sabato 18 agosto 2012

LA PORTA DI CASA MIA !




Non mi piace più Salvatore Pulizzotto. Dovrò presto dirglielo anche se a Marineo “dire le cose” fa male. Una diecina di persone sono la palla al piede del paese. Tirano indietro mentre tutti vogliono andare avanti. Sono i soliti anonimi, insinuano, maestri della mistificazione. Dovrò trovare il coraggio e dire a Salvatore Pulizzotto :restituisci ai marinesi la loro intimità.Tu hai qualcosa che appartiene a tutti ! Hai le nostre foto di quando bambini andavamo a scuola, di quando si sono sposati i nostri genitori, dei nostri nonni al lavoro, hai fotografato il ricordo del sudore della gente di campagna, hai fissato giorni belli e giorni brutti della vita. Ti tieni in casa la nostra intimità. Ogni tanto la rispolveri e noi tutti a cercarci in migliaia di foto dove oggi facciamo fatica a riconoscerci. Foto che noi non abbiamo saputo conservare tu le mostri con orgoglio. Ora ,con superba maestria, ci mostri le porte di casa che odorano ancora di calore umano da noi sostituite con aride porte in alluminio zincato. Non mi piaci più Salvatore Pulizzotto ! Ti sei installato a casa nostra spolverando vecchi ricordi, rimproverandoci di non aver saputo conservare né le immagini né il calore della casa paterna. Anzi no ti sono grato perché la emozione che provo entrando in quella stanza è enorme. Mi ritrovo assieme a migliaia e migliaia di marinesi che si incontrano e si abbracciano ritrovatisi per magia nello stesso luogo nello stesso tempo. Grazie Salvatore.
La mostra Patrocinata  dalla Proloco è visitabile tutti i giorni. Non lasciatevi sfuggire questa occasione non dimenticando di visitarla almeno due volte.

2 commenti:

  1. Mi spiace non aver segnalato cosa comporta raccogliere tanto materiale, catalogarlo, conservarlo, restaurarlo e quindi esporlo. Mi ricorda quando qualcuno del gruppetto dei "dieci" parlava di banca della memoria. Questo è un esempio di banca della memoria privata. Questa è realta è non "provocazione per conto terzi". Gente che non ha fatto nulla nella vita vuol dare lezioni a chi un minimo fa.

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  2. La sempliicità dei comportamenti, dei costumi, delle normali attività per sopravvivere, che sino a qualche decennio fa' sono state la "vita" della nostra comunità, stride in modo esasperato con l'attualità! Potere avere la cognizione dei "come siamo stati" ci deve fare riflettere sull'attuale globalizzazione dei modi di vivere e di sentirci parte di una comunità. Grazie Salvatore per l'enorme lavoro di documentazione che porti avanti.

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