martedì 14 ottobre 2014

ENZO ROSSI



ENZO ROSSI:  L’ULTIMO PUPARO DI  MONREALE
di Nicola Giacopelli
Il 15 ottobre del 2004 ci lasciava, all’età di 72 anni, uno degli ultimi pupari della Sicilia: Enzo Rossi, oprante e  costruttore di pupi siciliani.
Il puparo forgiava armature possenti e scintillanti per i suoi pupi, di straordinaria bellezza, nella bottega artigianale situata alle spalle del magnifico duomo arabo-normanno.
Personaggio simbolo di Monreale, Enzo Rossi conosceva e raccontava con grande maestria le gesta eroiche di Carlo Magno e dei suoi paladini, in un’epoca in cui il repertorio epico cavalleresco aveva un posto di rilievo negli spettacoli, perché trasmetteva valori e passione.
Puparo di stile monrealese, con la sua abilità, metteva in risalto la “caratteristica battaglia danzante”, dove i pupi si alternavano a destra ed a sinistra per giungere a scontri forti e possenti.
Era stato allievo di Ciccio Scalisi - maestro costruttore di pupi - dal quale apprese l’arte di sagomare le armature, e di Peppino Celano - noto puparo ‘cuntista’ - per la lavorazione delle ossature; i suoi ‘capolavori’ sono stati acquistati da tanti appassionati collezionisti.
Costruttore di pupi siciliani - attività che richiede talento e dedizione - dalle linee sobrie ed essenziali, sono veri e propri gioielli dell’artigianato siciliano; ha collaborato con i fratelli Munna, teatranti monrealesi, con Ciccio Sclafani e con tanti altri; tenne un teatrino dei pupi nell’ex Convitto Guglielmo; con l’amico Onofrio Sanicola eseguì spettacoli per oltre un ventennio nel “Teatro Guglielmo”, all’interno dell’Istituto Sacro Cuore di Monreale. 
In tanti spettacoli, eseguiti con la collaborazione di Piero Scalisi, anch’egli puparo - figlio del già citato maestro Ciccio Scalisi - fece conoscere le imprese eroiche dei paladini di Carlo Magno.
Partecipò a numerose trasmissioni radiotelevisive, portando in tutto il mondo le storie dei paladini di Francia.
A dieci anni dalla sua scomparsa, il figlio Benedetto, ripercorrendo il sentiero commosso dei ricordi, ne traccia un profilo umano e professionale dai contorni nitidi; ne ricostruisce le tappe fondamentali della sua formazione, la passione per il teatro dei pupi in un opuscolo dal titolo “Elogio della memoria” che a breve sarà pubblicato, arricchito da un’interessante documentazione fotografica e da alcune opere di artisti che l’hanno conosciuto.
Enzo Rossi è stato marito, padre e nonno affettuoso, custode della sua famiglia, onesto ed attivo lavoratore, un uomo d’altri tempi. Ed un grande maestro di vita. 

ps  Nicola Giacopelli conosceva bene Ezio Rossi  (la quinta palma di Monreale) e la sua frase di chiusura è il suo perfetto autoritratto. Io l'ho avuto come amico e quando nelle tristi sere monrealesi mi sapeva solo non mancava mai di tenermi compagnia . Tornerò sull'argomento fra qualche giorno per dare testimonianza non perchè quella del Giacopelli non sia sufficiente ma il mio sodalizio con Enzo Rossi oltre che professionale è stato sopratutto umano.

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