculum con dati e fatti da tutti dimenticati. In casa mia trionfano i suoi cestini di raffia a perenne memoria del suo passaggio terreno e ricorda a memoria quanti ne ha fatti e a chi le ha dati. Faceva almeno due telefonate al giorno a mia mamma negli ultimi anni di vita e per noi era un dono prezioso  perché “le due cugine” tornavano adolescenti , pettegole e felici. La mia mamma poi mi interrogava su chi era la tizia o il caio perché quarantanni lontana da Marineo molte cose si erano cancellate dalla sua memoria. La sua casa è il museo vivente della sua storia e contiene opere realizzate dal fratello quello “buono e artista” ,foto di antenati, madonne e crocifissi di terracotta pregevoli e rari perché fatti in “casa”. Accudita da figli e nipoti e mentre gli parla si “squaggia” da vera nonna. Lei usa il telefono come medicina contro la solitudine e ne fa un uso totale che la tiene aggiornata su tutto. E’ la più grande professionista dell’uso del telefono abbinato alla televisione ottenendo un risultato eccellente e prezioso.
Questa è mia cugina Italia che ho fotografato nella mia mente con le mani ai fianchi magrissima capelli ricci rossi e occhi di fuoco pronta a scatenarsi contro chiunque toccasse i suoi affetti. Là a la balata in faccia a lu “so” stazzuni !


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