Due mondi tanto lontani che si stavano
incontrando quando il grande Imperatore chiese la mano della figlia del re
boemo e sorella del re Venceslao. Era nel piano del padre Přemysl Otakar I che
suo figlio, divenuto re, doveva realizzare. Ma sua sorella Agnese, pur
cresciuta ed educata nell’idea di diventare moglie di qualche potente
dell’epoca, fa una cosa inusuale per quei tempi: scrive nel 1231 da sola al
Papa chiedendo l’aiuto per poter realizzare il suo desiderio di non sposare né
l’Imperatore né altri “perché aveva scelto lo Sposo celeste”. Il papa Gregorio
IX accoglie la sua decisione.
La Leggenda
ci porta le parole del fiero Imperatore Federico II con le quali egli reagisce
alla notizia del rifiuto di Agnese divenuta suora francescana:
Se una tale ingiustizia ci fosse venuta da qualsiasi altra persona, non
ci asterremmo certo dalla vendetta per l’umiliazione subita. Ma l’aver scelto
un Signore più grande di noi, crediamo sia stata un’ispirazione divina e non lo
consideriamo una umiliazione.
I romanzieri si divertono
ad immaginare se una principessa “santa” divenuta moglie di Federico II
poteva modificare i suoi rapporti
conflittuali col il papa Gregorio IX e cambiare qualcosa al fatto che
l’Imperatore veniva definito “Malleus ecclesiae sanctae”. Lasciamo a loro i
percorsi storici alternativi e virtuali. Noi vogliamo conoscere i personaggi
storici così come sono stati, nel bene e nel male e senza cambiare niente.
Anche se ci piacerebbe l’idea che una volta nella storia il mondo di Palermo si
sarebbe incontrato con quello di Praga e potevano in qualche modo superare la
loro lontananza. Allora era molto più
difficile di oggi.
01.10.2014
Růžena
Růžičková
ps questo tema è stato affrontato durante la presentazione del volume presso la Comunità di Sant'Anna nel 2012 grazie all'ospitalità del Superiore Realmonte Ciro
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