martedì 9 agosto 2011

SOLO I MORTI SORRIDEVANO...

Era il 6 agosto del 1945. Avevo 3 anni. Credo che pochissimi quel giorno a Marineo sapessero del fatto. Un soldato americano a bordo di una fortezza volante lascia cadere la prima bomba atomica in Giappone. Il Giappone subito si arrende. Finisce quasi subito la II guerra mondiale. Questo americano in un colpo solo ha pareggiato i conti con tedeschi , russi, nazisti e non so chi altri. 80.000 morti subito e 60.000 per le radiazioni. Al primo colpo è come buttare una bomba sullo stadio di San Siro durante il derby gli altri per le radiazioni. Ora davanti fatti così chi disquisisce se il “povero” americano doveva o no obbedire, se l’America ha fatto bene e cose del genere non ha capito niente. Centosessantamila persone, con carta d’identità, con figli, con famiglia con affetti interessi e cultura spazzati via. Allora ti vengono in mente terremoti zumami, alluvioni, epidemie. La mia sicurezza di cattolico vacilla fortemente. Crolla anche la mia fede. Se quando vado a chiedere piccole cose, spicce , al dettaglio, un guarigione, la soluzione ad un problema sono talmente egoista da pensare che qualcuno dal cielo possa rispondermi “servito” penso subito a quella mattina del 6 agosto 1945 alle otto e un quarto quando oltre 150 .000 persone si erano appena alzati, facevano colazione, andavano o stavano lavorando, giocando ridendo, i bambini correvano per le strade, gli innamorati si salutavano lasciandosi per un prossimo appuntamento .
Solo i morti sorridevano perché si erano appena risparmiati questa atrocità. Che passi presto questo anniversario altrimenti corro il rischio di diventare ateo.

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