ENZO ROSSI: L’ULTIMO PUPARO DI MONREALE
di Nicola Giacopelli
Il 15 ottobre del 2004 ci lasciava, all’età di 72 anni,
uno degli ultimi pupari della Sicilia: Enzo Rossi, oprante e
costruttore di pupi siciliani.
Il puparo forgiava armature possenti e scintillanti per i
suoi pupi, di straordinaria bellezza, nella bottega artigianale situata alle
spalle del magnifico duomo arabo-normanno.
Personaggio simbolo
di Monreale, Enzo Rossi conosceva e raccontava con grande
maestria le gesta eroiche di Carlo Magno e dei suoi paladini, in un’epoca in
cui il repertorio epico cavalleresco aveva un posto di rilievo negli spettacoli,
perché trasmetteva valori e passione.
Puparo di
stile monrealese, con la sua abilità, metteva in risalto la “caratteristica
battaglia danzante”, dove i pupi si alternavano a destra ed a sinistra per
giungere a scontri forti e possenti.
Era stato allievo di Ciccio Scalisi -
maestro costruttore di pupi - dal quale apprese l’arte di sagomare le armature,
e di Peppino Celano - noto puparo ‘cuntista’ - per la lavorazione delle ossature;
i suoi ‘capolavori’ sono stati acquistati da tanti appassionati collezionisti.
Costruttore di pupi siciliani - attività che richiede talento e dedizione - dalle
linee sobrie ed essenziali, sono veri e propri gioielli dell’artigianato
siciliano; ha collaborato con i fratelli Munna, teatranti monrealesi, con
Ciccio Sclafani e con tanti altri; tenne un teatrino dei pupi nell’ex Convitto
Guglielmo; con l’amico Onofrio Sanicola eseguì spettacoli per oltre un
ventennio nel “Teatro Guglielmo”, all’interno dell’Istituto Sacro Cuore di
Monreale.
In tanti spettacoli, eseguiti con la
collaborazione di Piero Scalisi, anch’egli puparo - figlio del già citato
maestro Ciccio Scalisi - fece conoscere le imprese eroiche dei paladini di
Carlo Magno.
Partecipò a numerose trasmissioni
radiotelevisive, portando in tutto il mondo le storie dei paladini di Francia.
A dieci anni dalla sua scomparsa, il
figlio Benedetto, ripercorrendo il sentiero commosso dei ricordi, ne traccia un
profilo umano e professionale dai contorni nitidi; ne ricostruisce le tappe
fondamentali della sua formazione, la passione per il teatro dei pupi in un opuscolo
dal titolo “Elogio della memoria” che a breve sarà pubblicato, arricchito da
un’interessante documentazione fotografica e da alcune opere di artisti che
l’hanno conosciuto.
Enzo Rossi è stato marito, padre e nonno
affettuoso, custode della sua famiglia, onesto ed attivo lavoratore, un uomo
d’altri tempi. Ed un grande maestro di vita.
ps Nicola Giacopelli conosceva bene Ezio Rossi (la quinta palma di Monreale) e la sua frase di chiusura è il suo perfetto autoritratto. Io l'ho avuto come amico e quando nelle tristi sere monrealesi mi sapeva solo non mancava mai di tenermi compagnia . Tornerò sull'argomento fra qualche giorno per dare testimonianza non perchè quella del Giacopelli non sia sufficiente ma il mio sodalizio con Enzo Rossi oltre che professionale è stato sopratutto umano.
ps Nicola Giacopelli conosceva bene Ezio Rossi (la quinta palma di Monreale) e la sua frase di chiusura è il suo perfetto autoritratto. Io l'ho avuto come amico e quando nelle tristi sere monrealesi mi sapeva solo non mancava mai di tenermi compagnia . Tornerò sull'argomento fra qualche giorno per dare testimonianza non perchè quella del Giacopelli non sia sufficiente ma il mio sodalizio con Enzo Rossi oltre che professionale è stato sopratutto umano.
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