“La storia di Sant'Antonio, protettore dei pescatori”: Spettacolo per ragazzi all’Arsenale della Regia Marina organizzato dalla Soprintendenza del Mare
Palermo. La
storia di Sant'Antonio dei Pescatori “conteso” da due borgate marinare
di Palermo: l'Arenella e Vergine Maria, raccontata dai bambini della
scuola d'infanzia Stella Marina.
Lo spettacolo si terrà venerdì 17 ottobre 2014 alle ore 11.00 presso l’Arsenale della Regia Marina, in via dell’Arsenale, 142 a Palermo ed è organizzata dalla U.O. II della Soprintendenza del Mare nell’ambito della manifestazione “Le Vie dei Tesori” in collaborazione con i bambini della scuola dell'infanzia Stella Marina di Palermo
I
giovanissimi alunni, insieme alle loro maestre, e col supporto di una
scenografia realizzata da loro stessi, faranno rivivere la storia del
Santo, la cui statua in legno oggi è custodita nella chiesa
dell'Arenella, che porta il suo nome. I bambini condurranno i presenti
in un viaggio tra le due borgate: dal ritrovamento della statua da parte
di alcuni pescatori di Vergine Maria durante una battuta di pesca, alla
richiesta fatta alla borgata dell'Arenella di custodirla fino al
completamento della Chiesa che avrebbe dovuto ospitarla, fino ai
tentativi di fare tornare la statua a Vergine Maria e alla “scelta” del
Santo di rimanere all’Arenella. Nessun dubbio alla fine della storia che
S. Antonio non era più il Santo di Vergine Maria o dell’Arenella ma il
Santo Protettore dei Pescatori.
Alfonso Lo Cascio Tel. 335.7957310
In allegato Comunicato stampa e foto dell’ allestimento dell’evento.
Se escludiamo l'oratorio (grazie agli educatori èancora oggi un punto di riferimento) dove possiamo portare i nostri "piccoli" ? Non esistono strutture laiche e quelle religiose molte volte sono in mano a chi gestisce la cultura dei grandi. Ne vengono fuori adolescenti "allevati" seondo ideologie che le vediamo tutti i giorni ci confondono. Portare iragazzi al teatro è un gesto di libertà ampio dove la loro fantasia non viene vincolata. Dove c'è una proposta teatrale è dovere dei genitori portare i propri figli. Basta verificare le esigenze morali e intellettive perchè non possiamo prescindere dalla nostra morale e sopratutto dalle proposte cretine .
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