sabato 6 agosto 2011

PELLEGRINAGGIO A MANDRIOLE

Ed è subito 4 agosto. Trovandomi a Ravenna sento il dovere di recarmi a Mandriole. Come si sa è l’anniversario della morte di Anita Garibaldi. L’aia della fattoria (da noi sarebbe diventata “l’aia convegni” è strapiena. La proloco ha organizzato una cena aperta a tutti con 15 euro a persona. Si fa subito coda. Ottima qualità del cibo. Torniamo ai ns posti perché il concerto annunziato per le 19 si terrà alle 21 con buona pace di chi si è presentato puntuale.
Nessun programma nessuno sa darti informazioni. Intanto , come programma separato, prendono avvio le celebrazioni. Alzabandiera discorsi del sindaco del prefetto, picchetti dei cacciatori delle Alpi, visita alla camera di Anita. I più tengono il posto per il concerto. L’Amministrrazione forse infastidita che nessuno segue “le funzioni” da ordine all’addetto alle zanzare di aprire i magazzini. Miliardi di zanzare invadono l’aia. L’efficienza Romagnola è tale che a ciascuno di noi toccano 5 zanzare a testa e quelle uccise vengono immediatamente sostituite. Ci consoliamo con i cappelletti al sugo romagnolo. L’uomo in tricolore prende la parola iniziando una sfilza di autoelogi e presentazioni di emeriti collaboratori. Mancava di elogiare la compagna moglie e le figlie , anche loro hanno sostenuto la macchina organizzatrice. Questo sindaco è brillante, ha un buon linguaggio ma anche terrorizzato se ha saltato qualche nome. Il prefetto ha fatto un buon discorso, pesante quello del barbuto organizzatore delle cooperative, infine passa la parola “allo scrittore “. Nemmeno da noi si sentono interventi simili. Abbiamo un sacco di difetti, ma sono sicuro che da noi sarebbe stato fermato. Una sfilza di castronerie una dietro l’altra.” Vengo da una terra lontana dove si mangia sempre la carne ! “Non è una battuta : voleva dirci che viene da la Spezia !Poi passa alla sua biografia partendo dalla nonna che forse si chiamava anitina. Lavorava all’arsenale di La Spezia cioè una delle fabbriche d’armi più moderne e famose del mondo l’Oto Melara ! e giu cosi con una serie di dettagli vuoti e fatui interminabili che non interessavano nessuno. E finisce con un capolavoro : Volevo ringraziare il sindaco perché mi ha regalato una canottiera garibaldina anche se in verita io mi aspettavo le mutande di Anita. Il Prefetto sbalordisce il sindaco trasecola io ho uno scatto e grazie a mia moglie mi trattengo invettive e simili. Ad un pubblico così numeroso non si possono proporre 4 pezzi classici di 20 minuti ciascuno con l’aggiunta che la cortesia del pubblico con l’applauso finale viene ricambiata con un quinto pezzo … Gioia dei genitori, un “ vaffa …” del sindaco a cui stava sfuggendo di mano la cosa. Quando quattro ragazzini freschi di conservatorio sono cosi arroganti e imperfetti allora credo che qualsiasi genere di ortaggi sia consentito anche come uso improprio. Lascio le mie zanzare alla moglie e vado a rivisitare la camera di Anita. Tutto è stato restaurato alla cascina Guiccioli. Anche i badili, i sassi , le buche , capanni e capannoni. Dopo oltre dieci anni , forse è ancora Lui il custode, mi indica la stanza perché il tutto e irriconoscibile. Non è più la stanza di un fattore ma la bella camera con canape romantico di una matrona. Spero che gli architetti abbiano un anima ! L’altra volta alla parete c’era una foto della domenica del corriere, i muri erano del tempo e si vedevano le vecchie travi del soffitto.
Non so e non posso commentare oltre. Dico una preghiera ed esco.
Saltiamo lo spettacolo teatrale “sarai mia” e spero non fosse dedicato alla povera Anita…
Vado lemme lemme a Marina Romea dove domani ci sarà un'altra puntata.

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