giovedì 30 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
LA FIUMARA DI PADRE LEO, ASSESSORE SUBITO AL LA CULTURA E AL TURISMO !
Autorità assenti: sono in Unione Sovietica o Padre Leo fa miracoli |
Grande lezione di Padre Leo a certi amministratori. Come ci
spiega “senza soldi e in economia, con le nostre energie abbiamo organizzato
questa serata. Avrete disturbi causa problemi agli impianti e ci scusiamo”. Smentito
dagli stessi impianti.Cioè quelli preposti non sono riusciti ad organizzare una serata estiva come questa e senza soldi. Bravo Padre Leo. Poi via ad una serata con grande ritmo. Mimmo e Gianni si
sono alternati assieme ad una giovane (e bella) voce. Uno ci ha cantato tutto
Celentano e l’altro canzoni belle e piacevoli. Piccolo cabaret gradevole anche
se ogni tanto si perde la voce (mancavano le pulci). Tutti i protagonisti
sempre al loro posto senza inutili passerelle. Grande lezione a chi di dovere.
Le solite signore che fanno passerella nei momenti che non devono , un
gruppetto accanto a me che non hanno smesso un minuto di gracchiare e
soprattutto il gruppo dei mejugorini in mezzo a tutti a parlare ad alta voce
spostandosi continuamente . Presto avranno un aureola per la loro discrezione.
Persino al richiamo di Mimmo di salire sul palco :invito i guadalupiani a
salire sul palco e sono partiti i mejugorini .
Alla fine erano tutti sul palco a terra siamo rimasti una
decina.
Sarà bene in futuro spostare la postazione più a destra
perché dai laterali era impossibile vedere anche perché le casse coprivano il
tutto :pochi metri più in la e tutti avremmo avuto una ottima visione. Il
regalo più bello don Leo lo ha fatto lasciando la prima fila al “popolo di Dio”
e non ad amministratori che non hanno nulla a che spartire con i presenti. Non
abbiamo visto politici e questo è anche un dono del Signore. Solo il Ribaudo
junior sorvegliava le proprietà. Bellissimi i suoi due figli :danzerini
scatenati sorvegliati da genitori attenti. La gente si è divertita, la serata è
riuscita.
Un solo momento di panico. Quando un assessore si è
avvicinato e il servizio d’ordine ha chiamato La Misericordia la quale è
intervenuta anche senza defibrillatore. All’assessore è stato detto di
ripassare prossima settimana quando l’apperecchio , che sarà donato domenica alla
messa, sarà messo a disposizione della Misericordia. E’ mancata la preghiera
per il gruppo che va in pellegrinaggio in Unione Sovietica. Chi li
capeggia ha studiato li e sa bene come
espellere o sostituire chi non gradisce. Lui non ha il manuale di Mao ma il
breviario del Minculpop e di purghe se ne intende. Sembra che il gruppo alla
partenza abbia dichiarato:
è nostro grande desiderio non ritornare. La nostra grande
madre Unione societica ci ha richiamato a se !
venerdì 24 agosto 2012
AH ! (sospiro) L'AMORE !!
Per una volta lasciateci condividere la bellissima serata di ieri. Quando si dice l'amore ! La cerimonia bellissima , toccante, commovente. Due giovani pieni di vita e di gioia ! Una cornice di parenti e amici unica. Emozioni irripetibili . La gioia passava da una coppia all'altra. Eccoli.
giovedì 23 agosto 2012
DUE GIORNI DA LEONI
Destinazione Agrigento. Già
vista mille volte ma sempre diversamente. Amet appena mi vede mi benedice come
fanno i pii musulmani. Ci siamo conosciuti a Casablanca quando andavo davanti
il macello dei cammelli a “consolare” le
vittime che emettevano una specie di canto che veniva sentito a distanza dai
cammelli e rispondevano con versi decifrabili sono da noi. Amet come me interpretava
quei canti. Amet oggi ha un minibus in area scavi e porta i turisti in cambio
di 3 euro facendo la spola fra i due templi maggiori. Sanicola, ti lascio
davanti il tempio della Concordia, attraversi la strada ed entri nell’altra
zona archeologica dopo aver passato le catacombe bizantine, latine greche e
cosi via. Ti rimane da vedere i telamoni e le tre colonne di Castore e Polluce .
Le migliaia di massi sparsi ovunque dal terremoto, dai cartaginesi per non
parlare di greci romani ecc. ci vuole troppo tempo per capirci qualcosa. Appena
finito con altre 3 euro ci imbarca e con il suo veicolo ci riporta al posteggio
augurandoci che Dio vegli su entrambi. Arriviamo alla Piccola Caracas altra
isola nel cuore della vecchia Licata dove una signora e un signore d’altri
tempi in un ambiente modernissimo ci danno le chiavi delle stanze per soli 35
euro a notte. Stanze ampie pulitissime che ti invitano a fermarti almeno per
una settimana. Sanno che siamo diretti alla Madia. Ci guarda con rispetto
convinti che abbiamo un conto in banca enorme. E’ impossibile descrivere la
cucina e l’ambiente di questo locale. Piatti che necessitano una descrizione dettagliata
dal Maitre e dallo Chef. Siamo ospiti e gustare queste “creazioni” ti senti in
un altro mondo. Ogni piatto ha dei complicatissimi abbinamenti frutto del
sapiente uso di cereali, frutti rari, e rarissime salse. Offenderei lo Chef se
osassi descriverli. I vini ad una temperatura perfetta dai nomi mai sentiti
prima, da gusto e retrogusto non traducibili. Vi consiglio di risparmiare almeno
100 euro a testa e correre a Licata alla Madia. La mattina mentre ancora
discutiamo sulle portate corriamo sulla Agrigento Palermo malgrado qualche
sprovveduto dell’Anas tenta di imbrogliarci portandoci sulla Caltanissetta fra
infiniti lavori e di lì sulla autostrada Catania Palermo: cioè due ora in più.
Obiettivo Piana degli Albanesi con i suoi riti e la sua cultura. Da qui in poi
siamo nelle mani di organizzatori marziani. La Metropoleos di Piana apre dopo
le 5 del pomeriggio il duomo di Monreale chiude alle 6. No comment. Corriamo
per il pranzo Al San Giovanni dopo il ponte a destra. Segnalare questo ristorante
è un grosso rischio. Se vi si riversano “gli invasori” addio rarità. In tutta
la zona nel raggio di cento chilometri non esiste locale che può arrivare al 30
per cento del San Giovanni. Poi devi saper attendere perché lì nulla e pronto
nemmeno l’insalata. Vi consiglio di farvi riconoscere e diventare familiare perché
Don Vincenzo e la toscanissima signora con figli e familiari esercitano una
professione che per loro è un arte. Ci sarebbe voluta una camera per la pennica
… Saliamo su sino ad un sacrario. Questo luogo che la sinistra si è appropriata
è di tutti. Qui la stupidità umana ha raggiunto il massimo dei suoi vertici !
Per anni la chiave di lettura era: mandanti e banditi. Quando quel primo maggio
mandanti più cretini degli esecutori spararono sulla gente non scossero solo le
coscienze di una parte ma unirono tutte le genti in un grido di dolore. Perché non
esiste uomo che può condividere un gesto simile e se esiste fa parte del genere
animale. Il silenzio è terribile , quei sassi uno per uno hanno accolto il
sangue di martiri.
Scendiamo verso Monreale
lasciamo gli amici in albergo delusi dagli strani orari di un paese che si
ostina a non credere nel turismo e torniamo a Marineo. Domani è un altro giorno
e si vedrà ...
martedì 21 agosto 2012
NON è NEW ORLEANS MA MARINEO !
Non è New Orlenas ..è Marineo !
Capita che Tuzzolino mi chiama e mi dice dai Sanicola dammi una mano a svegliare e far ridere i marinesi. Inizia un giro del paese dalla variante al castello alla rocca e ritorno. La gente si affaccia sorride ride saluta. I bambini saltano e ballano ! Uomini dalle facce scure si illuminano , le donne rispomdono con grandi sorrisi e saluti.
Poi capita che un altro artista esce da bottega seguito da altri chitarre alle mani e cosi davanti il negozio di Silvio avviene quello che a New Orlenas avviene in ogni via in ogni angolo.
Si Tuzzolino è la terza farmacia di Marineo ! Per un ora si distribuiscono "medicine" gratis: musica e canti ...
Gira denaro a palate ! (Avevo messo un euro nel basco per invitare alle offerte e alla fine è sparito anche quell'euro !) Dai Marineo ogni tanto ridere non ti fa male...
Capita che Tuzzolino mi chiama e mi dice dai Sanicola dammi una mano a svegliare e far ridere i marinesi. Inizia un giro del paese dalla variante al castello alla rocca e ritorno. La gente si affaccia sorride ride saluta. I bambini saltano e ballano ! Uomini dalle facce scure si illuminano , le donne rispomdono con grandi sorrisi e saluti.
Poi capita che un altro artista esce da bottega seguito da altri chitarre alle mani e cosi davanti il negozio di Silvio avviene quello che a New Orlenas avviene in ogni via in ogni angolo.
Si Tuzzolino è la terza farmacia di Marineo ! Per un ora si distribuiscono "medicine" gratis: musica e canti ...
Gira denaro a palate ! (Avevo messo un euro nel basco per invitare alle offerte e alla fine è sparito anche quell'euro !) Dai Marineo ogni tanto ridere non ti fa male...
MA QUANNè CHE CUMINCIA LA FESTA DI SANTU CIRU ?
Da un lato il programma proposto dalla Congregazione è in linea perfetta con il governo Monti: Due tamburini anzicchè quattro, la banda senza direttore, dieci lampade in meno per ogni arco, nessuna fiumara culturale, la sfilata dei costumi non si capisce se c’è stata o no, la festa dei marinesi nel mondo è diventata la festa di alcuni marinesi nel mondo. Il pranzo offerto da Cosimo Sanicola sembra lo abbia pagato il primo cittadino così, more solito, poteva solo lui scegliere gli invitati.
Piccole ma preziose occasioni tipo, lo spazio
Faldini – Maneri con l’esposisizione delle sue poesie e dei curriculum (non
sono stato tenero con lui in passato soprattutto quando gli appariva la
Madonna, da lui scolpita in legno pregiato e dal popolo definita la madonna
sparrittera). Ma il giudizio su di lui rimane quello di Antonino Disclafani
recentemente apparso nel blog del compare. Faldini giramondo mi ha deluso non
appendendo lo scritto del Disclafani in bella vista. Quando lui fa la sua parte
con umiltà è accettabile quando in lui emerge l’arroganza allora fa la fine di
tutti gli artisti: si decompone. Non abbiamo capito a chi dedica la sua poesia
la vampata: a nessuno in pratica. O meglio a quell’ente astratto causa di tutti
i mali e salvagente di tutti coloro che non riuscendo accusano un impalpabile
colpevole. Cioè e come dire sono emigrante per colpa di Ciro Spataro o al
castello si vuole insediare cosa nostra. Faldini non cadere nella trappola :
rimani nelle tue canzoni e in certe tue poesie.
Rigoglioso tutti gli anni ci propone prati
immaginari pieni di colori impossibili da cogliere con l’occhio, ci ricordano
le immagini del film San Francesco con Chiara e Francesco a San Damiano. Meno
pubblicizzata la mostra di Ciro Cangelosi e dei gioielli Elisa. Anche la Baldo
ne esce bene perché finalmente è più semplice e concreta e ci spinge ad
esaminare la possibilità di non solo vedere ma anche poter acquistare le sue
creazioni, finalmente ora che non sono fatte con l’indifferenziata. Ritorni a
proporci il suo lavoro e che presto abbia un atelier dove la gente possa vedere-provare-acquistare.
Di Salvatore Pulizzotto abbiamo detto e anche
di Calabrese e Pernice. Abbiamo avuto una scelta maggiore delle opere del Calabrese,
già altre volte lodato. Eccellente la “guida” della signora Cirella Spinella.
Preparatissima, cordiale, accogliente. Brava anche in tecnica pittorica, non
invadente non saccente. Complimenti. Di Sal Pernice continuiamo ad ammirare il
quadro dei jazzisti, del bevitore di vino, e l’incendio di Marineo (di quando
?).
Abbiamo avuto una serie di incontri e
convegni e simposi che fatti cosi alimentano odii e
invidie e soprattutto fraintendimenti. Non si riesce ad avere un minimo di
professionalità, non si può esprimere un giudizio. Se dici o critichi una o uno
diventi colpevole di lesa maestà. Vedano la guida-presentatrice della mostra
del Calabrese. La sua bravura ha superato la sua bellezza. Quando una persona
sale su un palcoscenico automaticamente è soggetta a giudizio. Non può portarsi
dietro lo scudo del padre perché nessuno ha offeso nessuno ma la sua acerbità
dovuta all’età se non sa accettare le critiche (non volgari come usa fare
qualcun’altra) deve solo attraversare la strada e farsi accogliere dalle suore.
Quindi non inventiamoci offese di lesa maestà perché se proprio vogliamo quest’accusa
bisogna rivolgerla in famiglia. Si rilassi anche Lui che ne ha molto bisogno.
“Si u vidistiu alla cunnutta c’eranu puri li
cavaddi !!” . Qui il mormorio si fa parola. Attendo l’accusa di plagio! Seduto
in panchina mi passa il solito ipocrita che la sera prima mi elogia al
ristorante e il giorno dopo mi passa dietro riempendomi di improperi. Come fa
di solito l’altra signora quando la incrocio. Solo due muli, poi le macchine,
nulla sfugge ai manganelli dei funzionari. Uno dei muli è illegale, poi un
cavallo da 20.000 euro. Insomma volete mettere
la cunnutta di una volta? Come gli ebrei pagavano la decina a Dio ora c’è gente
che avendo deciso di offrire 500 euro è andata a comprare altrettanto grano per
restare nella tradizione. Arrivare all’ammasso del ex-Bivona o del Fragale con
un assegno o con valuta si metterebbe in difficoltà il Santo. La sfilata delle
belle ragazze in groppa a rampanti puledri è un esposizione. E da che mondo è
mondo è una bella vista perché oggi quasi tutte queste ragazze hanno corpi
perfetti da far invidia alle pur belle loro mamme.
La messa del nostro Vescovo non è stata una
passerella. Vedere la faccia della nostra gente pulita bella asciutta
sorridente concentrata ti commuove. Quelle persone quasi nascoste ma con le lacrime
agli occhi ti veniva voglia di abbracciarle. Bellissima
funzione. Ci sono stati solo due momenti uno di panico ed uno di
preoccupazione. Il primo quando il vescovo annunzia la Benedizione Solenne e si
inserisce un altro, che ci fece temere fosse lui a darci la benedizione, che
doveva inserirsi dopo la benedizione in quanto non facente parte del rito. Il
secondo quando il nostro Monsignore locale mi rimprovera di aver parlato
durante la ”quasi tutta la funzione là in fondo nell’ultima fila davanti la ex
farmacia”. Accolgo il rimprovero e mi scuso. Mi perdona con un sorriso e mentre si allontana penso: ma mi ha seguito
per tutta la messa?
A notte fonda dopo i fuochi mi sono trovato San
Ciro in casa, distrutto dalla fatica. ”Non chiudere la porta, c’è Giorgio dietro
di me! Dacci da bere qualcosa di forte dobbiamo riprenderci …” . Ma da dove
siete sbucati ! Dal passetto oggi vicolo Raimondi. Ma è chiuso? San Ciro fa il
gesto dello scappellotto come se mettessi in dubbio le prerogative dei santi.
“Ma quannu ncumincia la festa di San Ciru ?”
“Ho una grazia da chiedere, che divisa per due
è poca cosa per Voi”. I due all’unisono mi dicono che ora basta e ora di
finirla di chiedere grazie contro l’amministrazione e il Sindaco. Sanicola finiscila.
Allora secondo Voi sono un venduto un prevaricatore un mafioso? Offendo le
famiglie colpendo i figli al posto dei padri? Replico. Debbo accettare insulti
e offese trasversali perché non deposito il cervello al loro ammasso? Taglia
corto dice San Ciro cosa vuoi? Fatemi diventare più coglione così sarò ultimo inter pares.
San Ciro mi fa il verso del salame, San Giorgio
scuote la testa e mormora una parolina nell’orecchio di San Ciro: per me si
porta da Sindaco ecco perché Spataro, Quartuccio, Greco, Perrone, Pernice sono
terrorizzati. L’unico che mi pare felice è Ribaudo che in mezzo a questi
sbandati se la gode. Vorrei replicare : scusi ed io che finirò in una colata di
cemento ?
sabato 18 agosto 2012
LA PORTA DI CASA MIA !
Non mi piace più
Salvatore Pulizzotto. Dovrò presto dirglielo anche se a Marineo “dire le cose”
fa male. Una diecina di persone sono la palla al piede del paese. Tirano
indietro mentre tutti vogliono andare avanti. Sono i soliti anonimi, insinuano,
maestri della mistificazione. Dovrò trovare il coraggio e dire a Salvatore
Pulizzotto :restituisci ai marinesi la loro intimità.Tu hai qualcosa che
appartiene a tutti ! Hai le nostre foto di quando bambini andavamo a scuola, di
quando si sono sposati i nostri genitori, dei nostri nonni al lavoro, hai
fotografato il ricordo del sudore della gente di campagna, hai fissato giorni
belli e giorni brutti della vita. Ti tieni in casa la nostra intimità. Ogni
tanto la rispolveri e noi tutti a cercarci in migliaia di foto dove oggi
facciamo fatica a riconoscerci. Foto che noi non abbiamo saputo conservare tu
le mostri con orgoglio. Ora ,con superba maestria, ci mostri le porte di casa
che odorano ancora di calore umano da noi sostituite con aride porte in
alluminio zincato. Non mi piaci più Salvatore Pulizzotto ! Ti sei installato a
casa nostra spolverando vecchi ricordi, rimproverandoci di non aver saputo
conservare né le immagini né il calore della casa paterna. Anzi no ti sono
grato perché la emozione che provo entrando in quella stanza è enorme. Mi
ritrovo assieme a migliaia e migliaia di marinesi che si incontrano e si
abbracciano ritrovatisi per magia nello stesso luogo nello stesso tempo. Grazie
Salvatore.
La mostra Patrocinata dalla Proloco
è visitabile tutti i giorni. Non lasciatevi sfuggire questa occasione non
dimenticando di visitarla almeno due volte.
L'UNTORE
Il Guglielmo ha ragione: non gli si addice, neppure ironicamente, l’attributo
di “critico dei critici”. Il Guglielmo
è semplicemente un provocatore in malafede, probabilmente per conto terzi: mente
sistematicamente, sapendo di mentire.
Pertanto è
meglio, come sostengono tanti,
ignorarlo.
Comunque
si ricordi: il Castello non è “casa Ribaudo” né diventerà “cosa nostra”!
A me,
comunque, basta ed avanza la mia casa.
giovedì 16 agosto 2012
LEZIONI DI POESIA DI FRANCESCO TRIPOLI A CASA RIBAUDO
IL BICCHIERE DI VINO è DEL SOTTOSCRITTO |
mercoledì 15 agosto 2012
BUON FERRAGOSTO FRANCO RIBAUDO !
Non
mi sono ricreduto su di te. Riconfermo parola per parola quanto ho
scritto e detto. Oggi dal tuo cilindro hai tirato fuori un gesto umano.
Forse è il primo gesto umano che hai mai fatto. Quegli incatenati
dovrai sognarteli per tutta la vita. Nei loro occhi vedrai i tuoi
familiari. Forse stai imparando a discernere la politica dal gesto
umano. Aver trovato una provvisoria soluzione ad un caso da te stesso
inventato sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori apre uno
spiraglio. Noi ci fidiamo perché nelle catene di oggi tutti sono
sfuggiti davanti alla solidarietà. La cosidetta Opposizione che emette
comunicati stampa freddi e aridi in un momento che sei uomini portano
le loro famiglie in catene davanti al giudizio della gente: quella
gente che spesse volte abbiamo visto fare il bagno mentre sulla
battigia c’è un disgraziato morto. Buon Ferragosto a chi vuole fare il
prossimo sindaco che non ha avuto il coraggio di portare solidarietà a
chi senza stipendio si avvilisce e subisce. Buon Ferragosto ai
cattolici di qualsiasi targhetta , che si rinchiudono in cantine
orgogliosi di diffondere la “parola” , una parola senza suoni. Buon
Ferragosto a te Franco Virga che hai dimenticato l’insegnamento di
Danilo Dolci, le battaglie che ormai sono palline di ping pong per un
futuro a cui mai avete partecipato a costruire, un futuro che gli altri
tentano di costruire . Buon Ferragosto a quei sei e alle loro famiglie.
Ammiro il Vostro coraggio. Quando un uomo di sessanta anni piange
legato ad una catena, attorniato dalla famiglia, non è uno schiavo ma
un vero uomo di grande dignità. Sono io lo schiavo senza dignità che ho
permesso questo.
lunedì 13 agosto 2012
TAGLIAVIA DA SANTUARIO A MONUMENTO
Antonino
Trentacosti ci presenta l’ultimo suo lavoro in forma elegante . Una buona
edizione piacevole a tenersi fra le mani e ancora più gradevole nella lettura e
nella ricca collezione iconografica. Il
nostro ,maestro nel rendere l’arte piacevole alla lettura, non fa mai citazioni
“generiche” all’uso degli autori marinesi. Sa usare bene le fonti e li
trascrive senza l’arroganza del sapiente . La sua opera è esaustiva , completa
e rende onore ai “romiti” che trovavano il luogo accogliente che richiamava
alla preghiera. Mi è piaciuto, come rende onore, a quel tanto bistrattato Padre
Calderone a cui fa spessissimo riferimento senza insultarlo ma rivalutando il
suo lavoro . Non usa i toni di qualche pseudo colto incapace di saper valutare
il Calderone per le sue notizie fra lo storico e il “riferito” o il “supposto” con
lo scopo di rivalutarsi loro stessi, le cui opere non sono mai state lette . La
parte “artisitca” non merita commenti perché il Trentacosti in questo è
maestro. Scrivere libri in abbinamento non
gli ha fatto bene e questa opera “sua” non è debitrice a nessuno.
Tagliavia da “modesto” santuario affidato alla penna del Trentacoste diventa
monumento. Avrei evitato la pagina
quattro che non arricchisce il volume ma
lo fa diventare un pesante “scambio di
tributo” fra compari che vediamo in ogni pubblicazione. Il prezzo ci è sembrato
esagerato e ha scoraggiato i lettori. Ma al Santuario intelligentemente vi
faranno uno sconto. L’autore e l’editore non stanno facendo molto per
promuoverlo perché questo è un volume che nel tempo sarà cercato e nel
santuario sempre venduto.
Santuario di Tagliavia- La Storia e l’Arte.
Antonino Trentacosti. Edito da Santuario di Tagliavia.pagg.192 Pref. di Mimmo
Tuzzolino
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